Fine del pellegrinaggio alla Cattedrale Nazionale
I fedeli sono rimasti impressionati dalla maestosità della Cattedrale Nazionale di Bucarest.
Mihai Pelin, 06.11.2025, 11:41
Per i fedeli, il periodo di venerazione dell’Altare della Cattedrale Nazionale della Capitale si è concluso a mezzanotte tra mercoledì e giovedì, dopo 11 giorni. Oltre 300.000 pellegrini provenienti dalla Romania e dall’estero hanno varcato la soglia del luogo di culto. Sebbene in alcuni giorni i tempi di attesa abbianosuperato persino 10 ore, la gente ha fatto la fila per entrare nella Cattedrale ed è rimasta profondamente impressionata da ciò che ha visto. Nell’Altare sono state esposte per la venerazione le reliquie di Sant’Andrea Apostolo, patrono della Romania e della Cattedrale Nazionale, e di San Demetrio il Nuovo, patrono di Bucarest.
Alla presenza di decine di migliaia di fedeli e di ospiti ufficiali, il 26 ottobre ha avuto luogo la consacrazione degli affreschi della Cattedrale Nazionale. La cerimonia è stata celebrata dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, e dal Patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena, insieme a un collegio di 65 gerarchi, 70 sacerdoti e 12 diaconi. Tra i 2.500 invitati ufficiali a questo evento si sono trovati il presidente Nicuşor Dan, il premier Ilie Bolojan e la presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu. La Chiesa ha voluto consacrare i dipinti proprio quest’anno, in cui si celebra il centenario dell’elevazione della Chiesa Ortodossa Romena al rango di Patriarcato.
L’imponente Cattedrale Nazionale si trova accanto al Palazzo del Parlamento, edificio costruito negli anni ’80 per ordine del dittatore comunista Nicolae Ceaușescu, che dispose la demolizione di numerose chiese, case, monumenti storici e ospedali della zona. Iniziata 15 anni fa, la Cattedrale – che stabilisce diversi record – è costata oltre 270 milioni di euro, provenienti da donazioni, fondi del Patriarcato e finanziamenti pubblici. Gli esperti ritengono che il monumento debba diventare anche un simbolo turistico della Romania.
È la chiesa ortodossa più alta del mondo – 127 metri – e può accogliere fino a 5.000 persone. Due terzi dei 25.000 metri quadrati delle pareti sono già ricoperti di mosaici, realizzati in sette anni da oltre 200 specialisti dell’arte del mosaico bizantino. La Cattedrale possiede inoltre l’iconostasi più grande del mondo – riconosciuta da World Record Academy – con una superficie di oltre 400 m² e 45 icone in stile bizantino.
In totale, la chiesa presenta otto cupole, che combinano elementi architettonici delle province storiche della Romania, comprese le cupole delle chiese transilvane. La cupola principale sostiene una croce alta 7 metri, del peso di 7 tonnellate.
L’ingresso alla Cattedrale Nazionale avviene attraverso 27 porte di bronzo, sulle quali sono raffigurati Gesù Cristo Redentore, la Santissima Madre di Dio, i Santi Apostoli e santi romeni. Anche le campane sono maestose. Sono sei in totale, tra cui la campana più grande d’Europa, che pesa oltre 25 tonnellate e che suonerà solo in occasioni importanti e potrà essere udita in un raggio di almeno 15 chilometri.