Insieme per la sicurezza delle donne
In diverse città della Romania si sono svolte domenica marce di solidarietà con le donne e le ragazze che vivono ogni giorno nella paura della violenza.
Daniela Budu, 20.10.2025, 10:34
Alcune migliaia di persone hanno partecipato domenica alla marcia “Insieme per la sicurezza delle donne”, organizzata a Bucarest e in altre città del paese, per esprimere il sostegno alle donne e per richiamare l’attenzione su tutte le forme di violenza a cui vengono sottoposte. I partecipanti hanno ricordato il numero elevato di vittime della violenza domestica segnalate solo negli ultimi mesi e le diverse forme in cui si manifesta l’aggressione contro le donne, dalla violenza fisica, sessuale e verbale all’umiliazione, al controllo o al terrore psicologico. Hanno chiesto, tra le altre cose, al Parlamento la modifica della legge di prevenzione dei femminicidi e delle violenze che li precedono, l’incriminazione del matrimonio forzato come reato distinto, e l’educazione alla parità di genere nel sistema scolastico.
“La violenza contro le donne non è un argomento privato, ma un grave problema sociale, e noi desideriamo che ogni donna sia al sicuro, a casa o per strada. Le donne, siano esse rom o no, giovani o anziane, meritano di vivere in sicurezza nelle loro case, per strada, nella comunità. La violenza non sceglie l’etnia o lo status sociale. Ecco perché siamo insieme solidali, per dire che ci importa”, ha dichiarato la presidente dell’Associazione Ades Dulcis, Carmen Gendelon.
Secondo alcune organizzazioni per la protezione delle donne, 40 donne sono state uccise nei primi 8 mesi di quest’anno da ex o attuali partner, e quasi 450 sono state ammazzate da un familiare negli ultimi 10 anni. Solo lo scorso anno sono state presentate oltre 36.000 denunce da parte di donne che segnalavano aggressioni fisiche o altre forme di violenza. Gli specialisti sottolineano, tuttavia, che il numero reale delle vittime è molto più alto, affermazione sostenuta anche dai dati raccolti dalle ong. Oltre il 40% delle donne in Romania dichiara di aver subito violenza fisica, minacce o violenza sessuale, e quasi una donna su due è stata sottoposta a simili aggressioni dal proprio partner. La Rete per la Prevenzione e il Contrasto della Violenza contro le Donne chiede strumenti legali più efficaci, posti in rifugi sicuri e accessibili,nonché consulenza psicologica e legale gratuita per le vittime.
L’Agenzia Nazionale per le Pari Opportunità tra Donne e Uomini ha messo a disposizione delle vittime di violenza domestica una linea telefonica gratuita, per segnalare situazioni di violenza domestica, tratta di esseri umani, discriminazione basata sul sesso o discriminazione multipla.
D’altra parte, lo scorso mese, il Parlamento ha istituito una commissione speciale dedicata al contrasto della violenza domestica e del femminicidio – “Romania senza violenza”. Composta da membri della Camera dei Deputati e del Senato, oltre che da esperti e ong, la missione principale della commissione è quella di analizzare la legislazione vigente, proporre modifiche che rafforzino la protezione delle vittime e studiare la possibilità di introdurre una definizione legale chiara del femminicidio.