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La NATO e le azioni di deterrenza contro la Russia

Mentre l’esercito russo continua la sua aggressione in Ucraina, a Bruxelles, i ministri della Difesa della NATO hanno deciso di rafforzare la posizione dell’Alleanza a lungo termine, soprattutto sul fianco est, quindi anche in Romania. Le premesse di una decisione in tal senso sono state riassunte dal segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg: la volontà della Russia di fare uso della forza non va sottovalutata e non dobbiamo dimenticare neppure che questo Paese possiede la bomba nucleare. Però — ha spiegato il vicesegretario della NATO, il romeno Mircea Geoană — questa nuova posizione dell’Alleanza non è un segno di un conflitto imminente con la Federazione Russa, bensì svolge un ruolo di deterrenza.



La nuova posizione militare della NATO nell’Est porterà a un numero molto maggiore di forze terrestri di reazione rapida, con i relativi equipaggiamenti, un maggiore numero di forze aeree, una difesa antiaerea e antibalistica rafforzata, portaerei, sommergibili e più navi da battaglia. Sarà inoltre rafforzata la difesa cibernetica. A livello dell’Alleanza c’è unità nella decisione di non inviare in Ucraina forze oppure aerei che stabiliscano una zona di interdizione aerea. La NATO intende evitare, in tal modo, che la guerra iniziata da Vladimir Putin si estenda tra due blocchi nucleari.



Invece, i ministri della Difesa hanno deciso di continuare ad aiutare il governo di Kiev dal punto di vista finanziario, umanitario e militare, come hanno fatto anche finora, il che ha reso possibile la resistenza ucraina. Quanto alla deterrenza di qualsiasi intento di Mosca di estendere il conflitto al di là dei confini dell’Ucraina, il gruppo tattico della NATO in Romania sarà completamente operativo a breve. Invece, in riferimento alle dimensioni o all’eventuale status permanente dei nuovi battlegroups nell’Est, il vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, ha precisato che la decisione finale sarà presa al vertice alleato di giugno. Fino allora, siccome l’intera situazione di sicurezza in Europa è cambiata, i membri dell’Alleanza sono stati esortati a investire almeno il 2% del PIL nella Difesa.



La Romania, che stanzia da anni il 2% del PIL al settore militare, ha deciso di recente di aumentare la percentuale al 2,5%. La NATO non anticipa un attacco della Russia contro il territorio dell’Alleanza, soprattutto tenuto conto che il 75% delle forze russe sono concentrate in Ucraina, senza risultati significativi. Però il segretario generale Jens Stoltenberg ha ammonito, nuovamente, che l’Alleanza non tollererà alcun attacco contro uno stato membro ed ha esortato ancora una volta il presidente Putin a cessare subito la guerra e ad avviare colloqui diplomatici in buona fede. L’immensa disproporzione tra le forze della NATO e quelle russe è a favore degli alleati e ciò si nota anche a Mosca — si è affermato a Bruxelles.

La NATO e le azioni di deterrenza contro la Russia
La NATO e le azioni di deterrenza contro la Russia

, 17.03.2022, 13:58

Mentre l’esercito russo continua la sua aggressione in Ucraina, a Bruxelles, i ministri della Difesa della NATO hanno deciso di rafforzare la posizione dell’Alleanza a lungo termine, soprattutto sul fianco est, quindi anche in Romania. Le premesse di una decisione in tal senso sono state riassunte dal segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg: la volontà della Russia di fare uso della forza non va sottovalutata e non dobbiamo dimenticare neppure che questo Paese possiede la bomba nucleare. Però — ha spiegato il vicesegretario della NATO, il romeno Mircea Geoană — questa nuova posizione dell’Alleanza non è un segno di un conflitto imminente con la Federazione Russa, bensì svolge un ruolo di deterrenza.



La nuova posizione militare della NATO nell’Est porterà a un numero molto maggiore di forze terrestri di reazione rapida, con i relativi equipaggiamenti, un maggiore numero di forze aeree, una difesa antiaerea e antibalistica rafforzata, portaerei, sommergibili e più navi da battaglia. Sarà inoltre rafforzata la difesa cibernetica. A livello dell’Alleanza c’è unità nella decisione di non inviare in Ucraina forze oppure aerei che stabiliscano una zona di interdizione aerea. La NATO intende evitare, in tal modo, che la guerra iniziata da Vladimir Putin si estenda tra due blocchi nucleari.



Invece, i ministri della Difesa hanno deciso di continuare ad aiutare il governo di Kiev dal punto di vista finanziario, umanitario e militare, come hanno fatto anche finora, il che ha reso possibile la resistenza ucraina. Quanto alla deterrenza di qualsiasi intento di Mosca di estendere il conflitto al di là dei confini dell’Ucraina, il gruppo tattico della NATO in Romania sarà completamente operativo a breve. Invece, in riferimento alle dimensioni o all’eventuale status permanente dei nuovi battlegroups nell’Est, il vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, ha precisato che la decisione finale sarà presa al vertice alleato di giugno. Fino allora, siccome l’intera situazione di sicurezza in Europa è cambiata, i membri dell’Alleanza sono stati esortati a investire almeno il 2% del PIL nella Difesa.



La Romania, che stanzia da anni il 2% del PIL al settore militare, ha deciso di recente di aumentare la percentuale al 2,5%. La NATO non anticipa un attacco della Russia contro il territorio dell’Alleanza, soprattutto tenuto conto che il 75% delle forze russe sono concentrate in Ucraina, senza risultati significativi. Però il segretario generale Jens Stoltenberg ha ammonito, nuovamente, che l’Alleanza non tollererà alcun attacco contro uno stato membro ed ha esortato ancora una volta il presidente Putin a cessare subito la guerra e ad avviare colloqui diplomatici in buona fede. L’immensa disproporzione tra le forze della NATO e quelle russe è a favore degli alleati e ciò si nota anche a Mosca — si è affermato a Bruxelles.

foto: geralt / pixabay.com
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