La Romania applicherà sanzioni contro Lukoil
La compagnia petrolifera russa Lukoil è sul punto di scomparire dal mercato romeno.
Bogdan Matei, 12.11.2025, 13:07
La Romania applicherà con fermezza le sanzioni economiche internazionali che riguardano la compagnia petrolifera russa Lukoil e non richiederà una proroga del termine del 21 novembre, imposto dalle autorità degli Stati Uniti per il congelamento dei beni e per la cessazione degli affari con questa compagnia. Lo ha annunciato il ministro dell’Energia del governo di Bucarest, Bogdan Ivan, precisando che le autorità romene stanno lavorando al quadro legale necessario per permettere l’imposizione delle sanzioni, ma anche la continuità delle attività di raffinazione di Petrotel Ploiești, di proprietà russa, della commercializzazione dei prodotti petroliferi e la protezione dei posti di lavoro per i 5.000 dipendenti. La Romania deve assumere rapidamente il controllo della compagnia, per garantire l’attuazione di queste misure, ha aggiunto il ministro Ivan.
“È normale che, attraverso ciò che facciamo, non finanziamo più indirettamente la Federazione Russa, che porta avanti questa guerra illegittima in Ucraina. Abbiamo già avuto colloqui ufficiali con i rappresentanti della compagnia, nonché con potenziali aziende interessate ad acquistare gli asset e le attività in Romania e nella Repubblica di Moldova, che hanno manifestato tale intenzione. Ci saranno certamente certi disagi, poiché non vi è interesse da parte di Lukoil a vendere questi asset, ma una volta stabilite determinate regole, non faremo passi indietro”, ha dichiarato il ministro.
L’annuncio delle autorità romene arriva dopo che la confinante Bulgaria ha già deciso, la settimana scorsa, di assumere il controllo sugli asset di Lukoil, avviando la procedura per la nomina di amministratori speciali. Tuttavia, il vicepresidente dell’Associazione dei commercianti, produttori e importatori bulgari di carburanti, Dimitar Hadjidimitrov, ha dichiarato che il suo paese dovrebbe ottenere un rinvio di sei mesi delle sanzioni contro Lukoil. A suo parere, è poco probabile che si trovi una soluzione per la vendita della raffineria di Burgas (sul Mar Nero), poiché anche Lukoil deve essere d’accordo con la transazione. “Non si può lasciare che la più grande compagnia del paese, anche se di proprietà russa, vada avanti da sola”, ha affermato Hadjidimitrov.
All’inizio del mese, anche il presidente del Consiglio della Concorrenza di Romania, Bogdan Chirițoiu, ha precisato che la sua istituzione non ha ricevuto dai russi alcuna notifica riguardante la vendita degli asset di Romania. Chirițoiu ha spiegato che le notifiche devono essere presentate alla Commissione incaricata ad esaminare gli investimenti esteri diretti (CEISD) se la transazione supera i 2 milioni di euro, mentre il Consiglio della Concorrenza interviene se il fatturato delle parti coinvolte supera i 4 milioni di euro nell’anno precedente.
In Romania, oltre alla raffineria Petrotel-Lukoil, opera anche una rete di distribuzione composta da circa 320 stazioni. Lukoil possiede oltre 5.300 stazioni di servizio in decine di paesi nel mondo, nonché diverse raffinerie in Europa. Lo scorso anno, la loro produzione combinata ha raggiunto 13,5 milioni di tonnellate, pari a circa 270.000 barili al giorno.