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25.03.2024 (aggiornamento)

Stupefacenti: promulgata legge per istituzione registro narcotrafficanti/Politica: mozione semplice contro il ministro dell'Agricoltura

25.03.2024 (aggiornamento)
25.03.2024 (aggiornamento)

, 25.03.2024, 20:42

Stupefacenti – La Polizia romena potrà monitorare e identificare i trafficanti di stupefacenti, dopo che diventerà operativo il nuovo registro di queste persone. La legge che regola il nuovo elenco è stata promulgata oggi dal presidente Klaus Iohannis. A seconda della pena inflitta dal tribunale, i trafficanti di stupefacenti saranno iscritti nel registro per un periodo compreso tra 5 e 20 anni, durante il quale la polizia potrà conoscere dove esiste il rischio che la persona monitorata possa vendere nuovamente sostanze proibite, ha precisato il ministro della Giustizia, Alina Gorghiu. In Romania, il consumo e il traffico di stupefacenti registrano una tendenza al rialzo. L’anno scorso e stata sequestrata più di una tonnellata di stupefacenti ed è stato effettuato il più grande sequestro di pasticche di ecstasy nella storia delle strutture antidroga nel nostro Paese, oltre 230.000, ha sottolineato la ministra Gorghiu.

 

Politica – La Camera dei Deputati di Bucarest ha esaminato oggi la mozione semplice inoltrata contro il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, accusato di aver promosso una legge dedicata all’utilizzo della canna del Delta del Danubio per il vantaggio finanziario di alcuni politici. La mozione presentata dall’opposizione USR fa seguito alle dichiarazioni del ministro, in cui evoca il nome dell’ex dittatore comunista Nicolae Ceaușescu in un contesto positivo. I rappresentanti dell’USR hanno inoltre accusato il ministro di aver trattato con disprezzo gli agricoltori che hanno protestato all’inizio dell’anno e di non aver risposto a tutte le richieste del Parlamento relative alla sua attività nella carica. Il documento sarà sottoposto al voto domani

 

Strage Mosca – I quattro uomini sospettati dell’attacco avvenuto venerdì a Mosca, che ha provocato 137 morti e oltre 180 feriti, sono comparsi ieri in tribunale. Tutti presentavano segni evidenti di violenza. Per loro è stata formulata l’imputazione di terrorismo e sono attualmente detenuti in custodia cautelare. Secondo la stampa russa, i quattro sono di nazionalità  tagika. L’attacco è stato rivendicato da un ramo asiatico del gruppo terroristico Stato Islamico, che ha pubblicato anche immagini della strage riprese dalla prospettiva dei terroristi. Gli investigatori russi non hanno menzionato il legame jihadista con l’attacco, mentre il presidente Vladimir Putin e il servizio di sicurezza russo hanno affermato che i sospettati intendevano fuggire in Ucraina, dove avevano contatti. Kiev ha respinto la teoria, ritenendola assurda. A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri ha inviato condoglianze alle famiglie delle vittime dell’attentato, sottolineando che la Romania condanna fermamente ogni forma di terrorismo nonchè tutti gli attacchi contro i civili.

 

Allerta Francia – In seguito alla strage di Mosca, il governo francese ha alzato al massimo il livello di allerta attentati. La misura è diventata necessaria dopo l’attacco rivendicato dal gruppo terroristico Stato Islamico, che minaccia anche il nostro Paese, ha precisato il primo ministro Gabriel Attal, al termine di una riunione del Consiglio di Difesa. La Francia è uno dei paesi più colpiti dagli attacchi terroristici islamici, di cui i più sanguinosi sono stati quelli del 2015 e del 2016, che hanno provocato circa 300 vittime e centinaia di feriti. Il governo di Parigi ha spiegato che l’organizzazione islamista è stata coinvolta recentemente in diversi recenti tentativi di attentati, sventati però dalle forze dell’ordine dei Paesi europei, tra cui Francia e Germania.

 

Schengen – L’integrazione nello spazio Schengen con le frontiere terrestri è un obiettivo raggiungibile entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato il ministro degli Interni romeno, Cătălin Predoiu, sottolineando che la parte romena ha già completato i preparativi per l’adesione allo spazio europeo di libera circolazione con i confini aerei e marittimi, che inizia questo fine settimana. Predoiu ha rilevato l’ottima colaborazione tra Romania e l’Austria nel campo della protezione delle frontiere, della lotta all’immigrazione clandestina e alla criminalità transfrontaliera, precisando di aver proposto al suo omologo austriaco Gerhard Karner di estendere la cooperazione anche al di là dell’argomento Schengen.

 

Corruzione – I procuratori romeni della Procura Europea hanno sequestrato beni per un valore di 2,4 milioni di euro a un sospettato italiano indagato dalla Procura di Bologna per reati collegati al traffico transfrontaliero di carburanti. Il danno totale sarebbe di crica 92 milioni di euro. In Romania, la procura ha sequestrato 18 proprietà del sospettato, congelando 14 conti bancari. Nel mirino delle indagini si trovano tre cittadini italiani, accusati di aver introdotto sul territorio italiano prodotti petroliferi provenienti da raffinerie di Croazia e Slovenia, per ulteriore rivendita a prezzo ridotto. Il carburante veniva venduto ad aziende della Romania e del Regno Unito per essere poi fatturato a società fantasma italiane, tutte gestite da membri dell’organizzazione criminale, informa la Procura Europea.

 

Ambiente – Il ministro dell’Ambiente romeno, Mircea Fechet, ha partecipato al Consiglio Europeo dedicato a questioni ambientali. Sul tavolo, tra l’altro, il nuovo quadro di monitoraggio delle foreste e le nuove iniziative della Commissione Europea per ridurre i rifiuti. In sostanza, la Commissione si propone un migliore riciclaggio dei tessili, una maggiore responsabilità degli operatori nel campo della produzione di plastica, nonché la riduzione degli sprechi alimentari. Esaminati anche i nuovi target proposti dalla Commissione, che mirano a ridurre le emissioni del 90% entro il 2040, di modo da poter raggiungere la neutralità nel 2050.

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