RAD Art Fair
Al RAD Art Fair 2025 è stato presentato il primo rapporto dedicato al mercato dell’arte contemporanea in Romania: “Romanian Art Market Report 2025” realizzato insieme a Deloitte Romania.

Eugen Cojocariu e Ion Puican, 03.07.2025, 19:49
A fine maggio, a Bucarest è stata inaugurata la terza edizione della fiera dell’arte contemporanea RAD Art Fair. È stata un’occasione per riportare in primo piano il mercato dell’arte contemporanea in Romania, gli acquisti di opere d’arte, mettere insieme gallerie, collezionisti e pubblico amante del bello. Una riunione di 28 gallerie d’arte di Romania, Repubblica di Moldova, Austria, Belgio, Germania e Polonia che hanno portato davanti al pubblico oltre 120 artisti romeni e internazionali.
La fiera ha proposto ai visitatori mostre, discussioni e dibattiti sulla scena dell’arte contemporanea, un parco espositivo con sculture all’aperto, pubblicazioni d’arte e diversi altri eventi organizzati nella capitale. Come ogni volta, il principale tema della fiera è stato il mercato dell’arte contemporanea nello spazio culturale e commerciale attuale.
A proposito della terza edizione della fiera, Catinca Tăbăcaru, co-direttrice di RAD, ci ha dichiarato: “Quest’anno, la fiera RAD è più ambiziosa e più grande. Vi partecipano sette nuove gallerie. Abbiamo 100 sculture, più di 60 artisti, dunque il progetto è cresciuto. Voglio dire che sembra più facile, più professionale, la mia vita si è alleggerita molto, abbiamo una squadra fantastica. C’è tutto quello che voi sapevate su RAD, e qualcosa di più: più gallerie, più opere, qualità più alta, sorprese. Ogni anno esiste l’opportunità di conoscere altri galleristi, altri artisti, altri tipi di idee. Questa cosa è molto importante in qualsiasi fiera, avere “New Blood”. Inoltre, una parte importante quest’anno è che abbiamo una sezione intitolata “Platform” e ci sono sei gallerie, molto giovani, che hanno meno di tre anni ciascuna. Quindi è uno spazio in cui incoraggio tutti a entrare, perché è esattamente l’essenza della nuova generazione.”
Al RAD Art Fair 2025 è stato presentato il primo rapporto dedicato al mercato dell’arte contemporanea in Romania: “Romanian Art Market Report 2025” realizzato insieme a Deloitte Romania. Della sua necessità ci ha parlato Corina Dimitriu, Partner Audit & Assurance Deloitte Romania: “Questo rapporto è necessario per il mercato romeno, per dare voce ai collezionisti romeni, per spiegare e far vedere al pubblico le preferenze e le modalità in cui loro acquistano opere d’arte.”
Come è stato redatto il questionario che sta alla base del rapporto sul mercato romeno delle opere d’arte? Quali sono state le principali conclusioni del rapporto? Corina Dimitriu: “Il questionario è uno utilizzato a livello internazionale, adattato al mercato locale romeno. Al questionario hanno risposto 104 amanti dell’arte e collezionisti. E i dati sono stati elaborati da Deloitte. La principale conclusione della ricerca è che il mercato dell’arte è composto da collezionisti giovani. Più del 65% ha tra i 35 e i 55 anni. Il 60% proviene da famiglie che non hanno una tradizione nel collezionismo. La maggior parte preferisce acquisti di opere d’arte create dopo gli anni 2000 da artisti contemporanei. La pittura è prevalente. E come fonte di informazione sono cosmopoliti, sono attenti sia alle informazioni locali, che a quelle internazionali.”
Corina Dimitriu ha fatto il ritratto generale del collezionista romeno: “Il collezionista romeno è giovane, raffinato, si basa su criteri estetici, è informato. Si informa da fonti internazionali. I collezionisti che hanno risposto provengono da settori diversi, dall’arte, dal settore finanziario, real estate, giurisprudenza, tecnologia. E preferiscono l’arte giovane, quindi la giovane generazione di collezionisti preferisce opere di artisti giovani le cui opere sono presenti sul mercato. Acquistano principalmente opere di artisti romeni contemporanei, dal mercato locale, però i collezionisti romeni sono attenti anche al mercato internazionale.”
Che cosa si compra di più sul mercato romeno dell’arte? Da dove provengono le opere d’arte acquistate in Romania? E che tipo d’arte preferisce il collezionista romeno? Risponde a tutte queste domande sempre Corina Dimitriu: “La pittura rimane la categoria prevalente. L’89% dei collezionisti intervistati hanno detto di puntare sulla pittura anche nelle future intenzioni di acquisto. E’ seguita dalla scultura con il 53% negli acquisti passati e il 60% negli intenti di acquisto. Segue la fotografia con il 49% sia per quanto riguarda gli acquisti già fatti che per quelli futuri. Le installazioni e l’arte concettuale sono meno presenti nelle collezioni rispetto alla pittura, alla scultura e alla fotografia. …”
Prima di salutarci, Corina Dimitriu ci ha offerto particolari su chi compra opere d’arte in Romania e soprattutto qual è il modello di pensiero che sta dietro ogni acquisto di opera d’arte: “Coloro che hanno risposto alle domande sono collezionisti, amanti dell’arte oppure investitori nell’arte. Nella decisione di acquisto, il collezionista romeno ha motivi estetici e personali, ma si consulta anche con professionisti nel settore. … Allo stesso tempo, i collezionisti romeni sono consapevoli dei benefici investizionali delle collezioni di oggetti d’arte.”