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12.02.2025 (aggiornamento)

Presidenza: fine mandato per Klaus Iohannis, l’interim assunto da Ilie Bolojan/ Governo: premier Marcel Ciolacu presiede riunione Comitato Interministeriale di Coordinamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

12.02.2025 (aggiornamento)
12.02.2025 (aggiornamento)

12.02.2025, 19:02

Presidenza – Il presidente dimissionario della Romania, Klaus Iohannis, ha concluso oggi a mezzogiorno il mandato, con una cerimonia organizzata al Palazzo della Presidenza a Bucarest.  Iohannis aveva annunciato le dimissioni lunedì, a seguito dell’avvio della procedura parlamentare per la sua sospensione dall’incarico. Il secondo mandato di Iohannis doveva concludersi il 21 dicembre scorso, ma è stato esteso dopo che la Corte Costituzionale ha annullato le elezioni presidenziali a causa dei sospetti che fossero state viziate. In seguito alla decisione della Consulta, decine di migliaia di romeni hanno protestato in strada. I commentatori ritengono che le dimissioni di Iohannis diminuiranno in un certo qual modo le tensioni accumulate dalla società negli ultimi mesi. Etnico tedesco in età di 65 anni, già insegnante di fisica ed ex sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis lascia la poltrona presidenziale con una quota di popolarità estremamente bassa. L’interim è stato assunto da oggi dal presidente del Senato, Ilie Bolojan, il quale in precedenza si è autosospeso dalla carica di capo del Senato e presidente del Partito Nazionale Liberale. Ilie Bolojan sarà presidente ad interim fino a maggio, quando si terranno le presidenziali. Avrà quasi tutte le attribuzioni di capo dello stato, tranne quelle di rivolgersi al Parlamento, sciogliere il Legislativo e convocare un referendum.

 

PNRR – “Per continuare lo sviluppo della Romania, dobbiamo recuperare i divari che registriamo nell’attuazione del PNRR. Gli anni 2025 e 2026 sono determinanti”, ha dichiarato il primo ministro Marcel Ciolacu, che ha presieduto la riunione del Comitato interministeriale di coordinamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Secondo un comunicato dell’Esecutivo, il Governo monitorerà con attenzione il rispetto delle scadenze necessarie per attrarre i finanziamenti europei del PNRR, in vista di una possibile rinegoziazione con la Commissione Europea dei target e delle milestone assunti.  Presente alla riunione svoltasi a Bucarest, la direttrice generale della SG RECOVER (Task Force per la Ripresa e la Resilienza del Segretariato Generale della Commissione Europea), Celine Gauer, ha sottolineato la necessità di un cambio di approccio nei 18 mesi che la Romania ha ancora a disposizione, per garantire di essere in grado di attrarre i fondi stanziati attraverso il PNRR dal bilancio dell’Unione. “L’esponente europeo ha espresso la sua piena disponibilità di sostenere la parte romena in queste azioni, ricordando che, sebbene siano stati registrati dei progressi, ci sono target e milestone non ancora raggiunti, ed ha assicurato che la fase di attuazione sarà valutata in modo obiettivo e trasparente da parte della Commissione Europea”, precisa ancora il comunicato.

 

Attacchi ibridi – Nel 2024, la Romania è stata presa di mira, insieme ad altri stati europei, da azioni di sabotaggio specifiche all’arsenale russo di tecniche ibride. Lo afferma la Direzione di Lotta ai Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT) nel rapporto di attività per l’anno scorso. Lo scopo degli attacchi – afferma la DIICOT – è stato quello di mettere alla prova la difesa dei paesi della NATO, nonchè di individuare i punti deboli nelle infrastrutture. Secondo la DIICOT, dal 2022 in 13 paesi europei si sono verificati almeno 50 incidenti che potrebbero essere considerati come operazioni ibride russe. Tra questi figurano casi di spionaggio, diversione, vandalismo, attacchi informatici, campagne di disinformazione o attacchi contro le infrastrutture sottomarine nel Mar Baltico. Gli inquirenti romeni rilevano che la Russia ha cambiato tattica nella pratica degli attacchi ibridi: non invia più agenti negli stati della NATO, ma recluta in modo casuale tra gli utilizzatori dell’applicazione Telegram, per somme di denaro. D’altra parte, secondo la DIICOT, al momento la Romania non si confronta con minacce terroristiche.

 

Difesa – Il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, ha incontrato alla base militare di Mihail Kogălniceanu, in provincia di Constanta,  il suo omologo spagnolo, Margarita Robles Fernandez, in visita in Romania. I due ministri hanno espresso il loro apprezzamento per il livello di cooperazione tra gli eserciti dei due paesi, che ultimamente ha visto un trend ascendente, sia sotto profilo bilaterale che alleato, alla luce del partenariato strategico tra la Romania e la Spagna. I ministri hanno inoltre discusso dell’attuale situazione della sicurezza, del rafforzamento della postura alleata sul Fianco Orientale della NATO, nonché dell’evoluzione della situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero. “Il fermo impegno della Spagna per la sicurezza della Romania, riflesso nella sua partecipazione attiva alle missioni della NATO nel nostro paese, è una prova evidente della coesione e della forza della nostra alleanza”, ha sottolineato Angel Tîlvăr.

 

Steadfast Dart 2025 – Sul territorio della Romania si svolge una complessa esercitazione militare, la  Steadfast Dart 2025, alla quale partecipano distaccamenti provenienti da Gran Bretagna, Italia, Francia, Turchia e Spagna. L’esercitazione, che si concluderà il 21 febbraio, è volta a testare il dispiegamento operativo della Forza di Reazione Alleata nell’area di vigilanza NATO Sud-Est, concentrandosi sulla pianificazione-esecuzione di un’attività pre-crisi finalizzata a rafforzare le forze alleate dislocate in Romania e Bulgaria. Steadfast Dart 2025 si svolge contemporaneamente in Romania, Bulgaria e Grecia e mostra come l’Alleanza agirebbe in caso di attivazione dell’articolo 4, che fa riferimento alla consultazione tra gli stati membri in caso di minaccia. La Romania partecipa a questa esercitazione che simula la risposta delle truppe NATO a uno scenario di possibile attacco-lampo, con circa 1.150 soldati e attrezzature militari. L’esercitazione riunisce circa 10.000 militari provenienti da nove paesi alleati, con 17 navi militari, 20 aerei e oltre 1.500 veicoli militari terrestri.

 

Proteste – La Romsilva sarà completamente riorganizzata, anche se questo preoccupa coloro che perderanno i loro benefici. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, dopo l’incontro con i sindacalisti del settore della silvicoltura. Secondo il ministro, le iniquità  esistenti all’interno della Romsilva verranno eliminate con le proposte di modifica dello status del personale forestale, nonché con la decisione del Governo sulla riorganizzazione dell’ente. I membri della Federazione dei Sindacati Forestali “Silva” hanno protestato oggi a Bucarest, insoddisfatti della campagna stampa avviata dal ministro dell’Ambiente contro l’Autorità Nazionale Forestale Romsilva. D’altra parte, i sindacati forestali hanno organizzato uno sciopero di avvertimento, senza interrompere l’attività, “in segno di protesta contro la campagna diffamatoria sostenuta dal Ministro dell’Ambiente, delle Acque e delle Foreste contro Romsilva e i suoi 14.000 dipendenti, che sono al servizio delle foreste romene”.

 

Corruzione – La Romania si colloca, per il terzo anno consecutivo, tra i paesi dell’UE con  “i più scarsi” risultati nella lotta alla corruzione, con 46 punti, pari a Malta, secondo l’Indice di Percezione della Corruzione per il 2024, pubblicato dall’organizzazione non governativa Transparency International. La Danimarca (90 punti) è in testa alla classifica, mentre paesi come Somalia (9 punti), Venezuela (10 punti) e Siria (12 punti) sono il fanalino di coda. L’Indice di Percezione della Corruzione riflette il modo in cui esperti indipendenti e imprenditori percepiscono la corruzione nel settore pubblico in 180 paesi e territori.

 

AI – L’Unione Europea investirà 200 miliardi di euro in progetti di intelligenza artificiale. Lo ha annunciato a Parigi la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al summit dedicato a questo settore, dove ha parlato anche di un partenariato pubblico-privato per mobilitare i capitali necessari allo sviluppo di nuove tecnologie. Presente al vertice, il ministro dell’Economia e della Digitalizzazione romeno, Bogdan Ivan, ha dichiarato che il nostro paese è pronto a svolgere il suo ruolo nei progetti che definiranno il futuro. “La Romania ha moltissimi specialisti e moltissime aziende ben formate nel settore, e lo scorso anno ha adottato una strategia per l’intelligenza artificiale che la rende interoperabile dal punto di vista della ricerca con i paesi più sviluppati del mondo”, ha detto il ministro Ivan alla corrispondente di Radio Romania a Parigi.

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