Droni e reazioni
Pochi giorni dopo l'incursione di diversi droni russi nello spazio aereo polacco, un drone russo è entrato anche nello spazio aereo romeno.
Daniela Budu, 15.09.2025, 13:11
Un drone Geran utilizzato dalla Federazione Russa negli attacchi contro l’Ucraina è entrato nello spazio aereo romeno sabato, sorvolando la parte orientale del Paese per circa 50 minuti. L’incidente è avvenuto pochi giorni dopo che diversi droni russi avevano violato lo spazio aereo della Polonia, che ne ha abbattuti diversi e ha definito l’incursione come un test alla NATO da parte della Russia. In Romania, due aerei F-16 hanno ricevuto l’ordine di abbatterlo, ma i piloti hanno deciso di non sparare a causa dei rischi collaterali. Anche due aerei tedeschi Eurofighter Typhoon sono intervenuti nella missione. Le autorità hanno precisato che il drone non ha sorvolato aree popolate e non ha rappresentato una minaccia diretta per la popolazione della zona, che ha ricevuto due messaggi RO ALERT.
Il Ministero degli Affari Esteri ha inviato una ferma protesta contro questo atto inaccettabile e irresponsabile, che rappresenta una violazione della sovranità della Romania. L’Ambasciatore della Federazione Russa a Bucarest è stato convocato domenica presso la sede del Ministero degli Affari Esteri. Secondo il Ministero, tali situazioni ricorrenti portano all’escalation e all’amplificazione delle minacce alla sicurezza regionale. Alla parte russa è stato chiesto di adottare senza indugio tutte le misure necessarie per evitare future violazioni dello spazio aereo del Paese. La Romania è in contatto permanente con i suoi alleati e gli altri membri dell’UE, precisa inoltre il Ministero di Bucarest. L’ambasciata ha smentito le accuse, affermando, senza fornire alcuna prova, che l’incidente sarebbe stato una provocazione dell’Ucraina. Il capo della diplomazia romena, Oana Ţoiu, ha dichiarato che solleverà la questione dell’azione della Russia all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove chiederà il rigoroso rispetto delle sanzioni a livello internazionale.
Anche “il Ministero della Difesa Nazionale condanna fermamente le azioni irresponsabili della Federazione Russa e sottolinea che rappresentano una nuova sfida alla sicurezza e alla stabilità regionale nell’area del Mar Nero”. Secondo il Ministero della Difesa, “tali incidenti dimostrano la mancanza di rispetto da parte della Federazione Russa delle norme del diritto internazionale e mettono a repentaglio non solo la sicurezza dei cittadini romeni, ma anche la sicurezza collettiva della NATO. La Romania rimane fermamente impegnata ad adempiere ai propri obblighi in quanto Stato membro dell’Alleanza e continuerà a collaborare strettamente con partner e alleati per monitorare e difendere lo spazio aereo nazionale”, riferisce inoltre il Ministero. I dati trasmessi dal Ministero della Difesa mostrano che da febbraio 2022, quando la Russia ha iniziato il conflitto armato in Ucraina, si sono verificati 52 attacchi con droni vicino ai confini della Romania e in più della metà di questi, frammenti di droni hanno raggiunto anche il territorio del nostro Paese.
I funzionari europei hanno espresso la loro solidarietà con Bucarest dopo l’incidente di sabato. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Kaja Kallas, hanno affermato che l’incursione della Russia nello spazio aereo romeno rappresenta un’ulteriore flagrante violazione della sovranità dell’UE e una grave minaccia alla sicurezza regionale. “Esprimiamo la nostra solidarietà alla Romania”, hanno dichiarato i funzionari. Anche i ministri degli Esteri di Svezia e Repubblica Ceca hanno inviato messaggi simili. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia sta “testando” la difesa della Romania.