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La settimana 16 – 21/09/2019

La romena Laura Codruţa Kövesi votata dal Consiglio UE per la carica di procuratore capo europeo/ Preparativi per il voto allestero/ Il Parlamento Europeo condanna il patto Ribbentrop – Molotov/ Progetto sulla tassazione delle pensioni alte

La settimana 16 – 21/09/2019
La settimana 16 – 21/09/2019

, 21.09.2019, 07:00

La romena Laura Codruţa Kövesi votata dal Consiglio UE per la carica di procuratore capo europeo


La romena Laura Codruţa Kövesi gode, da giovedì, anche del sostegno del Consiglio dell’UE per la nomina nella carica di procuratore-capo europeo, dopo che inizialmente aveva ottenuto quello del Parlamento Europeo. Nel Comitato dei rappresentanti degli stati membri dell’UE (COREPER) hanno votato a favore della candidatura di Laura Codruţa Kövesi 17 sui 22 ambasciatori dei Paesi che si sono affiancati finora all’iniziativa relativa all’Ufficio del Procuratore Europeo. L’ex procuratore generale della Romania ed ex procuratore-capo della Direzione Nazionale Anticorruzione ha già il sostegno del Parlamento Europeo per diventare capo del Nuovo Ufficio della Procura Pubblica Europea, però la sua nomina sarà definitiva nel prossimo periodo, dopo la conclusione di tutte le pratiche. Laura Codruţa Kövesi sarà la prima persona a ricoprire questo incarico creato di recente. La Procura dell’UE diventerà operativa nel 2021. Laura Codruţa Kövesi è diventata conosciuta in Romania per il successo riscosso nel perseguimento penale di alte cariche nello stato romeno, di cui molte condannate al carcere. Lei ha affermato che il voto di giovedì è un riconoscimento dell’attività prestata dall’intero sistema giudiziario romeno ed è anche un successo di tutti i romeni che, negli ultimi anni, hanno appoggiato la lotta alla corruzione ed hanno difeso lo stato di diritto. Il capo dello stato romeno Klaus Iohannis ha affermato che il voto a favore della candidatura di Laura Codruţa Kövesi per la carica di procuratore-capo europeo è una vittoria importante per la Romania e considera che la maggioranza ottenuta confermi l’apprezzamento per la preparazione, l’esperienza e la competenza dell’ex capo della DNA. La premier Viorica Dăncilă ha dichiarato, in seguito al voto ottenuto all’interno del COREPER da Laura Codruţa Kövesi per la carica di procuratore-capo europeo, che è un voto maggioritario e che la maggioranza va rispettata.



Preparativi per il voto all’estero


Fino al 19 ottobre, le missioni diplomatiche della Romania possono proporre al Ministero degli Esteri la creazione di seggi elettorali all’estero per le presidenziali del prossimo novembre. A sostegno dei romeni che voteranno all’estero, la scadenza per l’iscrizione sul sito votstrainatate.ro è stata prorogata al 15 settembre. Compilando una scheda online all’indirizzo menzionato, i romeni possono optare per il voto per corrispondenza oppure presso un seggio elettorale organizzato all’estero. Il primo turno delle presidenziali avrà luogo il 10 novembre, mentre il secondo il 24 novembre. Le candidature si possono inoltrare fino a domenica, alle ore 24:00, mentre la campagna elettorale inizia sabato, 12 ottobre. Tra coloro che hanno inoltrato le proprie candidature all’Ufficio Elettorale Centrale si annoverano l’attuale capo dello stato Klaus Iohannis, sostenuto dal PNL (all’opposizione), il leader del PSD (al governo), la premier Viorica Dăncilă, Dan Barna il candidato dell’USR-PLUS (all’opposizione) e il rappresentante del PMP (all’opposizione), Teodor Paleologu.



Il Parlamento Europeo condanna il patto Ribbentrop — Molotov


A 80 anni dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale, l’UE condanna, tramite una risoluzione, il Patto Ribbentrop-Molotov, firmato il 23 agosto 1939 dall’Unione Sovietica stalinista e dalla Germania nazista — trattato di non-aggressione che, accanto ai suoi protocolli segreti, ha praticamente diviso l’Europa e territori di stati indipendenti tra i due regimi totalitari. A Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha salutato la risoluzione, considerando l’iniziativa un passo in avanti nella condanna dei regimi totalitari, responsabili per la distruzione di un numero impressionante di vite umane e per la grave trasgressione dei diritti e delle libertà fondamentali. In conformità ai provvedimenti del patto sovietico-tedesco, la Romania ha perso, nel 1940, in seguito ad un ultimatum, la Bessarabia e il nord della Bucovina, territori che attualmente appartengono alle ex repubbliche sovietiche Moldova e Ucraina.



Progetto sulla tassazione delle pensioni alte


Il progetto sulla tassazione delle pensioni speciali, inoltrato dal ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, è stato adottato, mercoledì, dal Senato di Bucarest, dopo che, martedì era stato approvato dalla commissione di budget. Il documento prevede imposte del 30% sulle pensioni speciali comprese tra 7.000 (circa 1480 euro) e 10.000 lei (circa 2115 euro), e del 50% su quelle superiori a 10.000 lei. I senatori hanno deciso che anche le indennità superiori ai 7.000 lei ricevute dai capi di stato siano sottoposte a tassazione. L’atto normativo sarà trasmesso alla Camera dei Deputati, istituzione con poteri decisionali in tal caso. Il ministro delle finanze ha precisato che tale misura porterà alle casse dello stato circa 500 milioni di lei (105 milioni di euro) l’anno prossimo. La proposta ha destato dure critiche da parte dei beneficiari delle pensioni speciali, soprattutto da parte dei magistrati, i quali hanno annunciato che la misura potrebbe rappresentare una trasgressione dell’indipendenza della giustizia. La pensione media in Romania ammontava, a fine luglio, a 1.189 lei (251 euro).



L’attuale edizione del Festival Internazionale George Enescu si avvicina alla fine


Domenica si conclude la XXIV-ma edizione del Festival Internazionale George Enescu, che, per tre settimane ha portato sui palcoscenici dell’evento più di 2.500 tra i più valorosi musicisti del mondo. Il tema centrale dell’attuale edizione iniziata il 31 agosto è Il mondo in Armonia”, mentre il direttore artistico del festival è Vladimir Jurowski. Bucarest e altre 10 città di Romania e di altri cinque Paesi — Germania, Francia, Italia, Canada e Moldova — hanno ospitato, quest’anno, spettacoli associati al Festival Internazionale George Enescu”, onorando, in questo modo, l’eredità culturale del compositore romeno. I concerti e i recital sono stati raggruppati per sei grandi sezioni: “Grandi orchestre del mondo”, “I concerti di mezzanotte”, “Recital e concerti camerali”, “Musica del XXI-mo secolo”, “Mozart Week in Residence” e “Forum Internazionale dei Compositori”.

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