Morte Papa Francesco, le reazioni dalla Romania
La Romania piange la morte di Papa Francesco.

Ştefan Stoica, 22.04.2025, 13:46
La morte di Papa Francesco, ieri, nel secondo giorno di Pasqua, dopo 12 anni di pontificato, ha destato un’emozione che ha varcato i confini del mondo cattolico e persino di quello cristiano. In Romania, Paese a maggioranza ortodossa che Papa Francesco ha visitato nel maggio 2019, due decenni dopo la storica visita di uno dei suoi grandi predecessori, Papa Giovanni Paolo II, la notizia della sua scomparsa ha suscitato una profonda tristezza. “In questi momenti di lutto e di dolore, esprimo le mie più sincere condoglianze ai fedeli cattolici in Romania e in tutto il mondo, e a tutti coloro per i quali Papa Francesco è stato un faro spirituale e una fonte di speranza. È stato un simbolo di umiltà, compassione e instancabile impegno per la pace e la giustizia”, ha scritto su Facebook il presidente romeno ad interim Ilie Bolojan. Il presidente ha ricordato che Papa Francesco era anche un caro amico del popolo romeno, che apprezzava per la profondità della sua fede e del suo spirito. Papa Francesco rimane per le persone di tutto il mondo, a prescindere dalla confessione, l’instancabile difensore della pace, del prossimo nella sofferenza e della comunione spirituale, ha affermato, dal canto suo, il primo ministro romeno Marcel Ciolacu.
“Abbiamo accolto con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Papa Francesco, venerabile personalità del cristianesimo contemporaneo, il cui pontificato ha lasciato un segno profondo nella storia recente della Chiesa cattolica romana. Condividiamo il dolore di questa perdita ed esprimiamo le nostre condoglianze a tutta la Chiesa cattolica romana”, si legge nel messaggio del Patriarca della Chiesa ortodossa romena, Daniele, al Collegio Cardinalizio in Vaticano.
Sei anni fa, Papa Francesco è venuto in Romania per una visita di stato, pastorale ed ecumenica, con il motto “Camminiamo insieme!”. Si è incontrato in quell’occasione con il presidente e il primo ministro in carica, ha avuto un incontro privato con il Patriarca Daniele, ha tenuto un discorso nella Cattedrale Nazionale e ha recitato la preghiera del “Padre Nostro” in latino. Sempre a Bucarest, Francesco ha celebrato la messa nella Cattedrale Cattolica di San Giuseppe e ha salutato le decine di migliaia di persone ansiose di vederlo. Nel secondo giorno della sua visita in Romania, Papa Francesco ha celebrato una messa pontificale presso il santuario mariano di Şumuleu Ciuc, in una zona della Transilvania orientale abitata in gran parte da etnici magiari e dove ogni anno si svolge il più grande pellegrinaggio cattolico dell’Europa centrale e orientale. Successivamente si è recato a Iași, città del nord-est dove vive un’importante comunità di cattolici romeni, e dove ha benedetto i bambini, gli anziani e i malati e ha pregato per i giovani e le famiglie.
A Blaj, nel cuore della Transilvania e della spiritualità romena, ha presieduto la cerimonia di beatificazione dei sette vescovi uniati martiri, perseguitati e torturati dal regime comunista. Ha incontrato anche i rappresentanti della comunità rrom, ai quali ha chiesto perdono, a nome della Chiesa, per le discriminazioni e la segregazione avvenute nel corso della storia. Al momento della partenza, Papa Francesco ha scritto: “La Vergine Maria estenda la sua materna protezione su tutti i cittadini della Romania che, nel corso della storia, hanno sempre riposto la loro fiducia nella sua intercessione. Vi affido tutti alla Vergine Maria e prego che vi guidi nel cammino della fede”, ha detto Papa Francesco. Che riposi in pace!