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La settimana 18 – 24/09/2022

Presenza romena ai Funerali della Regina Elisabetta II/ Il presidente Klaus Iohannis e il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, all'Assemblea Generale dell'ONU/ Dibattiti su energia, carburanti e stipendi

La settimana 18 – 24/09/2022
La settimana 18 – 24/09/2022

, 24.09.2022, 08:00

Il presidente romeno, Klaus Iohannis, la custode della Corona di Romania, Margareta, e il principe consorte Radu hanno partecipato a Londra ai Funerali di Stato della Regina Elisabetta II, dove sono arrivati più di 2.000 ospiti. “Dopo aver partecipato ai funerali di stato di Sua Maestà la Defunta Regina Elisabetta II, esprimo ancora una volta, a nome del popolo romeno, la nostra piena compassione per questa grande perdita”, ha scritto Klaus Iohannis su una rete sociale. Anche la Casa Reale di Romania ha trasmesso un messaggio. “Sua Maestà Margareta ha trovato nella Regina Elisabetta II, lungo lintera vita, un impareggiabile sostegno, un modello di regno e coraggio, un faro luminoso. La Regina Elisabetta è stata sempre presente nella vita della Famiglia Reale romena e ha mantenuto un ininterrotto legame di famiglia”, ha sottolineato la Casa Reale di Romania. Entrambi discendenti della Regina Vittoria, Elisabetta II e lex sovrano Michele I di Romania, venuto a mancare nel 2017, erano cugini di terzo grado. Il nuovo sovrano della Gran Bretagna, Carlo III, è un amico vicino alla Romania. Alla Casa Blu, di sua proprietà a Viscri, in provincia di Brașov, nella Romania centrale, lambasciatore britannico Andrew Noble ed esponenti della comunità hanno recato, a loro volta, un ultimo omaggio alla Regina Elisabetta II.



Alla 77/a Assemblea Generale dellONU, svoltasi a New York, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha evidenziato la necessità di soluzioni comuni alle sfide globali, dalla situazione in Ucraina ai cambiamenti climatici o laccesso alleducazione. Tra i temi affrontati anche la sicurezza energetica. Lenergia non deve diventare uno strumento di ricatto, ha sottolineato Klaus Iohannis. “La sicurezza energetica è una preoccupazione globale che richiede delle soluzioni comuni e azioni responsabili. Dobbiamo evitare lutilizzo dellenergia come strumento di ricatto. La sicurezza energetica necessita di investimenti strategici in fonti rinnovabili, energia nucleare, con nuovi progetti orientati verso il futuro, come sono i reattori modulari di piccole dimensioni o a idrogeno. Inoltre, servono prezzi dellenergia accessibili ai nostri cittadini. I legame tra i cambiamenti climatici, la pace e la sicurezza dovrebbe essere più preminente nei nostri colloqui, anche in sede del Consiglio di Sicurezza”, ha puntualizzato il presidente Klaus Iohannis. Alla riunione di New York, i capi di stato e di governo hanno denunciato nuovamente linvasione dellUcraina, dopo lannuncio del Cremlino sulla mobilitazione parziale dei riservisti. “La Romania continuerà a sostenere lUcraina”, ha dichiarato il presidente Iohannis davanti alla plenaria dellAssemblea Generale dellONU, ricordando che Bucarest ha offerto assistenza umanitaria diretta agli oltre 2,3 milioni di profughi ucraini che hanno passato i nostri confini nei sette mesi di guerra. Il capo dello stato ha ribadito che non esiste giustificazione per laggressione militare contro uno stato sovrano, precisando allo stesso tempo che la democrazia e i diritti universali delluomo sono aspirazioni legittime per lintera umanità. “La Romania ribadisce lappello alla Russia di cessare immediatamente laggressione contro lUcraina e di ritirare completamente tutte le sue forze armate”, ha sottolineato Klaus Iohannis.



Dopo lannuncio di Putin sulla mobilitazione di centinaia di migliaia di russi per combattere in Ucraina, i ministri degli Esteri dellUnione Europea si sono riuniti durgenza mercoledì a New York, condannando fermamente, in una dichiarazione, le recenti azioni di escalation della Russia nel contesto dellaggressione illegale, non provocata e ingiustificata contro lUcraina. Nel corso della riunione, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha condannato nei termini più risoluti la decisione di mobilitazione parziale e lorganizzazione dei referendum illegali nelle regioni occupate nella confinante Ucraina. Il ministro romeno ha dichiarato che essi rappresentano una violazione dellindipendenza, della sovranità e dellintegrità territoriale dellUcraina, nonchè del diritto internazionale, compresi la Carta dellONU e i principi fondamentali dellordine internazionale basato sulle regole. Inoltre, Bogdan Aurescu ha precisato che è completamente inaccettabile la minaccia con lutilizzo delle armi nucleari. I recenti sviluppi in Ucraina e il loro impatto sulla sicurezza europea ed euroatlantica sono stati i temi centrali della riunione in formato Bucharest 9, svoltasi sempre a margine dellAssemblea Generale dellONU. Bogdan Aurescu ha evocato il ruolo del B9 come strumento utile di coordinamento transatlantico dopo lavvio della guerra di aggressione della Russia contro lUcraina.



Mentre il premier Nicolae Ciucă ha individuato giovedì a Bucarest, insieme ai ministri dellEnergia della regione, delle soluzioni per assicurare le risorse di gas nella zona, i membri della Commissione Economia del Senato romeno hanno discusso con i fornitori di energia e con le autorità del settore le misure previste dallOrdinanza durgenza del Governo. In attesa di una decisione, la Romania resta intanto fanalino di coda per quanto riguarda le misure adottate per attenuare limpatto della crisi energetica. Un rapporto elaborato da un gruppo di esperti a Bruxelles indica che, mentre la Germania ne ha stanziato oltre 100 miliardi di euro, in Romania si tratta solo di sette miliardi di euro. Intanto, i partiti della coalizione governativa hanno convenuto di prorogare la sovvenzione al prezzo dei carburanti alla pompa fino alla fine dellanno. Daltra parte, il ministro del Lavoro, Marius Budăi, ha annunciato che le pensioni potrebbero crescere di almeno il 10% dal 1 gennaio, e che un incremento del salario minimo lordo sarà discusso con i sindacati e i padronati. Secondo una recente direttiva del Parlamento Europeo, gli stati membri devono garantire ai lavoratori salari minimi che consentono un tenore di vita dignitoso, tenendo presenti il costo della vita e il livello generale degli stipendi. Attualmente, il salario minimo lordo in Romania è di 2.550 lei, cioè poco più di 500 euro.


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