Violenza contro le donne, all’attenzione
Migliaia di persone hanno chiesto al Governo di Bucarest di adottare misure aggiuntive per proteggere le donne.

Daniela Budu, 04.06.2025, 12:46
Migliaia di persone hanno protestato martedì sera nel centro di Bucarest contro la violenza nei confronti delle donne, chiedendo al Governo misure efficaci per la loro protezione. Hanno attirato l’attenzione sul fatto che la società romena tende a minimizzare la violenza e gli abusi di qualsiasi tipo, soprattutto quelli diretti contro le donne. L’azione è avvenuta dopo che una donna di 23 anni incinta è stata uccisa per strada a colpi d’arma da fuoco dal suo ex compagno, davanti alla figlia di tre anni. L’aggressore è un pregiudicato e, nonostante i numerosi ordini di protezione e le denunce presentate alla polizia, il sistema non è riuscito a proteggere la vittima.
I manifestanti ritengono che la violenza contro le donne non sia sufficientemente sanzionata, essendo persino tollerata dalle autorità, e che, alla fine, la colpa per la situazione creata viene attribuita sempre alla vittima. La protesta, organizzata dal Centro FILIA, Centro per le Risorse Giuridiche e il Femminismo della Romania, richiama l’attenzione sul fatto che si tratta della 25a vittima di femminicidio in Romania dall’inizio dell’anno. Inoltre, secondo i dati del Ministero dell’Interno, solo nei primi 4 mesi di quest’anno si sono verificati in Romania oltre 40.000 casi di violenza domestica.
Le ong presenti davanti al Governo di Bucarest hanno chiesto che il femminicidio, ovvero l’omicidio di una donna per motivi di genere, venga introdotto come reato a sé stante nel Codice Penale. Il ministro dell’Interno, Cătălin Predoiu, ha dichiarato ad una tv privata che gli strumenti esistenti in materia sono simili a quelli europei, ammettendo che probabilmente in Romania sono necessarie misure più severe. Ha inoltre specificato che attualmente i casi di violenza domestica sono trattati con la stessa severità di qualsiasi altro tipo di reato.
Per ora, i liberali hanno inoltrato al Parlamento un disegno di legge che prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per le domande di divorzio e di divisione dei beni in comune. L’ideatrice del progetto, la deputata Alina Gorghiu, sostiene che la misura aiuta le vittime di violenza domestica a superare il trauma e a riconquistare una vita indipendente. Lunedì, i deputati hanno discusso il disegno di legge “Romania senza violenza”, che propone l’inasprimento delle pene per gli atti di violenza. L’atto normativo prevede pene detentive da sei mesi a tre anni o una multa in caso di percosse o qualsiasi atto di violenza che causi sofferenza fisica.
La violenza domestica e di genere è diffusa in tutta l’Europa. E’ quanto emerge dal più recente studio Eurostat pubblicato sul sito web del Parlamento Europeo. Una donna su tre nell’UE ha subito violenza di genere a partire dall’età di 15 anni e circa il 17% delle donne ha subito violenza da parte del compagno, indica lo studio. La maggior parte dei paesi dell’UE ha leggi che combattono la violenza motivata dal genere o dall’orientamento sessuale di una persona, ma la mancanza di una definizione comune di violenza di genere e di norme comuni contro questa piaga contribuisce a perpetuarla, considera l’Eurocamera. Per questo motivo, il Parlamento Europeo ha ripetutamente chiesto una nuova legislazione UE in questo ambito e più azioni volte a fermare questo fenomeno.