Patto europeo su migrazione e asilo
Nuove regole in materia di migrazione e asilo nell'UE.
Leyla Cheamil, 11.04.2024, 18:50
Gli eurodeputati hanno adottato ieri la nuova legislazione in materia di migrazione e asilo. Frutto di un difficile compromesso su un tema che alimenta da parecchi anni tensioni e divisioni tra gli stati membri, questa riforma rafforza i controlli sugli arrivi alle frontiere comunitarie e istituisce un sistema di solidarietà tra i 27. Ciò è tanto più importante in quanto la migrazione si è intensificata negli ultimi anni, soprattutto dal Nord Africa. L’Unione Europea si trova a fronteggiare un aumento delle richieste di asilo, che lo scorso anno hanno raggiunto 1,14 milioni, il livello più alto dal 2016, secondo l’Agenzia europea per l’asilo. Dai dati Frontex emerge che crescono anche gli ingressi clandestini nell’Unione, arrivati a 380.000. Il Patto su migrazione e asilo è la prima normativa che impone un approccio unitario a tutti gli stati membri.
“Abbiamo promesso un sistema equo nei confronti di coloro che sono eleggibili per la protezione, fermo con chi non ne è eleggibile e forte di fronte al traffico dei migranti”, ha dichiarato la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, aggiungendo che che la legislazione garantirà che nessuno stato membro sopporti da solo la pressione migratoria, indipendentemente dal fatto che avvenga lungo la frontiera del Mediterraneo o su altre rotte terrestri. Il regolamento introduce procedure più semplici e rapide per la selezione degli aventi diritto di asilo e, allo stesso tempo, per il rientro di coloro che non ne hanno i requisiti, da tre a sette giorni, a seconda dell’ingresso illegale o legale.
Altro elemento di novità è la scansione di tutti i migranti e il loro inserimento in un base di dati comune a livello europeo, al fine di limitare l’ingresso di persone che potrebbero rappresentare rischi per la sicurezza comunitaria. Pertanto, le impronte digitali e le immagini facciali di tutte le persone di età superiore ai sei anni verranno raccolte e registrate in una base di dati europea. I migranti saranno sottoposti a test medici. Non in ultimo, viene istituito un meccanismo di solidarietà attraverso il quale gli stati assaliti dai richiedenti asilo saranno aiutati dagli altri membri attraverso ricollocazioni o finanziamenti. Allo stesso tempo, secondo il nuovo regolamento, gli Stati membri sono obbligati a garantire determinati standard di accoglienza per i richiedenti asilo equivalenti in termini di condizioni abitative, istruzione e assistenza medica.
I richiedenti asilo accettati potranno iniziare a lavorare entro sei mesi al massimo dalla presentazione della domanda. Il regolamento è stato criticato dagli eurodeputati di destra e sinistra politica estrema, ma anche di altri gruppi. A loro avviso, il Patto non impone un controllo e una limitazione sufficiente della migrazione, minaccia i diritti dei richiedenti asilo e istituisce un regime simile alla detenzione alle frontiere dell’Unione. La riforma dovrà essere ufficialmente convalidata dagli Stati membri, probabilmente a fine mese. L’obiettivo dei negoziatori è l’adozione definitiva prima delle elezioni europee di giugno.