Elisabeth Pauline Ottilie Luise de Wied nacque il 29 dicembre 1843 nel Ducato di Nassau, l'odierno Land della Renania-Palatinato, nella Germania occidentale. Ventisei anni dopo, nel 1869, sarebbe diventata regina della Romania.
Ștefan Augustin Doinaș, dalla cui nascita sono ricorsi 100 anni, è stato un importante poeta, traduttore, saggista, accademico e politico romeno.
Stefano Bottoni, docente dell'Università degli Studi di Firenze e autore del volume L'eredità di Stalin in Romania. La Regione atuonoma ungherese 1952-1960 è stato, di recente, ospite di una conferenza all'Auditorium romeno di Bucarest.
Gli Archivi Nazionali di Romania e il Museo della Letteratura Romena hanno organizzato in partenariato una mostra di libri antichi.
Non molti ebbero il coraggio di opporsi al regime di Nicolae Ceaușescu e chi lo fece fu allontanato o si dovette ritirare. Uno degli oppositori di Ceaușescu fu l'economista Alexandru Bârlădeanu.
La fotografia si diffuse rapidamente nello spazio romeno durante la seconda metà del 19° secolo grazie agli stranieri, ma anche agli abitanti locali.
Oltre i muri eretti dal regime comunista in Romania dopo il 1945, le onde hertz hanno trasmesso messaggi di speranza. Radio Europa Libera è stata l'emittente che si è assunta la missione di mantenere viva l'idea di libertà e normalità.
La ricerca scientifica in un regime totalitario o in una dittatura è una rigorosamente controllata dall'apparato statale.
Tema importantissimo sull'agenda della comunità internazionale odierna, l'energia elettrica è indispensabile per la nostra vita quotidiana.
Prima della tragedia dell'Olocausto, le comunità ebraiche in Romania diedero alla società romena e all'intero mondo prestigiosi scienziati, medici, avvocati, ingegneri, imprenditori e letterati.
La stampa romena del 20esimo secolo attraversò tutte le forme possibili, da quella libera a quella censurata o soppressa. Le più gravi violazioni dei diritti della stampa, che erano anche dei diritti umani, avvennero durante il regime comunista.
Il politico Ion Mihalache fu un promotore dei valori tradizionali del mondo rurale romeno, ma, allo stesso tempo, militò per l'ammodernamento e la prosperità di tutti, soprattutto dei ceti più disagiati.
Chiamata la sorella maggiore dei Brătianu, Sabina, che divenne Cantacuzino dopo il matrimonio, era una donna con interessi intellettuali e volontaria nell'attivismo sociale.
Il generale centenario Titus Gârbea si sarebbe meritato il soprannome di un romeno nel nord dell'Europa - testimone della storia di questa parte del continente nella prima metà del Novecento.
La Romania entrò nella Seconda Guerra Mondiale a giugno 1941, accanto alla Germania, per recuperare i territori annessi dall'URSS un anno prima.