La settimana 8-13/09/2025
Il Governo resiste a 4 mozioni di sfiducia / Nuovo anno scolastico segnato dal malcontento / Inflazione al rialzo / Droni russi, Romania solidale con la Polonia / La Romania spiata?
Roxana Vasile, 13.09.2025, 08:00
Il Governo di coalizione in Romania è sopravvissuto in un solo giorno, domenica scorsa, senza emozioni, a ben quattro mozioni di sfiducia, il che gli consente di continuare a decidere su aumenti delle tasse e tagli alla spesa. L’Esecutivo PSD-PNL-USR-UDMR afferma che solo in questo modo potrà ridurre il deficit più grande nell’Unione Europea, a causa del quale il rating del Paese potrebbe essere declassato alla categoria “junk”, e Bruxelles potrebbe continuare a bloccare miliardi di euro dei fondi che offre. Tuttavia, per evitarlo, il Governo ha inviato al Parlamento un secondo pacchetto di misure fiscali comprendente cinque progetti legislativi con un impatto sul bilancio di oltre 10 miliardi di lei (2 miliardi di euro). Ha accelerato la loro approvazione attraverso la procedura della fiducia, che evita lunghi dibattiti, ma espone il Governo a mozioni di sfiducia. Poiché le quattro mozioni di sfiducia presentate dall’opposizione sono state bocciate, i quattro progetti di legge contestati riguardanti la sanità, la tassazione e la riorganizzazione delle aziende statali sono stati considerati adottati. Anche il quinto progetto di legge, non contestato in Parlamento, relativo alle condizioni di pensionamento dei magistrati è stato considerato adottato. Le riforme proposte portano maggiore equità per i cittadini, trasparenza e regole chiare e, dalla metà del prossimo anno, la Romania tornerà a un percorso di crescita – ha promesso il Primo Ministro Ilie Bolojan. “State solo giocando alle riforme. Non state tagliando nulla ai privilegiati, ma alla gente comune, a chi lavora, mentre mantenete i raccomandati”, ha rimproverato ai governanti il leader dell’opposizione sovranista, George Simion. Per essere attuati, i progetti devono superare il controllo della Corte Costituzionale.
Il Governo di Bucarest continua a confrontarsi con malcontento nel settore pubblico. Un primo pacchetto di misure di austerità adottato a giugno, in nome dei risparmi al bilancio nazionale, prevedeva, tra le altre cose, l’aumento dell’orario di lezioni per gli insegnanti, la riduzione della tariffa oraria, l’aumento del numero di studenti per classe o l’accorpamento di unità educative con meno di 500 studenti. In segno di malcontento, lunedì, primo giorno del nuovo anno scolastico, decine di migliaia di insegnanti hanno protestato a Bucarest e in tutto il paese, denunciando una crisi senza precedenti nell’istruzione romena negli ultimi 35 anni. Le organizzazioni degli studenti e degli alunni hanno annunciato il loro sostegno alle azioni di protesta degli insegnanti e hanno denunciato, a loro volta, la modifica del sistema di assegnazione delle borse di studio, che riduce notevolmente il numero dei beneficiari, in nome dello sforzo collettivo richiesto a tutti i cittadini romeni per ridurre il deficit. Le tre federazioni sindacali dell’istruzione hanno annunciato che proporranno ai propri membri il calendario e le modalità delle prossime azioni di protesta.
Nel frattempo, il tasso di inflazione annuale in Romania è aumentato di oltre due punti percentuali in un solo mese – da luglio ad agosto – e si è avvicinato al 10%, secondo i dati resi pubblici giovedì dall’Istituto Nazionale di Statistica. Questo è l’effetto dell’aumento dell’IVA e delle accise su gasolio e benzina in estate, nonché dell’abbandono del regime di aiuti governativi per il pagamento delle bollette elettriche. Gli statistici notano che, infatti, tra i maggiori aumenti di prezzo degli ultimi 12 mesi, l’elettricità si piazzata al primo posto con aumenti medi di quasi il 66%. Seguono gli aumenti di prezzo per la frutta fresca di circa il 42%, per i servizi di igiene e cosmetica, nonché per il trasporto ferroviario, che oscillano tra il 18 e il 20%. Sono stati registrati aumenti medi anche nei prezzi di alcune specialità di panetteria e caffè, nonché nelle tariffe dei servizi di trasporto urbano. Gli analisti economici ritengono che l’inflazione rimarrà elevata, con i romeni che ora dovranno pagare per gli errori di politica economica del passato. Poiché le misure di riduzione del deficit adottate dall’attuale governo hanno incluso principalmente aumenti delle imposte, questi si riflettono sull’inflazione, con la dinamica dei prezzi al consumo destinata a rimanere elevata per diversi anni.
L’ambasciatore russo a Bucarest è stato convocato giovedì presso la sede del Ministero degli Esteri per essere informato della posizione di condanna della Romania per la violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi nella notte del 9 settembre. La parte romena ha sottolineato che la gravità, le implicazioni e la portata dell’incidente rappresentano un’escalation senza precedenti e una minaccia per la sicurezza dei cittadini di uno Stato alleato e partner strategico della Romania e mostrano, ancora una volta, le ampie e gravi conseguenze della guerra di aggressione condotta dalla Russia contro l’Ucraina sulla stabilità regionale e sulla sicurezza europea. In questo contesto, la Romania beneficerebbe di investimenti per quasi 17 miliardi di euro attraverso il programma europeo SAFE per il rilancio dell’industria della difesa. I fondi totali ammontano a 150 miliardi di euro e solo la Polonia ne riceverebbe di più, oltre 43,5 miliardi di euro. Potremo sviluppare fabbriche di equipaggiamenti militari ed entrare a far parte delle catene del valore dell’industria della difesa europea – è stata la reazione del Governo romeno, che ha ricordato che il finanziamento tramite prestiti a tasso agevolato copre anche lo sviluppo di infrastrutture miste, civili e militari.
Un ex vicedirettore del Servizio di Intelligence e Sicurezza della Repubblica di Moldova è stato arrestato con l’accusa di tradimento. La decisione è stata presa dalla Corte d’Appello di Bucarest su proposta dei procuratori della DIICOT. Le prove hanno rivelato che, dall’anno scorso a oggi, Alexandru Bălan, 47 anni, con doppia cittadinanza moldava e romena, è stato coinvolto in attività di divulgazione non autorizzata di informazioni segrete di Stato a funzionari del Comitato per la Sicurezza dello Stato del KGB della Repubblica di Bielorussia, vicino alla Russia, in condizioni che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza nazionale della Romania. L’ex funzionario moldavo è stato arrestato lunedì a Timişoara (ovest), dopo un’operazione condotta in diversi stati per smantellare una rete di spionaggio bielorussa.