La settimana 12 – 17/05/2025
I romeni eleggono il loro presidente / I mercati finanziari sotto lo spettro economico ed elettorale / La Romania e il PNRR

Roxana Vasile, 17.05.2025, 07:00
I romeni eleggono il loro presidente
Giovedì sera, alle ore 22 romene, sono iniziate le votazioni per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania, con l’apertura del primo seggio elettorale all’estero, ad Auckland, in Nuova Zelanda. All’estero, le elezioni sono programmate in tre giorni: il 16, il 17 e il 18 maggio. I cittadini romeni che si trovano all’estero il giorno delle elezioni possono votare nei 965 seggi elettorali esistenti in tutto il mondo, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno il domicilio o la residenza all’estero. Allo stesso tempo, gli elettori romeni all’estero hanno la possibilità di esprimere la propria opzione elettorale anche per corrispondenza, ma il numero delle domande è esiguo: solo 6.085 delle 6.496 presentate a questo proposito hanno soddisfatto i requisiti di legge. In tutta la Romania, il secondo turno delle elezioni presidenziali si svolgerà nell’arco di una sola giornata, domenica 18 maggio, in 18.979 seggi elettorali. Secondo l’Autorità elettorale permanente, 87 giornalisti stranieri accreditati e 159 osservatori internazionali controlleranno queste elezioni, alle quali si sfideranno, nell’ordine in cui si sono classificati nel primo turno, il sovranista George Simion, leader del partito parlamentare AUR, e l’indipendente Nicușor Dan, attuale sindaco di Bucarest.
I mercati finanziari sotto lo spettro economico ed elettorale
La Romania ha bisogno nel più breve tempo possibile di un governo responsabile e di riforme per ripristinare l’equilibrio macroeconomico che da tempo è precario. Questa è l’opinione degli analisti economici dopo le recenti turbolenze sui mercati finanziari. Se subito dopo il primo turno delle elezioni presidenziali del 4 maggio i mercati hanno reagito fortemente alle incertezze relative all’evoluzione dell’economia e della vita politica attuale, questa settimana la situazione sembra essersi calmata. Il tasso di cambio della moneta nazionale rispetto a quella europea si è stabilizzato, dopo un improvviso e significativo aumento dell’euro. Anche i tassi degli interessi interbancari hanno moderato la loro crescita e hanno addirittura registrato diminuzioni, sebbene i loro livelli siano rimasti elevati. Il mercato azionario ha mostrato segnali di calma, sebbene la volatilità sia rimasta elevata. Notizie meno buone riguardano l’evoluzione dei prezzi al consumo. L’inflazione sembra aver rallentato significativamente il suo calo ad aprile e potrebbe riprendere a crescere nel prossimo periodo. Un calo dell’inflazione potrebbe verificarsi solo alla fine dell’estate. D’altra parte, il Prodotto Interno Lordo della Romania è rimasto stagnante nel primo trimestre di quest’anno rispetto all’anno scorso, con una crescita poco significativa, pari a solo lo 0,2%. Gli investimenti stranieri diretti in Romania sono diminuiti di oltre il 30% nei primi tre mesi dell’anno, rispetto al primo trimestre del 2024. Inoltre, il numero delle società con partecipazione straniera al capitale sociale fondate nel primo trimestre del 2025 è diminuito di circa il 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli analisti non escludono la possibilità che la Romania attraversi una leggera recessione quest’anno. Per questo motivo loro ritengono che un assorbimento molto elevato dei fondi europei e l’attrazione di investimenti stranieri debbano continuare a essere una priorità.
La Romania e il PNRR
Il ministro delle Finanze Tánczos Barna ha annunciato da Bruxelles che la Romania riceverà, a giugno, 1,3 miliardi di euro dalla terza tranche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di un finanziamento importante per l’equilibrio del bilancio statale – ha affermato Tánczos Barna. Tuttavia, i fondi rappresentano solo la metà di quanto il Paese avrebbe dovuto ricevere, perché l’Esecutivo non ha ancora ultimato tutte le riforme che si era impegnato a realizzare attraverso il PNRR. Bucarest desidera modificare il Piano. Dopo colloqui in merito tra il ministro dei Fondi Europei, Marcel Boloș, e i rappresentanti della Commissione Europea, il fascicolo sarà sottoposto all’esame del Consiglio, una procedura seguita da tutti gli Stati che si sono trovati o si trovano nella situazione della Romania. “Solo dopo l’approvazione formale del piano modificato potremo presentare alla Commissione una nuova richiesta di pagamento, in una forma ristrutturata, che includa le riforme e gli investimenti aggiornati. È essenziale che il processo di rinegoziazione si concluda entro la fine di questo mese.” – ha spiegato il ministro Boloş in un comunicato. Il PNRR è legato, tra l’altro, a una necessaria riforma fiscale che Bucarest si è impegnata a realizzare per ridurre, prima di tutto, il deficit di bilancio del 9%. La Romania non è l’unico Stato dell’UE a modificare il suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma finora ha il più basso tasso di assorbimento.
La Notte Bianca dei Musei, edizione 2025
Alla fine di questa settimana, sabato 17 maggio, è in programma la Notte Bianca dei Musei. Oltre 75 istituzioni, che riuniscono 210 spazi museali di tutta la Romania, hanno annunciato che apriranno le porte per questo grande e importante evento. Parallelamente, molti specialisti nel campo del patrimonio e della didattica museale hanno preparato quasi 700 attività culturali ed educative rivolte a tutte le categorie di pubblico, dai più giovani al pubblico adulto, appassionato di storia, arte, scienza e tradizione. Inoltre, quest’anno, un’attenzione particolare è stata dedicata ai lavoratori dei musei, professionisti che, con passione e dedizione, vegliano ogni giorno sul nostro patrimonio comune.