Drobeta – Turnu Severin
Come molte città site in riva al Danubio, anche Drobeta-Turnu Severin difficilmente riesce a rappresentare un obiettivo turistico a sé stante. Una giovane abitante della città ci convince che il porto sul Danubio, capoluogo della provincia di Mehedinți, è una destinazione da non perdere.
Ana-Maria Cononovici, 18.11.2025, 07:00
Città portuale sul Danubio e capoluogo della provincia di Mehedinți, Drobeta-Turnu Severin si trova nella parte occidentale dell’Oltenia, sulla riva sinistra del Danubio, all’uscita del fiume dalla strettoia. Simona Anca è nata a Drobeta Turnu Severin e ci ha raccomandato la città anche come obiettivo turistico: “Drobeta Turnu Severin può essere, certamente, un obiettivo turistico a sé stante. Ha una ricca storia, una posizione strategica sulla riva del Danubio e alcune attrattive che vale la pena visitare. Ci sono diversi obiettivi da non mancare e penso che il più importante e famoso sia il piede del Ponte di Traiano. Venne costruito da Apollodoro di Damasco, per l’Imperatore Traiano ed è un simbolo dell’ingegneria antica. Uno dei piedi è a Drobeta Turnu Severin, l’altro in Serbia. Si trova proprio in riva al Danubio. Drobeta Turnu Severin può essere anche un punto di partenza per esplorare le Caldaie del Danubio, il Parco Naturale Le Porte di Ferro e il Monastero di Mraconia. È già che siamo qui, possiamo fare una gita per vedere il Volto di Decebalo, la più grande scultura nella roccia dell’Europa.”
Simona Anca ci ha fatto da guida per la città e ci ha raccomandato alcuni obiettivi: “Il Castro romano, la Fortezza medioevale è uno dei più belli obiettivi. È parzialmente restaurato, ha delle vedute straordinarie e un’atmosfera storica. È accessibile, non è affatto pericoloso visitarla, come succedeva qualche anno fa, quando la fortezza era in pericolo!”
Sempre qui è possibile visitare il Museo della Regione Le Porte di Ferro. Un museo le cui prime collezioni risalgono al 1912, quando un gruppo di professori e alunni, riuniti attorno ad Alexandru Bărcăcilă, insegnante di latino, archeologo, membro della Commissione Nazionale dei Monumenti, fece le prime donazioni al museo: documenti, libri antichi, monete, oggetti etnografici, archeologici e geologici. Il Museo è organizzato in un edificio eretto nel periodo 1923-1926 che ospitava alunni del Liceo Traiano della città. Superstite dei bombardamenti che colpirono la città di Turnu Severin nel 1944, l’edificio venne trasformato lungo il tempo in ospedale militare, scuola e alloggio per studenti, ma ha sempre ospitato il patrimonio archeologico antico, medioevalo e quello di storia naturale dell’ex museo. L’attuale presentazione delle mostre risale al 1972 e include diverse sezioni: Acquario, Scienze della Natura, Archeologia-Storia e, dal 1982, Etnografia-Arte Popolare. Circa 4.000 oggetti, provenienti da tre grandi collezioni, sono distribuiti in 16 sale dedicate alla zona geografica delle Gole del Danubio, alla storia locale e alla zona etnografica della provincia di Mehedinţi.
Un edificio emblematico della città di Drobeta Turnu Severin, parte del sistema di alimentazione della città con acqua dal Danubio, è il Castello d’acqua. Eretto nel 1914, è uno dei simboli della città. È collocato sull’asse principale della città. Il castello fu costruito nel periodo 1910-1913, per l’alimentazione con acqua della città, è alto 27 m. Al momento è il più alto edificio di Drobeta Turnu Severin. L’edificio multiuso è concepito come una successione di spazi in verticale, volti a ospitare un centro di informazione turistica, uno spazio espositivo e una galleria d’arte, un museo di storia dell’alimentazione con acqua di Drobeta Turnu Severin, una mostra fotografica e di scultura, un caffè letterario e un punto di belvedere.