Via Transilvanica: l’ultramaratoneta Tibi Ușeriu in corsa da Roma a Drobeta-Turnu Severin
Via Transilvanica, “il cammino che unisce”, estende in modo simbolico il suo percorso fuori dai confini della Romania. Il 7 ottobre, l’ultramaratoneta Tibi Ușeriu partirà dalla Colonna Traiana di Roma, che testimonia le origini del popolo romeno, in una corsa che durerà quasi un mese fino a Drobeta-Turnu Severin, ricalcando l’antico percorso delle legioni romane. Sarà accompagnato da Cristian Deac e Cătălin Sava dell'Associazione Tășuleasa Social. Un’impresa per promuovere Via Transilvanica e sensibilizzare il pubblico sull'importanza di diventare sostenitori.
Iuliana Sima Anghel, 02.10.2025, 10:15
Il progetto “Via Transilvanica” è stato avviato dall’Associazione Tășuleasa Social nel 2018, in occasione del centenario della Grande Unione dei Romeni. Si tratta di un itinerario lungo oltre 1.400 chilometri, che attraversa la Romania in diagonale, da Putna, nel nord del paese, fino a Drobeta – Turnu Severin. Chi percorre la Via Transilvanica a piedi, in bicicletta oppure a cavallo, scopre la sua complessità culturale, etnica, geografica e naturale.
Il percorso di Tibi e dei suoi compagni attraverserà diverse città italiane, la Repubblica di San Marino, la Slovenia, la Croazia e la Serbia. Alla fine di questa corsa, Tibi abbraccerà suo fratello Alin Ușeriu, il presidente dell’Associazione Tășuleasa Social, presso l’ultima pietra miliare del percorso, ai piedi del Ponte di Traiano a Drobeta-Turnu Severin, eretto da Apollodoro di Damasco.
“Si parte da Roma, proprio dalla Colonna Traiana, per arrivare in un altro punto molto simbolico, cioè Drobeta-Turnu Severin, dove Apollodoro di Damasco ha creato il ponte sul Danubio, per permettere ai romani di mettere piede in Dacia”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boșca-Mălin.
“Con questo viaggio, intendiamo dimostrare che è possibile percorrere insieme lo stesso cammino, a prescindere dalla distanza che ci separa o dalla modalità con cui scegliamo di affrontarlo”, spiega Tibi Ușeriu.
Come segnaletica della Via Transilvanica, sono state scelte delle sculture di andesite, vere opere d’arte. Una simile pietra miliare sarà collocata il 6 ottobre anche nel cortile dell’Accademia di Romania in Roma, in collaborazione con l’Ambasciata di Romania e l’Istituto Culturale Romeno.
Questa serie di pietre miliari già costituiva la mostra di scultura all’esterno più lunga d’Europa e ora si aggiunge quella che sarà collocata all’Accademia di Romania in Roma, precisa Oana Boșca-Mălin. Non a caso questa scultura raffigurerà un ponte che allude al ponte di Apollodoro sul Danubio, ma anche al ponte tra due paesi, tra due culture e tra due civiltà particolarmente affini, conclude la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma.
“È motivo di grande orgoglio poter organizzare a Roma l’avvio simbolico di un’iniziativa che trascende i confini geografici e storici, rievocando il legame indissolubile e profondo tra la Romania e l’Italia; un legame consolidatosi attraverso la collaborazione, l’amicizia e il rispetto reciproco. La Via Transilvanica non è un semplice itinerario, ma un ponte vivo che unisce persone, culture e tradizioni, rappresentando così un simbolo della nostra continuità comune. Con questo gesto, desideriamo trasmettere un messaggio inequivocabile: i nostri legami sono solidi e continueranno a rafforzarsi attraverso la costante costruzione di nuovi ponti di dialogo, comprensione e solidarietà. Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti alle autorità italiane, il cui sostegno è stato indispensabile per fare di questo evento una tappa fondamentale nelle nostre relazioni bilaterali. Incoraggio, inoltre, gli amanti delle attività all’aria aperta a unirsi, anche per un breve tratto, a questi valorosi atleti. Grazie a tutti voi per essere parte di questa magnifica storia”, dichiara l’Ambasciatore di Romania in Italia, a Malta e a San Marino, Gabriela Dancău.
Lungo l’itinerario, i romeni all’estero e tutti i cittadini stranieri interessati al progetto sono invitati a unirsi alla corsa per tratti di diversa lunghezza.