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Automobili e infrastrutture di trasporto

Gli esperti prevedono che il 2024 sarà un ottimo anno per le fabbriche di auto in Romania, la cui produzione è aumentata, nei primi tre mesi, a quasi 153mila unità.

Fonte foto: pixabay.com
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, 23.04.2024, 14:25

Il 2024 ha rappresentato finora il miglior inizio d’anno per l’industria automobilistica romena degli ultimi cinque anni, e gli esperti stimano che quest’anno sarà molto buono per i produttori automobilistici in Romania. Il segretario generale dell’Associazione dei produttori di automobili, Adrian Sandu, ha dichiarato che su più di 60 mercati del mondo c’è domanda per i veicoli prodotti in Romania, aggiungendo che l’anno scorso è stato stabilito un nuovo record per l’industria automobilistica del paese, con 513.000 unità prodotte. E secondo le stime dell’Associazione, la produzione locale di automobili accelererà fino a 550.000 unità, grazie ai nuovi modelli lanciati da Dacia e Ford, prodotti negli stabilimenti di Mioveni (sud) e Craiova (sud). Inoltre, gli stabilimenti Ford di Craiova hanno già presentato il modello Puma con il nuovo restyling e hanno avviato la produzione dei nuovi modelli Tourneo Courier e Transit. Nel 2019, anno di riferimento pre-pandemia, meno di mezzo milione di automobili sono uscite dalle catene di montaggio delle fabbriche nel sud della Romania.

In Romania saranno prodotti anche più pneumatici dopo che il produttore francese Michelin ha annunciato che trasferirà gradualmente, fino alla fine dell’anno, nel suo stabilimento di Zalău (nord della Romania), parte della produzione attualmente realizzata in Polonia. La decisione è stata presa a seguito delle trasformazioni che l’unità polacca subirà, dopo la sostituzione di una parte dell’attuale linea di produzione con una tecnologia aggiornata. Tornando all’infrastruttura stradale, quest’anno c’è la possibilità che la metà meridionale della Romania, Oltenia (sud-ovest), Valacchia (sud) e Dobrugia (sud-est), dispongano di strade ad alta velocità. Il collegamento tra Craiova, Bucarest e Costanza è, dice Adrian Sandu, un vantaggio per l’industria automobilistica, ma anche per le future aziende che vogliono aprire impianti di produzione in Romania.

Adrian Sandu: “È estremamente importante in questa competizione europea e mondiale che la Romania riunisca il maggior numero possibile di criteri di competitività. Uno di questi criteri si riferisce alle infrastrutture di trasporto, sia stradali che ferroviarie. È necessario potenziare l’infrastruttura del trasporto ferroviario per aumentare la velocità del trasporto ferroviario. Lo stesso vale per le infrastrutture dei trasporti stradali e i collegamenti tra le regioni del paese favoriranno il loro sviluppo economico. È necessario un collegamento stradale veloce soprattutto sul corridoio di trasporto dall’Ungheria al porto di Costanza. Per l’industria automobilistica, i collegamenti di trasporto da Pitesti a Vama Nadlac o da Craiova al porto di Costanza sono estremamente importanti, dato che riducono significativamente la durata del trasporto dei veicoli a questo porto, che è un importante punto di esportazione per veicoli fabbricati in Romania”.

Va anche menzionato che attualmente, oltre alle infrastrutture di trasporto non sufficientemente sviluppate, l’economia della Romania perde ogni anno, secondo gli autotrasportatori, ingenti somme a causa dei blocchi doganali, circa 2,5 miliardi di euro, a causa della mancata accettazione della Romania nell’area di libera circolazione di Schengen anche con le frontiere terrestri.

Foto: Emil Kalibradov / unsplash.com
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