Nuove scoperte archeologiche nel sito dell’antica città di Callatis
Recentemente, un'équipe mista di archeologi del Museo Nazionale di Storia della Romania e dell'Istituto di Archeologia "Vasile Pârvan" dell'Accademia Romena ha annunciato eccezionali scoperte nel sito denominato "Necropoli tumulare dell’antica città di Callatis", l’attuale Mangalia, porto sul Mar Nero.
Steliu Lambru, 11.07.2025, 16:15
Sono stati identificati numerosi reperti appartenenti alla categoria del “tesoro”, come ornamenti in oro, vetro e bronzo, in particolare tre corone funerarie con foglie in bronzo dorato.
Rinvenuti anche due sarcofagi con elementi scolpiti e dipinti, realizzati in calcare e marmo. In aggiunta, sono stati scoperti numerosi frammenti di legno antico, alcuni dei quali conservano ancora tracce di pigmenti, ossa umane e ceramiche all’interno di un tumulo funerario contenente una camera sepolcrale in pietra lavorata, coperta da una volta semicilindrica. Il tumulo è il più grande scoperto finora nel sud della Dobrugia, con un’altezza di 12 metri e un diametro di 70 metri, ed è visibile anche dal mare.
I reperti risalgono al III secolo a.C. Il monumento funerario imponente appartenne a una famiglia greca ricca e influente di Callatis, connessa ai modelli religiosi e politici di influenza macedone. La camera sepolcrale è molto ben conservata, opera di un architetto esperto, e si distingue per le sue dimensioni. Finora, la costruzione in pietra è stata identificata su una lunghezza di 18 metri, ma le ricerche continuano, soprattutto nella zona del corridoio d’accesso. Le ossa umane rinvenute finora appartengono ad almeno due individui differenti: uno tra i 16 e i 18 anni, l’altro tra gli 8 e gli 11 anni. In base ad alcuni reperti, si presume che almeno uno degli individui fosse di sesso femminile.
L’archeologo Dan Ștefan ha delineato il periodo a cui risalgono le scoperte. “Dopo la morte di Alessandro, coloro che gli sono succeduti hanno cercato di portare avanti, nel bene e nel male, l’opera da lui iniziata. Pochi sanno che il mondo danubiano che oggi conosciamo, di cui spesso parliamo, le popolazioni locali, i Geti, le città della zona occidentale del Mar Nero, tutti furono coinvolti, tutti furono attratti in questo complesso gioco politico. Ecco i risultati: li vediamo oggi, dopo migliaia di anni”, spiega Dan Ștefan.
Callatis fu fondata dai greci di Eraclea Pontica e Megara all’inizio del IV secolo a.C. e fu una delle città greche più ricche e influenti del Mar Nero nei secoli IV-III a.C. Guidò una coalizione regionale composta da greci, traci e sciti che, alla fine del IV secolo a.C., si oppose al re macedone Lisimaco, colui che ereditò il controllo della Tracia dopo la morte di Alessandro Magno.