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La settimana 13-19.09.2015

Il premier romeno rinviato a giudizio/La Romania e la crisi dei rifugiati/ Il sindaco di Bucarest – in custodia cautelare/Leconomia romena in crescita?

La settimana 13-19.09.2015
La settimana 13-19.09.2015

, 20.09.2015, 19:30

E il primo premier della Romania post-comunista ad essere messo sotto inchiesta penale durante il mandato: il social-democatico Victor Ponta è stato rinviato giovedì a giudizio. Accanto ad un altro collega di partito, il senatore Dan Şova, il premier è accusato di 17 reati di falsità nei documenti, concorso in evasione fiscale in forma continuata e riciclaggio di denaro in un dossier legato alle compagnie energetiche Turceni e Rovinari, nel sud del Paese. I reati sarebbero stati commessi quando Ponta era avvocato. I procuratori hanno inoltre notato che si impone la continuazione dellinchiesta penale nei confronti di Victor Ponta anche per conflitto di interessi nella sua qualità di primo-ministro. Lex ministro dei Trasporti nel Governo Ponta, Dan Şova, è invece sotto inchiesta penale per concorso in abuso dufficio. Lui è accusato di aver incassato centinaia di migliaia di euro per intese che hanno recato allo stato danni di oltre 16 milioni di euro. La situazione è sempre più problematica per il premier, il Governo e il Partito Socialdemocratico, e limmagine della Romania ha molto da soffrire – ha dichiarato giovedì il presidente Klaus Iohannis, dopo il rinvio a giudizio di Victor Ponta, al quale ha chiesto nuovamente di dimettersi. I socialdemocratici desiderano invece restare al governo – dichiara il presidente interinale del partito, Liviu Dragnea.



“Non abbiamo alcuna garanzia che il presidente Iohannis designerà un candidato alla carica di primo-ministro che provenga sempre dal partito socialdemocratico. Victor Ponta è un premier che ha presieduto alcuni governi che hanno generato in Romania buoni risultati economici e non solo. Non succederà nulla di grave in Romania né oggi e neanche nei prossimi giorni. E importante per lui mettere in ordine i suoi pensieri e, a seconda della sua decisione, discuteremo entrambi allinterno del partito e della coalizione”, ha detto Liviu Dragnea.



Il premier Victor Ponta ha smentito fermamente le accuse dei procuratori.



La Romania esprimerà nuovamente al Consiglio Giustizia e Affari Interni della prossima settimana, la sua posizione contro le quote obbligatorie di immigrati che i Paesi dellUE dovrebbero accogliere. Lannuncio è stato fatto dal presidente Klaus Iohannis, dopo unanalisi del fenomeno migrazionistico e delle sue cause nel Consiglio Supremo di Difesa del Paese. Il capo dello stato ha ribadito limpegno di Bucarest ad accogliere 1.785 profughi, anche se la Commissione Europea vorrebbe che la Romania ne ospitasse tre volte di più. Se tuttavia lUE costringerà Bucarest ad accettare più persone delle sue possibilità, il Consiglio Supremo di Difesa ha analizzato la variante di utilizzare fondi europei per ampliare la capacità di accoglienza dei migranti.



“Se succede così, allora è chiaro che dobbiamo fare qualcosa. Non è stata presa alcuna decisione ma si è parlato dellidea – che probabilmente potrebbe portare ad una soluzione – di usare fondi europei per estendere le capacità di accoglienza dei profughi oppure al limite di impiegare fondi europei nella costruzione di centri di accoglienza per i rifugiati”, ha deto il presidente Klaus Iohannis.



Sempre questa settimana, Romania e Ungheria si sono scambiate messaggi scontrosi dopo che Budapest ha annunciato che intende alzare un recinto di filo spinato anti-rifugiati alla frontiera ungherese-romena, sul modello di quello costruito al confine con la Serbia. La posizione del governo di Bucarest in merito al trattamento applicato ai migranti dalle autorità dellUngheria confinante è in accordo con le posizioni espresse dagli stati e delle istituzioni dellUnione Europea, come anche di altre istituzioni internazionali. Lo si legge in un comunicato reso pubblico giovedì. Lesecutivo romeno ribadisce la posizione secondo cui la costruzione di una recinzione al confine dellUngheria con i suoi vicini, volta a fermare lafflusso di rifugiati, non è conforme alle norme europee. Il Governo romeno considera fondamentale il rispetto di tali norme e dei diritti delluomo.



Ştefănel Dan Marin, dellUnione Nazionale per il Progresso della Romania (UNPR), un piccolo partito membro nella coalizione al governo, è da martedì sindaco generale ad interim della capitale romena. In veste di sindaco, lui ha affermato: “Attualmente cè un vuoto di informazione per quanto riguarda la situazione finanziaria del comune e proprio per questo una delle prime misure che prenderò sarà quella di un audit esterno”.



Ştefănel Dan Marin sostituisce lex sindaco, Sorin Oprescu, sospeso dallincarico tramite un ordine del prefetto della Capitale a causa dei suoi problemi con la giustizia. I procuratori anti-corruzione accusano Oprescu, che al momento è in custodia cautelare, di aver ricevuto tangenti di 25.000 euro e di aver aderito ad un gruppo organizzato creato nellamministrazione locale che pretendeva una parte del guadagno alle ditte che desideravano ottenere contratti per lavori pubblici.



Il rappresentante del Fondo Monetario Internazionale in Romania e Bulgaria, Guillermo Tolosa, ha affermato questa settimana che la Romania ha la chance di superare dal punto di vista economico, nei prossimi tre anni, stati europei come Grecia, Rep. Ceca e il Portogallo, se avrà stabilità fiscale e se riuscirà ad attirare investimenti soprattutto nellinfrastruttura. Sempre questa settimana, è stato reso pubblico che linflazione annua ha toccato ad agosto una nuova minima storica negli ultimi 25 anni, di -1,9%, senza che ci sia il rischio di deflazione. La Commissione Nazionale di Previsione ha migliorato di recente i dati per il 2015 relativi alla crescita economica dal 2,8% al 3,3%, e il ritmo potrebbe accelerarsi, nei prossimi anni, fino al 4% nel 2018. (traduzione di Gabriela Petre)




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