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La settimana 06 – 11/02/2023

Il presidente romeno al Consiglio Europeo di Bruxelles/ La Romania offre sostegno alla Turchia dopo il devastante terremoto/ Il secondo sistema Patriot per la Romania/ Interesse di riferimento del 7% allanno

La settimana 06 – 11/02/2023
La settimana 06 – 11/02/2023

, 11.02.2023, 07:00

Il presidente romeno al Consiglio Europeo di Bruxelles

Presente al Consiglio europeo di Bruxelles, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha salutato, accanto ad altri leader europei, la presenza del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al vertice, come un’ulteriore prova della solidarietà e dell’unità europea e dello stretto coordinamento nel sostegno concesso al popolo ucraino di fronte alla guerra iniziata dalla Federazione Russa. Nel contesto, il capo dello stato ha sottolineato l’importanza del mantenimento del sostegno europeo all’Ucraina. Ha inoltre evidenziato la solidarietà della Romania, quale stato confinante e amico, contribuendo sia a livello umanitario ed economico, sia per quanto concerne l’aumento della connettività, l’agevolazione del trasporto di cereali oppure l’avanzamento di Kiev nel suo percorso europeo. Alla riunione a Bruxelles, Klaus Iohannis ha inoltre sostenuto la necessità di mantenere la Russia sotto pressione, anche tramite l’adozione di sanzioni aggiuntive. D’altra parte, il capo dello stato ha annunciato che continuerà i colloqui sull’ingresso della Romania nell’area Schengen ed ha affermato che, a breve, si recherà in Bulgaria, per avviare una serie di azioni congiunte a livello diplomatico assieme al suo omologo bulgaro. Klaus Iohannis: “Per me, per la Romania e per i romeni è importante entrare nell’area Schengen. Non voglio che la discussione in merito sia legata ad una certa data, perché abbiamo visto anche a dicembre, queste cose non possono essere collegate a una determinata data, in quanto interessano diverse ragioni europee. Purtroppo, però, sono connesse anche a questioni di politica interna in alcuni stati membri. È una cosa che io non ritengo un fatto positivo, ma non può essere ignorato. Ho esaminato quest’aspetto con il presidente Rumen Radev ed avremo delle azioni congiunte.” Stando al capo dello stato, la Romania non è una fonte di migrazione e neanche un Paese di transito. Klaus Iohannis ha aggiunto, a Bruxelles, che il problema è uno europeo e che la Romania desidera partecipare all’individuazione delle migliori soluzioni. Ha inoltre affermato che non bisogna confondere la migrazione con Schengen.



La Romania offre sostegno alla Turchia dopo il devastante terremoto

La Romania si è affiancata alle squadre internazionali ed ha mandato due equipaggi di soccorritori nelle zone fortemente colpite dai sismi nel sud della Turchia. Sono quasi 120 i soccorritori romeni in azione, accompagnati da sette cani addestrati per simili situazioni, che sono riusciti già a salvare più vittime. Il capo del Dipartimento per Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha dato assicurazioni che i soccorritori romeni daranno una mano alla Turchia per quanto fosse necessario: Resteranno lì finché ci sarà bisogno. Se sarà necessario sostituire il personale o continuare a mandare supporto logistico, ciò avverrà rapidamente, con il sostengo dei colleghi delle Forze Aeree, nella speranza di riuscire a salvare quante più persone possibile e, ovviamente, di offrire il sostegno necessario ai colleghi confrontati con una situazione senza precedenti”. In più, Bucarest ha già approvato un sostegno per la Siria, anch’essa fortemente colpita dai terremoti di lunedì, che consiste in beni materiali — attrezzature da caserma, vestiti e generi alimentari. D’altra parte, il ministero degli Esteri ha rimpatriato più cittadini romeni che si trovavano in Turchia e hanno chiesto il rimpatrio dopo il terremoto. L’Ambasciata di Romania ad Ankara ha annunciato di essere in contatto con decine di romeni di questo Paese.



Il secondo sistema Patriot per la Romania

La Romania ha ricevuto, questa settimana, il secondo sistema Patriot sui quattro contrattati tramite il programma di dotazione delle Forze Aeree. Stando al ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, i militari romeni sono al momento coinvolti in un programma intensivo di addestramento per poter utilizzare questi sistemi di difesa antiaerea. L’esponente romeno ha precisato che la dotazione delle Forze Aeree di sistemi Patriot aggiunge “una capacità di difesa aerea forte, credibile, interoperabile e flessibile, destinata ad aiutare l’Esercito Romeno a portare a compimento le sue missioni”. Secondo il ministero della Difesa, i sistemi Patriot di ultima generazione sono arrivati per la prima volta in Romania nel 2020, e quest’anno si concluderà completamente la prima tappa del programma di dotazione. Le pratiche per la consegna dei prossimi due sono iniziate già l’anno scorso, mentre i test e l’invio saranno completati entro la fine di aprile. Il primo sistema consegnato alle Forze Aeree Romene esegue, dal 2021, missioni specifiche di difesa anche antimissilistica dello spazio aereo della Romania e della NATO.



Interesse di riferimento del 7% all’anno

Dopo due anni di tassi d’interesse record e 11 aumenti, la Banca Centrale della Romania ha deciso, come le altre Banche Centrali della regione, di mantenere l’interesse di riferimento al 7% all’anno. La Banca Centrale ha mantenuto anche gli attuali livelli delle riserve minime obbligatorie per i passivi in lei e in valuta delle istituzioni di credito, ovvero le somme che le banche commerciali sono costrette ad avere sui conti della Banca Centrale. Le decisioni giungono nel contesto in cui la Banca Centrale della Romania si aspetta che il tasso inflazionistico annuo diminuisca più velocemente rispetto alle precedenti previsioni. Il tasso inflazionistico annuo è leggermente calato lo scorso dicembre, arrivando a poco più del 16%. Inoltre, la Banca Centrale si aspetta che l’indice arrivi ad essere inferiore al 10% nel terzo trimestre di quest’anno, sullo sfondo della proroga dell’applicazione dei massimali dei prezzi e della compensazione dei prezzi dell’energia.

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