La struttura del nuovo governo romeno
Il nuovo governo di Bucarest ha 5 vicepremier e 16 ministri.
Roxana Vasile, 24.06.2025, 11:10
Dal 23 giugno, la Romania ha un governo con pieni poteri. Il liberale Ilie Bolojan dovrebbe ricoprire la carica di primo ministro fino ad aprile 2027, dopodiché la guida dell’Esecutivo passerà, fino a dicembre 2028, al Partito Socialdemocratico, secondo il principio della rotazione, già sperimentato nella legislatura precedente. Questo rappresenta l’elemento centrale di un accordo politico firmato dalla nuova coalizione di maggioranza aBucarest, composta dalle stesse forze politiche che erano al governo anche prima delle elezioni politiche e presidenziali – ovvero PNL, PSD e UDMR – alle quali si è aggiunto l’USR, fino a poco tempo fa all’opposizione.
I firmatari dell’accordo si sono impegnati a promuovere una governance responsabile ed efficiente, per costruire una società più giusta ed equa. “Ringrazio i partner della coalizione perché, indipendentemente dagli orientamenti dottrinali e dai conflitti del passato, di fronte a questa difficile situazione per la Romania, generata dalla crisi di bilancio, abbiamo avuto la maturità e la responsabilità di raggiungere un accordo politico che garantisca un governo stabile in Romania”, ha detto il leader liberale, Ilie Bolojan.
Sorin Grindeanu ha promesso che il PSD sarà un partner responsabile e onesto: “Quasi 5.000 membri del PSD hanno votato, in una percentuale significativa – oltre il 70% – per far parte di questa coalizione. Abbiamo molte cose da fare e intendiamo entrare in questa coalizione”, ha dichiarato il leader socialdemocratico.
Dominic Fritz, presidente dell’USR, è convinto che la nuova coalizione riconquisterà la fiducia dei cittadini nelle istituzioni dello stato, mentre il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha affermato che il nuovo governo dovrà prendere decisioni difficili, ma che, se ci riuscirà, le cose torneranno alla normalità.
Il governo avrà 16 ministeri e 5 vicepremier – di cui 3 senza portafoglio. Uno dei vicepremier senza portafoglio coordinerà la riforma dello stato e il processo volto a rendere più efficiente l’attività delle istituzioni pubbliche.
Il PSD ha proposto 6 ministri, il PNL 4, altrettanti l’USR, mentre 2 sono dell’UDMR. Ascoltati lunedì in Parlamento attraverso una procedura d’urgenza – con le proteste, a volte rumorose, dell’opposizione nazionalista – tutti i ministri proposti per il nuovo Esecutivo hanno ricevuto pareri favorevoli dalle commissioni specializzate, per poi essere votati in seduta plenaria dal Parlamento.
Con 3 dei 6 ministri già presenti nella precedente formula di governo, il PSD gestirà nel nuovo gabinetto i Trasporti, l’Agricoltura, la Giustizia, l’Energia, la Salute e il Lavoro. I ministri del PNL si occuperanno di Interni, Istruzione, Finanze e Fondi europei. Difesa, Esteri, Economia e Ambiente saranno gestiti dai rappresentanti dell’USR, mentre l’UDMR, attraverso i suoi ministri, sarà responsabile di Sviluppo e Cultura.