Effetti economici del voto alle elezioni presidenziali
L'instabilità politica a Bucarest e il risultato delle presidenziali svoltesi domenica hanno ripercussioni negative sull'economia romena.
Sorin Iordan, 07.05.2025, 12:14
Il risultato del primo turno delle presidenziali in Romania e il caos politico conseguente alle dimissioni del primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu dalla guida del governo di coalizione PSD-PNL-UDMR hanno scosso la già precaria stabilità dell’economia nazionale. La situazione ha segnato il tasso di cambio, l’evoluzione dei principali indici della Borsa di Bucarest e ha portato a un aumento dei tassi di interesse per i prestiti contratti dallo stato romeno.
Dopo che la Banca Nazionale della Romania era riuscita per lungo tempo a mantenere relativamente stabile il tasso di cambio del leu rispetto alla moneta unica europea, il valore annunciato martedì è aumentato a quasi 5,04 lei per un euro. Lo stesso giorno, l’indice ROBOR a tre mesi, in base al quale viene calcolato il costo dei prestiti al consumo in lei con interesse variabile, è salito al 6,08% annuo, dal 5,9%. Anche l’indice semestrale, utilizzato per calcolare i tassi di interesse sui mutui ipotecari a tasso variabile in lei, è aumentato dello 0,16%.
Il portavoce della Banca Nazionale, Dan Suciu, ha spiegato che, sebbene il deprezzamento del leu nei confronti dell’euro non sia stato superiore al 2%, ciò ha conseguenze sui costi per lo stato romeno, ma che la Banca Centrale ha le risorse necessarie per tenere la situazione sotto controllo.
“Certo, il superamento della soglia dei 5 lei ha suscitato emozioni e preoccupazione. Ciò che ci preoccupa davvero è il fatto che ci troviamo in un periodo di instabilità elettorale e politica, in cui una serie di questioni a cui dovevamo rispondere a livello politico non trovano risposta, in un contesto in cui assistiamo a una serie di deflussi di capitali, di denaro, dal paese e a pochi afflussi sui mercati. Nel periodo precedente, la situazione era opposta. Finché non torneremo a un flusso simile, è difficile affermare che avremo la stabilità che avevamo ai livelli di cambio che avevamo. La Banca Nazionale ha le risorse. E sì, siamo fiduciosi che troveremo il nuovo equilibrio su cui basare sia il tasso di cambio che i tassi di interesse”, ha spiegato Dan Suciu.
La Borsa di Bucarest ha continuato il suo trend al ribasso martedì, dopo che lunedì i principali indici sono scesi di quasi il 3% rispetto ai valori registrati venerdì. C’è preoccupazione per la situazione economica, aggravata dalle dimissioni del primo ministro, afferma il commentatore politico Bogdan Chirieac, che ha anche lanciato un invito alla calma.
“Il problema principale della Romania, in questo momento, è la situazione economica, e il fatto che il primo ministro Marcel Ciolacu si sia affrettato a dimettersi è la cosa peggiore che possa accadere. Non credo che la gente debba essere più preoccupata di quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni in Italia, e ora Giorgia Meloni è la cinghia di trasmissione tra l’Unione Europea e l’amministrazione Trump. Attaccare la Romania in questo momento fa molto male, perché, se la Romania cede economicamente e ci sono ragioni per credere che ci sia il rischio che accada qualcosa del genere, l’intera Unione Europea avrà un problema e l’intero fianco orientale”, ha detto Bogdan Chirieac.
Questo periodo di incertezza e instabilità potrebbe protrarsi almeno fino a dopo il turno decisivo delle elezioni presidenziali, che si terrà il 18 maggio.