Riforma nel settore pubblico
In Romania, tutte le aziende statali che registrano perdite saranno ristrutturate.
Daniela Budu, 25.11.2025, 10:37
Il Comitato Nazionale per la Riforma delle Aziende Statali è stato riattivato, ha annunciato la vicepremier Oana Gheorghiu, che lo coordina e che ha presentato lunedì le linee-guida su cui il gruppo concentrerà la propria attività. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono inclusi, come traguardi, l’eliminazione delle dirigenze ad interim di tutte le aziende statali entro la fine di marzo e la ristrutturazione di almeno tre di queste società entro la scadenza del programma, il 31 agosto 2026.
La vicepremier Oana Gheorghiu ha sottolineato, tuttavia, che oltre agli impegni assunti tramite il PNRR, esiste per la Romania la necessità di fare pulizia, mettere in ordine e di rendere più efficienti queste aziende, affinché esse servano realmente l’interesse pubblico e non producano perdite. Attualmente, in Romania esistono oltre 1.500 aziende statali, di cui circa 1.270 sono sotto l’autorità delle amministrazioni locali, mentre le restanti sono compagnie centrali. I maggiori problemi si registrano a livello centrale, afferma la vicepremier, dove 83 di queste aziende statali registrano perdite di circa 14 miliardi di lei (2,8 miliardi di euro).
Secondo Oana Gheorghiu, la riforma delle aziende statali inizierà con un progetto pilota che coinvolgerà 10 società e non sarà volto a fare licenziamenti, bensì a rendere efficienti queste entità statali. La selezione delle 10 aziende sarà fatta dai ministri dell’Energia e dei Trasporti.
“Abbiamo deciso di iniziare con 10 aziende, come progetto pilota, nel quale testeremo questo flusso di lavoro. Queste 10 aziende non sono ancora state selezionate. Durante questa settimana finalizzeremo la lista. Avremo quattro aziende dal settore energetico e sei dai trasporti. Questa riforma non si propone, non ha come obiettivo i licenziamenti. Cerchiamo di rendere lo stato romeno e le aziende statali più efficienti, il che porta benefici a tutti i cittadini della Romania, perché il denaro che si perde nelle aziende statali si perde dal nostro bilancio comune. È evidente che saranno necessari degli aggiustamenti, è evidente che ci saranno aziende in cui probabilmente il numero di posti di lavoro si ridurrà, ma intuisco che ciò non sarà significativo. E, se sarà il caso, lo stato romeno dovrà adottare alcune misure compensatorie, ma per ora è prematuro parlarne”, ha detto Oana Gheorghiu.
Nel processo di selezione vengono presi in considerazione non solo le perdite e i debiti delle aziende, ma anche la loro posizione strategica sul mercato, ha aggiunto Oana Gheorghiu. Entro la fine della settimana, l’esecutivo di Bucarest dovrebbe risolvere anche la questione delle dirigenze ad interim in 48 aziende statali, per non rischiare di non raggiungere il traguardo del PNRR che deve essere completato entro il 31 marzo prossimo.