Femminicidio, allarme estremo in Romania
I casi di femminicidio in Romania aumentano in modo allarmante.

Daniela Budu, 19.06.2025, 11:49
Circa due settimane dopo l’ultimo episodio di femminicidio, in Romania un altro uomo ha ucciso la sua compagna, incinta e madre di due figli, davanti alla sua famiglia, a seguito del tentativo della vittima di uscire da una relazione tossica e violenta. Questo è il 26° caso di femminicidio dall’inizio dell’anno, il che significa che in Romania una donna viene uccisa ogni settimana. Significa anche che la violenza contro le donne è insufficientemente sanzionata e tollerata da chi dovrebbe proteggerle – dichiarano i rappresentanti del Centro Filia, che mercoledì sera ha organizzato una nuova ampia protesta davanti al Governo, chiedendo una protezione reale per le donne. È la seconda dall’inizio dell’anno. Questa volta hanno partecipato circa mille persone. Alla prima erano state cinquemila.
Hanno chiesto ogni volta misure reali per la sicurezza delle donne, affinché questi crimini non vengano più trattati come statistiche, ma come emergenze nazionali. I manifestanti chiedono che le leggi vengano applicate, indipendentemente dalla forma di violenza, che la valutazione del rischio diventi obbligatoria in tutti i casi di violenza domestica, nonchè il finanziamento adeguato e reale dei servizi per vittime e aggressori. Solecitano inoltre formazione continua e obbligatoria per poliziotti, procuratori, giudici, operatori sanitari e assistenti sociali nel campo della violenza di genere, dati centralizzati e trasparenti sui femminicidi e su tutte le forme di violenza di genere, garanzia dell’investigazione e soluzione delle cause relative alla violenza di genere in tempi ragionevoli, nonché meccanismi reali di prevenzione.
Nelle due settimane che separano i due omicidi non è stata presa alcuna decisione. Mercoledì sera, il presidente Nicușor Dan ha lanciato un appello alle autorità competenti affinché trattino ogni caso di violenza domestica con la massima serietà, menzionando che collaborerà con il futuro governo per costruire un pacchetto di misure concrete che garantiscano una protezione reale delle vittime e la prevenzione della violenza di genere. Il capo dello stato ha espresso tutta la sua solidarietà ai partecipanti alla protesta. “È essenziale che la voce delle vittime venga ascoltata, e che le politiche pubbliche siano costruite partendo dalle realtà dolorose che esse affrontano giorno dopo giorno”, ha affermato Nicușor Dan.
A sua volta, Gabriela Firea, membro della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere del Parlamento Europeo, propone l’attuazione urgente di un pacchetto di misure volte a garantire la protezione delle donne. A loro volta, le deputate e le senatrici del Partito Socialdemocratico hanno annunciato l’avvio di un’iniziativa legislativa volta a migliorare il quadro normativo per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne, attraverso l’introduzione del femminicidio come reato distinto nel Codice Penale.
“Il Patriarcato Romeno esprime la sua profonda preoccupazione per questi fenomeni, che colpiscono gravemente la dignità della persona umana e l’unità delle famiglie. Qualsiasi manifestazione di violenza è incompatibile con l’insegnamento cristiano e tutte le forme di abuso feriscono non solo il corpo, ma anche l’anima della persona aggredita, provocando traumi difficili da sanare nel lungo termine”, sottolinea il Patriarcato Romeno.