Via libera della Commissione Europea al PNRR rivisto della Romania
Il PNRR rivisto della Romania è realistico, sostiene l’economia e le comunità locali, afferma il primo ministro Ilie Bolojan.
Ştefan Stoica, 23.10.2025, 10:53
La Commissione Europea ha approvato la versione finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Romania, del valore complessivo di 21,4 miliardi di euro. Di questi, 13,57 miliardi di euro sono soldi a fondo perduto e 7,84 miliardi prestiti agevolati. Il nuovo PNRR sarà approvato formalmente nella riunione ECOFIN di novembre. La versione rivista è realistica, afferma il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Dragoş Pîslaru, secondo il quale i progetti del piano iniziale erano sovracontrattualizzati.
“Abbiamo trasformato un piano afferente a un portafoglio di progetti fortemente sovracontrattualizzati. Vi ricordo che, da 28,5 miliardi, avevamo 47,4 miliardi di progetti contrattati, in gran parte in ritardo, con problemi negli appalti pubblici e con incertezze persino nella componente dei fondi nonrimborsabili. In questo momento, abbiamo una versione rivista che è realistica, sostenibile, orientata ai risultati e fattibile per essere attuata entro il 31 agosto”, ha detto Dragoş Pîslaru.
L’obiettivo di questa revisione del PNRR è stato quello di ridurre la pressione sul bilancio statale nel 2026, il deficit, ma anche di evitare le penalità che sarebbero derivate dal ritardo delle riforme e, non da ultimo, proteggere gli investimenti, ha aggiunto il ministro Pîslaru. La decisione della Commissione segna la conclusione del processo di rinegoziazione del PNRR, che ora è realistico, sostiene l’economia e le comunità locali, ha reagito a sua volta il primo ministro Ilie Bolojan. Secondo lui, i fondi saranno destinati agli investimenti in infrastrutture, ospedali, digitalizzazione, energia verde e modernizzazione dell’amministrazione.
Ilie Bolojan ha precisato che, grazie a questa approvazione, la Romania ha ottenuto il mantenimento in funzione delle centrali a carbone, decisione che garantisce la stabilità del sistema energetico nazionale, elimina il rischio di interruzioni nella fornitura di energia e riscaldamento e consente di salvaguardare oltre 4.500 posti di lavoro in queste aree. Allo stesso tempo, la Romania prosegue la sua transizione energetica attraverso investimenti in centrali a gas, parchi fotovoltaici e capacità di stoccaggio.
Il premier ha spiegato che la revisione era necessaria poiché si dovevano rinegoziare alcune delle condizioni e delle scadenze che la Romania aveva assunto e che, purtroppo, non sono state raggiunte. Inoltre, le somme assegnate sotto forma di prestito non potevano più essere attirate entro il prossimo anno. In queste condizioni, la priorità di Bucarest è stata quella di mantenere traguardi e scadenze realistici e conservare integralmente i fondi non rimborsabili, al fine di garantire le risorse per gli investimenti, ha aggiunto il primo ministro.
Ilie Bolojan ha sottolineato che questo accordo rappresenta un passo importante per riconquistare la credibilità dei partner europei. Le scadenze e le condizioni negoziate dovranno essere rispettate dal Governo, dai ministeri e dalle autorità locali, per non perdere le sovvenzioni europee destinate alla Romania.