La settimana 23 – 28/06/2025
La Romania ha un nuovo governo / Priorità del governo / Il presidente romeno, all’Aja e a Bruxelles / Nuovi tempi, nuovi responsabili / La prima ondata di caldo di quest'estate
Roxana Vasile, 28.06.2025, 07:00
La Romania ha un nuovo governo
Da lunedì 23 giugno, la Romania ha un nuovo Governo. Il liberale Ilie Bolojan dovrebbe essere primo ministro fino ad aprile 2027, dopodiché la guida dell’Esecutivo passerà, fino a dicembre 2028, al PSD. Si tratta dell’elemento centrale di un accordo politico concluso dalla nuova coalizione di maggioranza a Bucarest, composta dagli stessi partiti al governo prima delle elezioni politiche e presidenziali – il PSD, il PNL e l’UDMR – a cui si è aggiunta l’USR, precedentemente all’opposizione. Il governo avrà 16 ministeri e 5 vicepremier – di cui 3 senza portafoglio. Uno dei vicepremier senza portafoglio coordinerà la riforma dello stato e il processo volto a rendere più efficiente l’attività delle istituzioni pubbliche. Ascoltati lunedì in Parlamento tutti i ministri proposti per il nuovo Esecutivo hanno ricevuto pareri favorevoli dalle commissioni specializzate, per poi essere votati in seduta plenaria dal Parlamento. In serata, il nuovo Governo ha prestato giuramento alla presenza del Presidente del Paese, Nicușor Dan, e dopo ha avuto una prima seduta. Il PSD gestirà nel nuovo gabinetto Trasporti, Agricoltura, Giustizia, Energia, Salute e Lavoro. I ministri liberali si occuperanno di Interni, Istruzione, Finanze e Fondi Europei. I rappresentanti dell’USR copriranno Difesa, Affari Esteri, Economia e Ambiente, mentre l’UDMR gestirà, attraverso i suoi ministri, Sviluppo e Cultura.
Priorità del governo
Dopo aver assunto gli incarichi, ciascun ministro del nuovo Governo di Bucarest ha presentato le proprie priorità, tutte subordinate alla priorità assoluta di ridurre l’enorme deficit del Paese. D’altronde, l’intero lungo periodo che ha preceduto la formazione di una coalizione governativa è stato caratterizzato dalla ricerca di soluzioni in questo senso su cui tutti i partiti al potere avrebbero concordato. Si è discusso delle entrate di bilancio e delle misure che possono essere adottate per migliorarne la riscossione, della riduzione della spesa pubblica o di un eventuale aumento dell’IVA. Il governo è determinato a riequilibrare le finanze pubbliche e ad attuare politiche economiche responsabili – ha trasmesso mercoledì il premier Ilie Bolojan ai rappresentanti dell’agenzia di rating Fitch, con i quali ha discusso nel contesto in cui Bucarest sta cercando di evitare un declassamento del Paese ad agosto alla categoria “junk”, ovvero non raccomandata per gli investimenti. Lo stesso rischio incombe anche a settembre e ottobre da parte delle agenzie Standard & Poor’s e Moody’s. Tra i cittadini romeni, tre su quattro sono scettici sul fatto che il nuovo Governo gestirà correttamente le entrate aggiuntive ottenute dalle modifiche fiscali previste, mentre il 64% teme maggiormente l’aumento dell’IVA. La gente crede – affermano inoltre gli autori della ricerca – che solo dopo la scomparsa dello spreco si debba discutere di nuove tasse. Gli studenti hanno già protestato nei centri universitari di tutto il Paese contro l’iniziativa del governo di modificare il metodo di calcolo delle borse di studio, determinata dal fatto che non ci sono fondi.
Il presidente romeno, all’Aja e a Bruxelles
Il vertice NATO all’Aja si è concluso mercoledì con la riconferma dell’impegno degli alleati per la difesa collettiva e con un accordo dei Paesi membri, la Romania compresa, di stanziare il 5% del PIL alla difesa entro il 2035. Nella dichiarazione congiunta del vertice si è inoltre affermato che la Russia rappresenta una minaccia a lungo termine per l’area del Nord Atlantico e che la sicurezza dell’Ucraina è strettamente legata alla sicurezza degli alleati. La Romania è stata rappresentata al vertice NATO dal presidente Nicușor Dan, che ha ribadito l’importanza della regione del Mar Nero e la necessità di sostenere l’Ucraina. Allo stesso tempo, ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle elezioni politiche nella Repubblica di Moldova, a fine settembre. Dall’Aja, il Capo dello Stato si è recato a Bruxelles, per il vertice dei leader dell’Unione Europea, incentrato sulla difesa, sul sostegno all’Ucraina e sulla situazione in Medio Oriente. A margine dell’incontro ad alto livello, Nicuşor Dan ha avuto colloqui con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e con il Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, sul piano della Romania per ridurre il deficit, ma anche sui ritardi del PNRR.
Nuovi tempi, nuovi responsabili
Il leader ad interim del PSD, Sorin Grindeanu, è stato eletto questa settimana presidente della Camera dei Deputati. La carica era rimasta vacante, poiché Ciprian Şerban aveva assunto il mandato di ministro dei Trasporti. Anche la leadership del Senato è cambiata, con l’elezione del liberale Mircea Abrudean come presidente, che ora occupa la posizione lasciata vacante da Ilie Bolojan, diventato primo Ministro. D’altra parte, il Senato ha convalidato Mihai Busuioc, nominato dal PSD, come giudice presso la Corte Costituzionale. A loro volta, i deputati hanno votato a favore della nomina di Csaba Asztalos, dell’UDMR, come giudice presso la CCR. I due giudici della Corte Costituzionale sono stati nominati per un mandato di nove anni. Sempre questa settimana, il Consiglio Superiore della Magistratura ha nominato nella carica di presidente dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia la giudice Lia Savonea che assumerà l’incarico dopo la metà di settembre. Lia Savonea è stata presidente del Consiglio Superiore della Magistratura nel 2019 e due anni fa è stata promossa alla carica di giudice presso l’Alta Corte, dopo essere stata presidente della Corte d’Appello di Bucarest.
La prima ondata di caldo di quest’estate
Giovedì, in Romania è stato dichiarato il primo codice arancione di canicola di quest’estate, che ha interessato una parte significativa del sud-ovest e del sud del Paese, aree per le quali i meteorologi hanno previsto temperature massime di 38-40 gradi centigradi. Contemporaneamente, è stato dichiarato anche un codice giallo per temperature alte in tre quarti del Paese.