Evacuazione preventiva nel Delta del Danubio
Abitanti di alcuni villaggi della Romania sono stati evacuati, in via preventiva, per la prima volta, nel contesto della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina.
Daniela Budu, 18.11.2025, 11:30
Le autorità romene hanno deciso l’evacuazione preventiva della popolazione di due località del Delta, situate in prossimità al confine con l’Ucraina, dopo che una nave turca che trasportava gas di petrolio liquefatto (GPL) ha preso fuoco in seguito a colpi di droni russi nella notte tra domenica e lunedì. Poiché esisteva un elevato pericolo di esplosione, la popolazione ha ricevuto messaggi Ro-Alert. Secondo le autorità, gran parte delle persone è riuscita a evacuarsi autonomamente, mentre le altre sono state evacuate con mezzi appartenenti all’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza. Il Comune di Tulcea ha messo a disposizione delle persone evacuate oltre cento posti letto in quattro dormitori di istituti scolastici.
Parallelamente, le forze del Ministero della Difesa hanno ispezionato le zone in cui potevano presentarsi rischi a seguito dell’attacco russo. Secondo l’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza di Tulcea, nelle vicinanze dell’area esposta al rischio rimarranno forze di intervento per monitorare attentamente l’evoluzione della situazione. In caso di emergenza o di altre evoluzioni sfavorevoli, le squadre sono pronte a intervenire rapidamente per limitare gli effetti e ridurre i danni materiali, ha annunciato l’Ispettorato.
Sul posto sono intervenuti diversi mezzi speciali per il trasporto delle vittime, delle persone con determinate patologie, autobotti antincendio e minibus. A sua volta, il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha sottolineato che le valutazioni tecniche impongono di prendere in considerazione tutti gli scenari fino allo spegnimento dell’incendio. Secondo lui, esisteva una possibilità di impatto entro un raggio di 4-5 km, secondo i calcoli degli esperti. Quando il rischio diminuirà e non vi sarà più pericolo, la gentepotrà tornare a casa, ha assicurato. Infatti gli abitanti hanno iniziato a rientrare nelle loro case.
L’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza (ISU) del Delta ha annunciato che i servizi di emergenza e intervento ucraini sono intervenuti per limitare gli effetti negativi sulla nave colpita dagli attacchi russi, riducendo in modo significativo il pericolo di una potenziale situazione di emergenza con gravi conseguenze per le località vicine. Le esplosioni provocate dagli attacchi con droni sulla sponda ucraina del Danubio si sentono spesso e con intensità sulla riva romena negli ultimi anni. Tuttavia, è per la prima volta che abitanti di villaggi della Romania vengono evacuati preventivamente nel contesto della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina.
Per circa due anni, i droni russi hanno violato lo spazio aereo romeno senza che l’esercito potesse intervenire. Solo questa primavera, dopo mesi di pressione pubblica e ripetuti incidenti nel Delta del Danubio, le autorità di Bucarest hanno adottato una legge che ne consente l’abbattimento.