Nuova dirigenza per la Corte Costituzionale della Romania
Nei prossimi tre anni, la Corte Costituzionale di Romania avrà una nuova composizione.
Corina Cristea, 14.07.2025, 11:36
La Corte Costituzionale della Romania ha cambiato la sua composizione e, per la prima volta, ha una donna come presidente. Si tratta di Simina Tănăsescu, nominata giudice costituzionale dall’ex capo dello stato Klaus Iohannis nel 2019. Secondo la Costituzione della Romania, la Corte è composta da 9 giudici, nominati per un mandato di 9 anni, non rinnovabile né prorogabile. Tre giudici sono nominati dalla Camera dei Deputati, tre dal Senato e tre dal presidente della Romania. Ogni tre anni, la Corte viene rinnovata per un terzo della sua composizione.
I giudici devono avere una formazione giuridica superiore, alta competenza professionale e almeno 18 anni di esperienza nell’attività giuridica o nell’insegnamento universitario giuridico. Ora è giunto il momento per un tale rinnovo. Hanno iniziato il loro mandato di nove anni Dacian Cosmin Dragoș, proposto dal presidente Nicuşor Dan, professore universitario e supervisore di dottorato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca, e i giudici proposti dalle due camere del Parlamento: Mihai Busuioc, che ha diretto negli ultimi otto anni la Corte dei Conti, e Csaba Asztalos, che ha ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio Nazionale di Lotta contro la Discriminazione.
Domenica, dopo che i tre nuovi giudici costituzionali hanno prestato giuramento alla presenza del capo dello stato e del primo ministro, Simina Tănăsescu è stata eletta con la maggioranza dei voti per guidare la Corte Costituzionale nei prossimi tre anni. Si tratta dell’unica autorità di giurisdizione costituzionale in Romania, indipendente da qualsiasi altra autorità pubblica, con il ruolo di garante della supremazia della Costituzione.
La Corte verifica la costituzionalità delle leggi, risolve i conflitti giuridici tra le autorità pubbliche e difende i diritti fondamentali dei cittadini secondo la legge. Tra le sue numerose attribuzioni vi sono anche i pareri pronunciati sulla costituzionalità dei trattati o altri accordi internazionali, la decisione sulle eccezioni di incostituzionalità delle leggi e ordinanze presentate ai tribunali o alle corti di arbitraggio commerciale, oppure direttamente dal Difensore Civico.
La CCR vigila anche sul rispetto della procedura per l’elezione del presidente della Romania e conferma i risultati del voto, emette un parere consultivo in caso di proposta di sospensione dall’incarico del capo dellostato, sorveglia il rispetto della procedura di organizzazione e svolgimento del referendum e ne conferma i risultati. La CCR ha un ruolo chiave anche nelle elezioni politiche, proteggendo la democrazia e lo stato di diritto. Verifica la costituzionalità delle leggi elettorali e di altri atti normativi rilevanti per le elezioni e risolve eventuali contestazioni sulla legalità dello svolgimento del voto.