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Luci di Venezia, l’artista romeno George Păunescu presenta la Serenissima

Luci di Venezia che mettono in risalto il pittoresco e le peculiarità della Serenissima, attraverso i dipinti di George Păunescu.

Luci di Venezia, l’artista romeno George Păunescu presenta la Serenissima
Luci di Venezia, l’artista romeno George Păunescu presenta la Serenissima

, 17.09.2019, 09:58

Luci di Venezia che mettono in risalto il pittoresco e le peculiarità della Serenissima, attraverso i dipinti di George Păunescu, ritenuto dalla critica uno dei più talentuosi pittori che prediligono la paesaggistica nel panorama dell’arte contemporanea romena. Una mostra che sarà inaugurata il 17 settembre, alle ore 18.00, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica (Cannaregio 2212 – Palazzo Correr), alla presenza dell’autore. Si tratta di 25 opere recenti – dipinti acrilici su tela e tempera su cartoncino eseguiti en plein air – che raffigurano paesaggi diversi delle aree più note di Venezia.



L’affascinante paesaggio veneziano viene filtrato dalla sensibilità estetica e dalla stilistica pittorica dell’artista, in coerenti composizioni analitiche incentrate sulla malinconia e il mistero degli squarci di Venezia, nella quale l’inconfondibile armonia architettonica degli edifici storici si è preservata inalterata con il passare del tempo. Così riassume l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia il filo conduttore della mostra. Numerosissime le fonti d’ispirazione: gli edifici storici, i canali e le piazze della città lagunare, ha spiegato l’artista George Păunescu stesso a Radio Romania Internazionale poco prima dell’inaugurazione. La celeberrima Piazza S. Marco con il suo Campanile, il Palazzo Ducale, nonchè gli edifici che si affacciano sui canali, sono altrettanti esempi di maestosa architettura italiana d’impronta veneziana.



La vocazione ritrattistica del paesaggio, della natura nella sua essenza: un vero senso del paesaggismo pienamente dimostrato da artisti come George Păunescu, rivela che il filone originario dell’arte pittorica romena, avviato da Nicolae Grigorescu e Ioan Andreescu, è ancora efficace e alquanto fertile. Nelle sue tecniche pittoriche, George Păunescu si richiama ai due indirizzi artistici cardine, quello di Grigorescu, circoscritto al pittoresco e agli effetti visivi della luce diurna, rispettivamente quello di Andreescu, contraddistinto dalle predisposizioni melancoliche e predilezione per la luce del crepuscolo, amalgamandoli con un’ingegnosa maestria che rende ai suoi dipinti la luminosità e l’atmosfera tipiche dei pomeriggi estivi. Pur non disdegnando il paesaggio invernale, George Păunescu propende per quello estivo, per la stagione della gioiosità, che pulsa di una vivacità coinvolgente, semmai appena sfiorato dal calar del sole oppure lasciando appena intravedere il prossimo arrivo dell’autunno soltanto attraverso le diverse tonalità di colore della luce, spiega il professore e critico d’arte Ioan Iovan, citato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



Dopo aver conseguito nel 1994 la Laurea magistrale presso la Facoltà di Arti Decorative e Design, Sezione Arte murale, dell’Università Nazionale d’Arti di Bucarest, George Păunescu è diventato due anni più tardi membro dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, Sezione Pittura della Filiale di Bucarest. Dal 2000 al 2001 è stato borsista del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, dove ha studiato la pittura murale dell’Antichità classica. Nel 2009, ha conseguito il Dottorato di ricerca in arti plastiche e decorative presso l’Università dell’Ovest di Timişoara. È esperto nel restauro d’arte di dipinti murali, riconosciuto dalla Commissione di Pittura del Patriarcato Ortodosso Romeno.



È stato anche coordinatore di alcuni cantieri di restauro, compiendo l’estrazione dei dipinti murali della chiesa ortodossa del villaggio di Vinţa, Comune di Lupşa, in provincia di Alba, luogo di culto prelevato in situ e ricostruito nello spazio espositivo all’aperto del Museo Astra di Sibiu, con tanto di reintegrazione della pittura murale interamente sottoposta al restauro conservativo, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica. Dal 1998, ha iniziato anche il percorso della carriera accademica, diventando professore associato presso la Facoltà di Teologia Ortodossa dell’Università di Bucarest, con un corso di Laurea in Arte Sacra.



Ha esposto le sue opere nel Paese e all’estero, in mostre personali e rassegne collettive, tra le esposizioni annuali e biennali e nelle gallerie d’arte dell’Unione degli Artisti di Romania (Bucarest, Craiova, Slatina, Târgu Jiu, Timişoara). Inoltre, ha partecipato a numerosi convegni, rassegne e fiere d’arte contemporanea nazionali e internazionali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Romania e all’estero.



Le Luci di Venezia resteranno accese all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia dal 17 al 30 settembre, da martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00. L’ingresso è libero.




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