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La settimana 27/05 – 01/06/2024

In attesa delle prime elezioni del 2024 / Deficit di bilancio / Giornata dei Romeni nel Mondo / L’ultima partita della Generazione d’oro

La settimana 27/05 – 01/06/2024
La settimana 27/05 – 01/06/2024

, 01.06.2024, 07:00

In attesa delle prime elezioni del 2024
Quest’anno, in Romania si svolgono tutti e quattro i tipi di elezioni possibili. La maratona elettorale inizierà il 9 giugno, con le amministrative e le europee accorpate. 207.389 persone aspirano a diventare sindaco, consigliere locale o provinciale, presidente di Consiglio Provinciale oppure eurodeputato. Il più giovane candidato ha 23 anni, mentre il più anziano ne ha 100, come ha annunciato martedì, in una conferenza stampa, il presidente dell’Autorità Elettorale Permanente della Romania, Toni Greblă. Gli elettori riceveranno ciascuno cinque schede elettorali e potranno esprimere le proprie opzioni fino alle ore 22:00 romene. In condizioni speciali, anche fino a mezzanotte. Ci sono 3.186 posti di sindaci in tutto il Paese. Per le elezioni europee ci sono 14 candidati per seggio. La Romania sarà rappresentata da 33 eurodeputati, come nell’attuale mandato. Hanno diritto di voto tutti i romeni che hanno compiuto i 18 anni anche nel giorno delle elezioni. Nel registro elettorale sono iscritte 18.025.324 persone, di cui 942.730 sono romeni residenti all’estero. Nel Paese saranno aperti 18.968 seggi elettorali, mentre all’estero un numero record di 915, di cui i più numerosi saranno nei Paesi in cui anche la presenza dei cittadini romeni è maggiore. In Italia ci saranno 150 seggi, in Gran Bretagna – 147, in Germania – 104 seggi, in Francia – 66 seggi, nella Repubblica di Moldova – 52, mentre negli USA – 48 seggi. Per le amministrative si può votare solo in Romania e soltanto nella località di residenza degli elettori. Invece per le europee, si può votare ovunque nel Paese o all’estero.

Deficit di bilancio
Il deficit di bilancio della Romania è salito al 3,24% del Prodotto Interno Lordo dopo i primi quattro mesi di quest’anno. Secondo i dati pubblicati questa settimana dal Ministero delle Finanze, lo Stato ha avuto incassi di quasi 183 miliardi di lei (pari a quasi 37 miliardi di euro), ma le spese sono ammontate a circa 240 miliardi (sui 48 miliardi di euro), oltre 57 miliardi di lei in più. Secondo il Ministero delle Finanze, il deficit nel mese di aprile è stato influenzato anche dal pagamento anticipato delle pensioni prima della minivacanza del 1° maggio e della Pasqua. Come percentuale del PIL, le spese di quest’anno hanno registrato una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023, ha aggiunto il Ministero. Il bilancio della Romania per quest’anno è concepito considerando un deficit del 5% del PIL, in calo rispetto a quello dell’anno scorso. D’altra parte, i romeni hanno preso a marzo nuovi crediti di consumo maggiori del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre negli ultimi 12 mesi i mutui concessi alla popolazione sono aumentati di oltre l’8%, secondo i dati della Banca Centrale. Questa tendenza di crescita dei prestiti è normale, man mano che l’inflazione diminuisce e, di conseguenza, anche gli interessi.

Giornata dei Romeni nel Mondo
Il presidente Klaus Iohannis ha esortato al mantenimento dell’identità, della lingua e delle tradizioni romene, in un messaggio in occasione della Giornata dei Romeni nel Mondo, celebrata, a partire dal 2015, nell’ultima domenica di maggio. Il capo dello stato ha sottolineato che è necessario che la diaspora rimanga una voce forte, sentita sia a Bucarest, che in altre capitali del mondo. Il governo continuerà ad appoggiare i romeni all’estero, ha dichiarato anche il premier Marcel Ciolacu, il quale ha annunciato, tra l’altro, che a luglio verrà firmato l’accordo in base al quale i romeni di Spagna potranno avere doppia cittadinanza, mentre fino a fine anno la Romania potrà aderire pienamente all’area Schengen. Dal canto suo, la ministra degli Esteri, Luminiţa Odobescu, ha ricordato che il benessere e la sicurezza dei cittadini romeni all’estero, ma anche il dialogo permanente con la diaspora devono essere le priorità della diplomazia romena. La Giornata dei Romeni nel Mondo è stata celebrata tramite eventi ospitati da importanti istituzioni culturali di Bucarest, nell’ambito del Festival “Aici-Acolo”, al quale sono stati attesi 500 romeni della diaspora e dalle comunità storiche, ma anche del Paese. La Giornata dei Romeni nel Mondo è una forma di riconoscimento dell’importanza concessa dallo Stato romeno alle comunità di romeni che vivono oltre confine.

L’ultima partita della Generazione d’oro
Il 25 maggio, la Generazione d’Oro dei calciatori romeni ha giocato “Per l’ultima volta insieme”. Ha sconfitto la squadra selezionata e allenata dal famoso José Mourinho, per 3-2, dopo che il punteggio era stato di 2-0. La nazionale che ha portato tanta gioia ai romeni ai Mondiali del 1994 ha riempito lo stadio, l’Arena Nazionale essendo presa d’assalto dalle oltre 50 mila persone che hanno pagato biglietti per venire a rendere un omaggio a coloro che, 30 anni fa, ottenevano il miglior risultato per la squadra nazionale – il quinto posto ai Mondiali negli Stati Uniti. La partita anniversaria è stata arbitrata da Ion Crăciunescu, il più premiato arbitro romeno della storia. Non sono mancati dal campo ex calciatori internazionali romeni famosi come Gheorghe Hagi, Gheorghe Popescu, Miodrag Belodedici, Dan Petrescu, Ilie Dumitrescu, Florin Răducioiu o Marius Lăcătuș. Nella squadra mondiale venuta a Bucarest per la partita, altri nomi di spicco – il brasiliano Rivaldo, il francese Karembeu, il bulgaro Stoichkov o il portoghese Nuno Gomes! I romeni più anziani hanno rivissuto ricordi, mentre per le giovani generazioni è stata un’esperienza memorabile – ha scritto la pubblicazione Gazeta Sporturilor in riferimento alla partita di addio dei calciatori che hanno scritto pagine di storia per la Romania.

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