Pioniere del modernismo nella scultura, Constantin Brancusi è sicuramente una delle più influenti personalità artistiche del Novecento. Nessun altro romeno ha riunito tanti riconoscimenti e apprezzamenti universali.
La Grande Rivoluzione Socialista d'Ottobre, come venne chiamata la rivoluzione bolscevica del 1917, rappresenta uno dei più importanti eventi del Novecento, se non proprio il più rilevante.
George Emil Palade è il primo romeno Premio Nobel, di cui fu insignito nel 1974, per le sue ricerche nel campo della biologia cellulare, assieme al suo mentore Albert Claude e a Christian de Duve.
Nel 1918, la nuova Romania accorpava il 28% di popolazione minoritaria insieme alla quale la maggioranza convivrà sia in base alla legge che ai costumi.
Nata nel 1875 a Eastwell Park, Kent, in Inghilterra, come Maria Alessandra Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, la futura Regina Maria di Romania sposò il 29 dicembre del 1892 il principe ereditario Ferdinando di Hohenzollern-Sigmaringen.
Il politico Ion I.C. (Ionel) Bratianu è considerato il migliore della Romania nei primi tre decenni del Novecento.
Nella Romania del 1918, Re Ferdinando I incarnò visione e dedizione. Il secondo sovrano della Romania seppe schierarsi dalla parte buona della storia ed ebbe un'influenza decisiva sull'andamento del Paese che dirigeva.
Re Michele I rientra nel club esclusivo della gente di cui si può affermare di aver cambiato la storia. E lo fece in un momento cruciale per il futuro del suo Paese.
Dopo il 1989, la Romania risentiva acutamente la mancanza di un forum delle idee e delle iniziative politiche. Così è nata l'Alleanza Civica, in contemporanea ong e forum di dibattito delle idee.
Pochi nomi del tennistavolo sono paragonabili a quello di Angelica Adelstein-Rozeanu, una delle leggende di questo sport.
Grazie all'esempio del sacrificio personale, Ecaterina Teodoroiu fu l'eroina-simbolo della prima Guerra Mondiale.
Uno dei nomi più importanti della ginnastica mondiale è quello dell'allenatore Béla Károlyi, il quale ha recato un grosso contributo al successo della grande campionessa romena Nadia Comaneci.
Il 22 giugno del 1941, la Germania nazista e i suoi alleati attaccavano l'Unione Sovietica. Così veniva aperto il più ampio e sanguinoso fronte della Seconda Guerra Mondiale.
Uno dei più importanti politici della democrazia romena dopo il 1990, Ion Ratiu aveva militato sia contro il fascismo che contro il comunismo.
Lannessione della Bessarabia alla Russia ha determinato una sua separazione dalla storia dei romeni dellaltra riva del Prut.