Blocco per le navi russe nei porti UE
E' scattato il blocco per le navi russe in tutti i porti dell'UE, quindi anche in quelli di Romania.
Eugen Coroianu, 18.04.2022, 12:32
E’ scattato il blocco per le navi russe in tutti i porti dell’UE, quindi anche in quelli di Romania. Il divieto riguarda anche le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio, quando è iniziata la guerra in Ucraina, ma non anche alle navi che hanno bisogno di assistenza o rifugio per motivi di sicurezza marittima o che hanno salvato vite in mare. La misura fa parte delle sanzioni europee contro la Russia, che saranno estese.
Le nuove misure interesseranno le banche, in particolare la Sberbank, come anche il petrolio, ha dichiarato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen alla pubblicazione tedesca Bild am Sonntag, citata dall’agenzia Reuters. Stiamo esaminando ulteriormente il comparto banche, in particolare Sberbank, che rappresenta il 37% del settore bancario russo. E naturalmente ci sono le questioni energetiche, ha affermato Von der Leyen spiegando che l’UE sta lavorando su meccanismi intelligenti in modo che il petrolio possa essere incluso anche nelle prossime sanzioni.
Quello che non dovrebbe accadere è che Vladimir Putin ottenesse su altri mercati prezzi persino più alti per l’approvvigionamento che, altrimenti, andrebbe verso l’Unione Europea. La principale priorità è ridurre i proventi di Putin, ha sottolineato la presidente della Commissione. Nei precedenti pacchetti di sanzioni, Bruxelles ha aggirato la banca più grande della Russia, in quanto, insieme alla Gazprombank, rappresenta il principale canale di pagamento per il petrolio e il gas russo, che i Paesi comunitari continuano ad acquistare nonostante l’invasione dell’Ucraina.
Intanto, l’Unione Europea ha annunciato ieri lo stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro in aiuti umanitari per sostenere l’Ucraina e la confinante Moldova. Mentre i pesanti combattimenti e gli attacchi missilistici continuano a distruggere infrastruttura civile vitale, le necessità umanitarie in Ucraina restano estremamente alte, precisa un comunicato europeo citato dall’agenzia DPA. Circa 45 milioni sono destinati ai progetti umanitari in Ucraina, mentre la Moldova, dove dall’inizio della guerra si sono rifugiati centinaia di migliaia di ucraini, riceverà cinque milioni di euro.
La somma rientra nel pacchetto di un miliardo di euro promesso dalla Commissione Europea alla conferenza dei donatori Stand Up For Ukraine, svoltasi la scorsa settimana. Il comunicato indica che da questa somma finora sono già stati spesi 143 milioni per aiuti destinati alla popolazione colpita dall’invasione russa. I fondi annunciati ieri saranno destinati ai servizi sanitari di emergenza, all’accesso ad acqua potabile e igiene, rifugi e protezione, aiuti in denaro e contrasto alla violenza contro le donne.