Ecoturismo nelle Colline della Transilvania
Le Colline della Transilvania, parte della rete europea Natura 2000, sono famose per la loro eccezionale biodiversità, villaggi sassoni, come Viscri o Biertan, e cinque siti Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Daniel Onea, 09.11.2025, 08:32
Questa volta scopriamo “Le Colline della Transilvania”, una destinazione ecoturistica situata nella Romania centrale. Questa regione, parte della rete europea Natura 2000, è rinomata per il suo paesaggio culturale unico e l’eccezionale biodiversità. Qui potrete esplorare famosi villaggi sassoni, come Viscri o Biertan, e cinque siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
L’intera area sta emergendo come modello per lo sviluppo turistico sostenibile. Lungi dall’essere solo una destinazione panoramica, la regione funziona come un ecosistema in cui la tutela del patrimonio, il coinvolgimento della comunità e l’esperienza dei visitatori sono strettamente interconnessi. Lo status di destinazione ecoturistica non è dichiarativo, ma si basa su criteri chiari. Cristina Iliescu, responsabile della destinazione, spiega i fondamenti di questo modello. “Innanzitutto, sulla superficie della destinazione abbiamo diverse aree naturali protette incluse nella rete europea Natura 2000. Questa riunisce aree con una biodiversità eccezionale. Il secondo elemento essenziale è che la maggior parte delle esperienze turistiche sono realizzate da gente del posto, valorizzando un patrimonio vivo, non museale. I benefici del turismo rimangono quindi nella comunità, perché il modello si basa su piccole e medie imprese, di proprietà locale. Si crea un piccolo ecosistema di economia circolare, in cui il denaro lasciato dai turisti torna alla comunità in varie forme”, spiega Cristina Iliescu.
Viscri è un villaggio nella provincia di Brașov, noto per l’elevato grado di conservazione dell’architettura tradizionale sassone. La sua notorietà internazionale è aumentata grazie alla sua associazione con il re Carlo III del Regno Unito, che possiede una proprietà nella città. L’elemento centrale del villaggio è la chiesa fortificata, un monumento incluso nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. L’infrastruttura della città è caratterizzata da strade sterrate e case tipiche del XVIII-XIX secolo, la maggior parte delle quali sono state restaurate. D’altra parte, Biertan è un comune nella provincia di Sibiu, riconosciuto per la sua archittetura medievale. L’attrazione principale è la chiesa fortificata, inclusa nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, che è stata sede dell’Episcopato Evangelico Sassone per 300 anni (1572-1867). Tuttavia, per il viaggiatore in cerca di autenticità al di fuori dei circuiti consolidati, come Viscri o Biertan, la destinazione offre alternative che valorizzano il patrimonio meno pubblicizzato. Questi luoghi abbinano la storia a esperienze culturali contemporanee. “Chi desidera staccare la spina in zone meno conosciute può scoprire villaggi come Mălâncrav, Alma Vii o Apoldu. Tutti e tre hanno chiese fortificate in ottime condizioni, che offrono più di una semplice visita. Ad Alma Vii, ad esempio, spazi espositivi sulla vita multiculturale del villaggio sono allestiti nei campanili della chiesa. A Mălâncrav, il maniero, trasformato in alloggio, dispone di giardini e un frutteto accessibili al pubblico. Ad Apoldu, mostre d’arte vengono spesso organizzate all’interno della chiesa”, aggiunge la nostra ospite.
L’impatto positivo di un visitatore è direttamente condizionato dalle scelte che compie, afferma Cristina Iliescu, responsabile della destinazione ecoturistica “Le Colline della Transilvania”. Questo modello ecoturistico si basa su una serie di pratiche semplici, pensate per integrare il turista nell’ecosistema locale, trasformandolo in un partner attivo. “Il modo più semplice è pernottare in una struttura ricettiva certificata ecoturistica o che applica buone pratiche. Poi, mangiare in punti gastronomici locali autorizzati e avvalersi dei servizi di guide locali, che possono offrire i racconti più belli, che non si trovano su internet. Un’altra regola è non abbandonare rifiuti nella natura, rispettando il principio “ciò che ho lasciato, lo riporto”. Consigliamo inoltre ai turisti di informarsi su cosa possono fare nei dintorni. Saranno indirizzati sicuramente da un produttore o artigiano locale, garantendo così la componente ecoturistica dell’esperienza.”
Dietro questo modello turistico si cela un paesaggio umano complesso, in fase di trasformazione. Le comunità, sebbene storicamente segnate dalla presenza dei Sassoni, stanno oggi vivendo una rivitalizzazione grazie ai nuovi residenti, che contribuiscono alle dinamiche dell’area. “È importante sapere che, sebbene sia conosciuta come area sassone, la comunità sassone si è notevolmente ridotta. Attualmente, in molti villaggi, la comunità sta rinascendo e sta attraversando un processo di cambiamento. Abbiamo molti abitanti del posto che inizialmente sono arrivati nella zona come turisti, se ne sono innamorati, si sono trasferiti e hanno aperto una piccola attività. Cerchiamo di integrare il più possibile la comunità, come avviene oggi. La maggior parte dei fornitori di esperienze, che si tratti di alloggi, gastronomia o attività culturali, sono persone che vivono lì stabilmente.”
A differenza delle destinazioni strettamente stagionali, le Colline della Transilvania offrono esperienze uniche durante tutto l’anno. Anche in inverno, la regione rivela un lato autentico, ancorato a tradizioni inalterate dal consumismo. È una destinazione per tutte le stagioni, come abbiamo imparato da Cristina Iliescu, responsabile della destinazione ecoturistica. “La zona merita una visita per la tranquillità e per l’esperienza autentica della vita di villaggio. Anche negli inverni senza neve, ci sono usanze vive, che non sono spettacoli per turisti, ma fanno parte della vita reale del villaggio. Mi riferisco, ad esempio, ai gruppi di canti natalizi o alle tradizioni legate al Natale e al Capodanno. Qualsiasi turista presente nella zona in quel periodo può prendere parte, con l’aiuto dell’ospite, a queste esperienze autentiche, che uniscono la comunità”, conclude Cristina Iliescu.
Le Colline della Transilvania si stanno affermando come una destinazione di riferimento per il turismo responsabile in Romania. Il suo modello, basato sull’equilibrio tra conservazione, coinvolgimento della comunità ed esperienze culturali autentiche, si rivolge a un viaggiatore informato, consapevole del ruolo che svolge nella tutela e nel mantenimento di un patrimonio unico.