Romania, paese ospite a Pisa Book Festival 2025
La Romania sarà paese ospite alla XXIIIª edizione del Pisa Book Festival, in programma dal 2 al 5 ottobre. L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sostiene e promuove la partecipazione degli scrittori romeni Mircea Cărtărescu, Irina Ţurcanu e Andreea Simionel a questa prestigiosa manifestazione culturale.
Iuliana Sima Anghel, 02.10.2025, 09:44
Il Pisa Book Festival celebrerà la montagna e la letteratura romena contemporanea. Ospite d’onore sarà lo scrittore Mircea Cărtărescu, tra le voci più autorevoli del panorama letterario europeo. Il programma della Romania come paese ospite alla XXIIIª edizione del Pisa Book Festival si avvale del patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Malta e San Marino. Organizzato in alcuni degli edifici più emblematici della città, quali gli Arsenali Repubblicani, il Museo delle Navi Antiche e il Palazzo Reale, il Pisa Book Festival porterà all’attenzione del pubblico la letteratura romena contemporanea attraverso un programma in cui gli scrittori romeni invitati dialogheranno con scrittori, traduttori e giornalisti italiani sulle loro opere tradotte e pubblicate in Italia, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Lo scrittore Mircea Cărtărescu aprirà il programma della Romania paese ospite al Pisa Book Festival, giovedì 2 ottobre alle ore 18:30, nell’Auditorium del Museo delle Navi Antiche, insieme al professore e traduttore Bruno Mazzoni, quindi nello stesso spazio culturale avverrà un nuovo incontro con il pubblico venerdì 3 ottobre 2025 alle ore 17:00, in un dialogo con il professor Mazzoni dal titolo «La mia officina letteraria. Dalla trilogia Abbacinante (Voland) Theodoros (Il Saggiatore)». La trilogia Abbacinante è stata pubblicata, nell’esemplare traduzione italiana del professor Bruno Mazzoni, dalla casa editrice Voland di Roma nel periodo 2008-2016: Abbacinante. L’ala sinistra (2008), Abbacinante. Ilcorpo (2015), Abbacinante. L’ala destra (2016). I romanzi più recenti di Mircea Cărtărescu, usciti presso prestigiose case editrici italiane nella traduzione del professor Bruno Mazzoni, sono: Solenoide, Il Saggiatore, Milano 2021; Melancolia, La nave di Teseo, Milano 2022 e Theodoros, Il Saggiatore, Milano 2024, precisa la fonte.
Venerdì 3 ottobre, alle ore 18:00, nell’Auditorium del Museo delle Navi Antiche, le professoresse Emilia David ed Eva Marinai, insieme al professore Dan Octavian Cepraga, presenteranno al pubblico l’opera teatrale del noto scrittore, poeta e drammaturgo romeno e francese d’adozione Matei Vişniec, Vecchio clown cercasi, Edizioni ETS, Pisa 2025, uno degli autori contemporanei più rappresentati nei teatri romeni e a livello internazionale.
Sabato 4 ottobre, alle ore 16:00, nell’Auditorium del Museo delle Navi Antiche, Irina Ţurcanu, scrittrice romena residente in Italia, dialogherà con la giornalista Francesca Franceschi sul suo recenteromanzo Manca il sole ma si sta bene lo stesso, Marsilio Editore, Venezia 2024.
Con il sostegno di Pro Helvetia sarà presente al Pisa Book Festival lo scrittore svizzero di origine romena Eugène Meiltz, in dialogo con la traduttrice Alessandra Repossi, per presentare al pubblico, sabato 4 ottobre, alle ore 12:00, nell’Auditorium del Museo delle Navi Antiche, il romanzo Lettera al mio dittatore, Bottega Errante Edizioni, Udine 2025, opera elaborata in forma epistolare ironica che offre ai lettori una chiave di lettura per comprendere, attraverso il filtro dell’esperienza personale dell’autore, le vicissitudini della vita dei romeni durante il regime dittatoriale di Ceauşescu, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Domenica 5 ottobre, alle ore 12:00, nell’Auditorium del Museo delle Navi Antiche, Andreea Simionel, giovane scrittrice nata in Romania, dialogherà con il giornalista e scrittore italiano Paolo Ciampi, autore del libro Non è il paese di Dracula (Bottega Errante Edizioni, Udine 2024), sul suo recente romanzo Male a Est, Editore Italo Svevo, Trieste 2022, che riflette lo sradicamento dei giovani cresciuti ed educati lontano dalle terre d’origine, il sentimento di disconnessione dai familiari e dagli amici del meraviglioso universo dell’infanzia.