Il Governo porrà nuovamente la fiducia
L'esecutivo di Bucarest ha deciso di far passare il secondo pacchetto di misure fiscali sempre attraverso la procedura della fiducia che sarà posta in Parlamento molto probabilmente la prossima settimana.
Corina Cristea, 21.08.2025, 14:13
Dopo essere stata sottoposta a procedura per disavanzo eccessivo per cinque anni, la Romania si trova in una situazione in cui è assolutamente necessario adottare misure per evitare di dover accettare una sospensione dei fondi europei. Il disavanzo era pari al 9,3% del PIL nel 2024, il più alto dell’UE, ben al di sopra dell’obiettivo prefissato del 7,9%. Bucarest non ha adottato misure efficaci per correggere la situazione, ha rilevato la Commissione Europea, che ha concesso alla Romania tempo fino al 15 ottobre 2025 per presentare un piano correttivo efficace.
Un primo passo è stato compiuto dal governo Bolojan attraverso un pacchetto di misure, che ha incluso, tra le altre cose, la modifica dell’IVA, l’aumento di alcune accise, l’introduzione del pagamento dell’assicurazione sanitaria per le pensioni superiori a 3.000 lei (circa 600 euro), il congelamento di alcune spese di bilancio – legate, ad esempio, all’aumento degli stipendi o delle pensioni nel settore pubblico, o la riduzione del finanziamento concesso ai partiti politici. L’esecutivo ha posto la fiducia in Parlamento su questo primo pacchetto e ha superato senza problemi la mozione di sfiducia inoltrata dall’opposizione. Pertanto, le misure sono state adottate e ora il governo intende seguire la stessa strada per il secondo pacchetto di misure volte a ridurre il deficit di bilancio. Un pacchetto che include modifiche alle modalità di tassazione degli utili delle multinazionali, al funzionamento delle società commerciali, alla tassazione dei pacchi extra-UE e dei redditi da affitti a scopo turistico.
Il ministro delle Finanze Alexandru Nazare: “Credo che i messaggi di cambiamento più importanti nel secondo pacchetto fiscale mirino a rafforzare la riscossione, scoraggiare le aggressive ottimizzazioni intragruppo, le ottimizzazioni fiscali in generale, ripulire l’ambiente imprenditoriale dalle cosiddette società inattive – ci sono oltre 460.000 società inattive da vari periodi, anche fino a 10 anni, in Romania, che, ovviamente, non ci aiutano quando vogliamo gestire correttamente l’amministrazione e, naturalmente, proteggere adeguatamente il contribuente onesto. Ci siamo impegnati con i nostri partner a ridurre il deficit e ad avere una traiettoria credibile e abbiamo bisogno di tali misure proprio per trasmettere i messaggi giusti.”
Il rischio che lo Stato diventi insolvente quest’autunno è molto alto se queste misure non vengono adottate, ha ammonito il Primo Ministro, pertanto l’esecutivo ha deciso che, molto probabilmente la prossima settimana, porrà la fiducia in Parlamento su queste misure. Ci sono ancora alcune ambiguità da risolvere e gli ultimi dettagli da definire, afferma il Presidente del Senato, il liberale Mircea Abrudean, che si è detto scettico sul fatto che i partiti della coalizione di governo – PSD, PNL, UDMR, USR – voteranno a favore di una nuova mozione di sfiducia. Le dichiarazioni sono state rilasciate dopo che il PSD ha annunciato di avere obiezioni ad alcune misure, in particolare per quanto riguarda gli investimenti dal PNRR e dal programma “Anghel Saligny” per la modernizzazione delle comunità locali. Dall’opposizione, il leader dei senatori dell’AUR, Petrișor Peiu, ha annunciato che i parlamentari del suo partito inoltreranno la mozione di sfiducia e che si aspetta che anche i parlamentari di altri partiti la firmino.