La settimana 20 – 25/10/2025
Il presidente Nicușor Dan a Bruxelles / Romania, versione rivista del PNRR / Le pensioni dei magistrati, fonte di discordia / Alcuni romeni, di nuovo alle urne / Tentativo di sabotaggio, sventato / Disastro in un quartiere di Bucarest
Roxana Vasile, 25.10.2025, 07:00
Il presidente Nicușor Dan a Bruxelles
Il presidente romeno Nicușor Dan ha partecipato giovedì, accanto ai capi di Stato e di governo dell’Unione Europea, a una riunione a Bruxelles per discutere dell’intensificazione del sostegno all’Ucraina e dell’aumento della pressione sulla Russia in vista del raggiungimento della pace. La giornata è iniziata con l’annuncio che l’Unione era riuscita ad adottare il 19° pacchetto di sanzioni contro Mosca. “Finora, la Romania ha agito in solidarietà con i Paesi dell’Unione, aderendo ai pacchetti di sanzioni e credo che nell’immediato futuro faremo lo stesso. Ogni volta che si discute di sanzioni, si discutono anche gli effetti collaterali che queste sanzioni hanno su settori della propria industria o dell’industria partner”, ha spiegato il presidente Dan al termine del Consiglio. Le nuove sanzioni includono un divieto progressivo sulle importazioni di gas naturale liquefatto dalla Russia a partire dall’aprile 2026 per i contratti a breve termine e dal 1° gennaio 2027 per quelli a lungo termine. L’UE ha inoltre deciso di limitare la circolazione dei diplomatici russi tra i Paesi dell’UE e ha punito 45 nuove aziende che aiutano Mosca a eludere le sanzioni.
Romania, versione rivista del PNRR
La Commissione Europea ha approvato questa settimana la versione definitiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Romania, per un valore complessivo di 21,4 miliardi di euro. La decisione segna la fine del processo di rinegoziazione del PNRR, che ora è realistico e sostiene l’economia e le comunità locali – ha affermato il primo ministro Ilie Bolojan. L’obiettivo di questa revisione, non facile, era quello di ridurre la pressione sul bilancio statale per il 2026, il deficit, evitare le sanzioni che sarebbero derivate dal ritardo nelle riforme, ma anche, non in ultimo, proteggere gli investimenti. Infatti, i fondi saranno destinati a investimenti in infrastrutture, ospedali, digitalizzazione, energia verde e modernizzazione dell’amministrazione. Il documento sarà pubblicato sul sito web della Commissione, fase a cui seguirà l’approvazione formale nella riunione Ecofin di novembre.
Le pensioni dei magistrati, fonte di discordia
La Corte Costituzionale della Romania ha respinto lunedì la riforma delle pensioni speciali dei magistrati, che mira principalmente ad aumentare l’età pensionabile di giudici e pubblici ministeri, nonché a ridurre la loro pensione dal 100% al 70% del reddito netto dell’ultimo mese di attività. La Corte Costituzionale aveva già rinviato la decisione due volte, dopo essere stata informata dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, che aveva duramente criticato il documento e denunciato decine di violazioni della Costituzione. Il governo ha incluso la legge sulla riforma delle pensioni speciali nel secondo pacchetto di misure fiscali volte a ridurre il deficit. Questa riforma rappresenta anche un obiettivo assunto nel PNRR. La Commissione Europea ha richiamato l’attenzione di Bucarest sul fatto che, entro il 28 novembre, dovrà finalizzare la riforma delle pensioni dei magistrati, parte della richiesta di pagamento numero 3 del PNRR. In caso contrario, la Commissione prenderà una decisione in merito alla sospensione del pagamento della rispettiva tranche di fondi. La decisione della Corte Costituzionale ha generato tensioni nella coalizione di governo in Romania. Il PNL sostiene che sia necessario attendere la motivazione della Corte per stabilire il passo successivo. L’USR auspica un referendum per modificare la Costituzione, qualora non ci siano altre soluzioni al problema. E il PSD auspica la creazione di un gruppo di lavoro per redigere un nuovo disegno di legge che la CCR non possa più bocciare.
Alcuni romeni, di nuovo alle urne
Il governo di Bucarest ha adottato giovedì una decisione sull’organizzazione di elezioni amministrative parziali per le cariche di sindaco generale della Capitale, presidente del Consiglio Provinciale di Buzău (sud-est) e per quelle di sindaci di altre 12 località del Paese. Le elezioni amministrative parziali si terranno domenica 7 dicembre e il periodo elettorale inizierà il 2 novembre. La decisione di organizzare queste elezioni era stata precedentemente concordata nella coalizione di governo, dopo lunghe discussioni contraddittorie. Alle elezioni per la carica di sindaco della Capitale, tutti e quattro i partiti al governo hanno deciso di proporre i propri candidati. Il futuro sindaco, eletto a turno unico, subentrerà a Nicușor Dan, eletto presidente della Romania a maggio.
Tentativo di sabotaggio, sventato
Le autorità di Romania e Polonia hanno smantellato una rete di sabotatori coordinata dai servizi segreti russi. Tre cittadini ucraini sono stati arrestati per aver tentato di inviare pacchi esplosivi nel loro Paese. Due di loro sono stati arrestati e messi in custodia cautelare in Romania, dopo aver lasciato tali pacchi presso la sede centrale di Bucarest di un corriere internazionale operante in Ucraina. Si tratta della compagnia Nova Post, ha affermato il Servizio di Intelligence romeno. Secondo quanto riferito, l’obiettivo era quello di ridurre il supporto fornito all’Ucraina dai due Paesi confinanti, in questo caso tentando di danneggiare la più estesa infrastruttura di corriere ucraina, che garantisce il collegamento di milioni di ucraini che hanno lasciato il Paese con quelli rimasti in patria.
Disastro in un quartiere di Bucarest
Venerdì scorso, 3 persone sono morte, 15 sono rimaste ferite e intere famiglie sono rimaste senza casa in un’esplosione avvenuta in un condominio in un quartiere della capitale: due piani sono andati completamente distrutti e l’intero edificio è stato gravemente danneggiato. L’esplosione ha colpito anche una scuola superiore e altri edifici residenziali nelle vicinanze. Dalle prime indagini delle autorità, che hanno avviato un’inchiesta proseguita questa settimana, è possibile che un cortocircuito in un cavo elettrico sotterraneo abbia causato la rottura del gasdotto adiacente che riforniva l’edificio, sebbene la legge vieti la collocazione di tali elementi nello stesso spazio, proprio per prevenire il rischio di esplosione. Nel frattempo, si stanno cercando soluzioni per dare una sistemazione alle famiglie rimaste senza casa. Secondo il sindaco ad interim della capitale, Stelian Bujduveanu, 12 famiglie sono state trasferite in altri appartamenti a medio e lungo termine, mentre 148 persone sono alloggiate in camere d’albergo, dove rimarranno per tutto il tempo necessario. La mancanza di denaro per le spese correnti, la perdita di documenti personali e lo shock emotivo sono altri problemi affrontati da coloro che hanno subito gli effetti della terribile esplosione.