Personalità universitarie e patrimonio di Bucarest
Il Museo del Municipio di Bucarest (MMB), in collaborazione con l'Università di Bucarest, propone al pubblico la mostra "Personalità universitarie e patrimonio di Bucarest. Una storia comune" presso il Palazzo Suțu, nel centro della capitale.
Ion Puican, 26.03.2025, 16:48
Fino alla fine di marzo, il Museo del Municipio di Bucarest (MMB), in collaborazione con l’Università di Bucarest, propone al grande pubblico la mostra “Personalità universitarie e patrimonio di Bucarest. Una storia comune” presso il Palazzo Suțu, nel centro della capitale. La mostra riunisce due collezioni, una appartenente al Museo del Municipio di Bucarest e un’altra appartenente al Museo dell’Università di Bucarest (UB), portando davanti al visitatore due storie che si intersecano e dialogano: quella degli incisori di medaglie e quella dei collezionisti. Abbiamo parlato della mostra con la curatrice Florentina Nițu del MMB: “Attraverso questa mostra, ci siamo proposti di raccontare storie, perché lo spazio ci ha ispirato. Storie su professori e studenti dell’Università di Bucarest, visti nel loro rapporto con lo spazio e il patrimonio di Bucarest, negli oltre 150 anni da quando il Palazzo dell’Università lega simbolicamente la tradizione dell’istruzione accademica a ciò che rimane del Monastero di San Sava. Nel 2024, l’Università di Bucarest ha celebrato 160 anni dalla sua fondazione, tramite il decreto di Alexandru Ioan Cuza del 4-16 luglio 1864. E per l’occasione, ci siamo prefissi di far conoscere meglio gli avvenimenti più o meno fortunati accaduti nei 150 anni, poiché c’è stato anche un periodo di circa 40 anni di comunismo, a anche di proporre modelli di vita e di carriera a chi è interessato, in tempi non proprio tranquilli e in cui i giovani si chiedono, spero, in quale direzione orientare il loro percorso professionale. Perché, leggendo sui docenti e sugli studenti dell’Università di Bucarest, sentiamo, da un lato, che sono nostri contemporanei nelle sfide della vita e, in ugual misura, tra questi docenti ci sono tante personalità eccezionali, non solo a livello nazionale, ma soprattutto a livello internazionale.”
La curatrice Florentina Nițu ci ha fornito anche alcuni dettagli sui legami tra il Museo del Municipio di Bucarest e l’Università di Bucarest, in particolare sulla personalità del medico George Severeanu (1879-1939), uno dei fondatori della radiologia medica romena e appassionato collezionista di oggetti di antiquariato: “I legami tra l’Università di Bucarest e il Museo del Municipio di Bucarest non sono legati solo alla geografia urbana, alla vicinanza dei due spazi. Perché, se seguiamo le storie di cui parlavamo prima, ci unisce la preoccupazione per la figura di George Severeanu, professore della Facoltà di Medicina, che fino al 1948 fece parte dell’Università di Bucarest e divenne direttore del Museo di Bucarest a partire dal 1931. Inoltre, la collezione di medaglie del Museo dell’Università di Bucarest completa quella del Museo Severeanu, tanto che sembrava quasi un dovere mettere insieme queste informazioni e trasmetterle al pubblico.”
Elena Nițu ci ha parlato anche delle medaglie delle due collezioni raccolte nella mostra al Palazzo Suțu: “Purtroppo, non abbiamo molte informazioni su tutti gli incisori di medaglie che hanno lasciato traccia attraverso questi oggetti commemorativi e di grande valore. Va detto però che gli oggetti appartenenti alle due collezioni ci parlano di un’arte espressiva, di significati e di valori, e questo simbolismo è dato non solo dalle raffigurazioni sulle medaglie, ma anche dalla comprensione del gesto che sta dietro la loro creazione. Tra queste ci sono medaglie che evocano la costruzione di edifici o monumenti: il palazzo dell’Università, l’ostello degli studenti di medicina, la Statua di Ion Heliade-Rădulescu, come ce ne sono altre che segnano l’esistenza di alcune società o importanti momenti scientifici svoltisi a Bucarest e presso l’Università di Bucarest. Queste medaglie recano la firma di importanti botteghe dell’epoca, di Bucarest e Iași, nonché le firme di incisori famosi. Anche la collaborazione con importanti scultori dell’epoca contribuisce ad aumentare il valore artistico di questi oggetti, che abbiamo selezionato ed esposto.”
In che modo la mostra “Personalità universitarie e patrimonio di Bucarest” trasmette il rapporto tra lo spazio universitario e la città di Bucarest? “Al di là dei testi dei pannelli che presentano il contesto in cui si svolge l’azione di questi personaggi, penso che l’immagine più significativa di questo rapporto sia rappresentata da una mappa di Bucarest degli anni ’30, sulla quale abbiamo segnato gli indirizzi finora individuati di alcuni dei professori più noti dell’Università. I 55 indirizzi da noi selezionati e posizionati sulla mappa danno un bellissimo quadro della geografia universitaria di Bucarest e ci permettono di evadere nella memoria dell’epoca. La mostra che proponiamo ha diversi livelli di lettura. Quindi, oltre a vedere gli oggetti e leggere le informazioni, possiamo interagire molto di più. Alla cartina con le residenze dei professori universitari è allegato un codice QR che ci aiuta a individuare anche altre strade di Bucarest in cui hanno vissuto professori dell’Università o strade che recano i loro nomi.”