Ripresa del mercato finanziario e bancario
Dopo la reazione negativa della scorsa settimana, causata dall'esito del primo turno delle elezioni presidenziali, il mercato finanziario e bancario romeno è in fase di ripresa e alla ricerca di nuovi equilibri.
Sorin Iordan, 14.05.2025, 11:41
Il mercato finanziario e bancario romeno è in una fase di leggera ripresa dopo la reazione emozionale al risultato del primo turno delle presidenziali del 4 maggio. L’evoluzione negativa della scorsa settimana si è fatta sentire in borsa, influenzando il tasso di cambio del leu e i tassi di interesse sia per le persone fisiche sia per i prestiti contratti dallo stato romeno. Il mercato valutario è attualmente in una fase di calma e riequilibrio.
La settimana scorsa, un euro ha superato per la prima volta la soglia psicologica dei 5 lei, raggiungendo addirittura i 5,12 lei. Ora il corso indicativo comunicato dalla Banca Nazionale della Romania si è leggermente ripreso, attestandosi attorno ai 5 lei e 9 bani per la moneta unica europea, ma resta comunque al di sopra dei 4,97 lei prima delle elezioni presidenziali.
L’evoluzione del mercato valutario è stata osservata anche sul mercato interbancario, dove l’indice ROBOR a tre mesi, in base al quale viene calcolato il costo dei prestiti al consumo in lei con tasso di interesse variabile, è sceso lievemente al 7,2%, dopo aver raggiunto il 7,31%. Prima delle elezioni, il ROBOR a tre mesi si aggirava intorno al 5,9%.
L’analista finanziario Dragoş Cabat si è dichiarato convinto che, in questo contesto, nel prossimo periodo le tasse aumenteranno. “Considerando la quasi certezza che le tasse aumenteranno e soprattutto che l’IVA crescerà nel successivo periodo, prevediamo un periodo di impennata dei prezzi, quindi di inflazione crescente. Successivamente, verso fine anno, se la situazione si normalizzerà e, soprattutto, se la Romania non verrà declassata dalle agenzie di rating, allora ovviamente anche l’inflazione entrerà in una fase discendente”, afferma l’analista.
Dragoş Cabat ha spiegato che solitamente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno si registra una riduzione dell’inflazione con il nuovo raccolto agricolo e la diminuzione dei prezzi dei generi alimentari. Ad aprile, l’inflazione è leggermente diminuita rispetto al mese precedente e si attesta intorno al 4,85%, ma Cabat ammonisce che, nel contesto delle incertezze politiche ed economiche, l’inflazione potrebbe tornare a crescere. Infine, la calma del mercato finanziario e bancario romeno si è fatta vedere anche alla Borsa di Bucarest, che sembra aver trovato un nuovo punto di equilibrio, anche se la volatilità resta elevata.
La Borsa ha chiuso la seduta di martedì con tutti gli indici in rialzo, dopo aver aperto e chiuso in rosso la settimana scorsa. L’analista Dragoş Cabat torna con maggiori dettagli. “In borsa, questa componente emozionale molto forte ha causato il calo dei prezzi, ora si regolerà lentamente, lentamente e arriveremo al punto in cui non necessariamente come se nulla fosse successo, ma in una situazione in cui gli investitori, alla fine, penseranno di dover vivere anche in queste condizioni, indipendentemente da chi vince e chi no, indipendentemente da ciò che accade sui mercati”, conclude l’analista.
Poiché l’economia romena si trova attualmente in un equilibrio instabile, gli esperti economici sottolineano che qualsiasi mossa inaspettata può provocare nuove reazioni sul mercato.