Ondata di fake news in Romania
Le reti sociali stanno nuovamente diffondendo informazioni false, creando paura in Romania, paese confinante con l'Ucraina invasa dalle truppe russe.
Bogdan Matei, 23.05.2025, 11:35
A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri ammonisce che una nuova ondata di fake news sta alimentando una campagna sostenuta da manipolazione e interferenza informazionale straniera, volta a influenzare l’opinione pubblica romena. Si tratta di una campagna aggressiva, ancora in corso, che si svolge ormai da diversi anni, afferma il ministero. L’ultimo episodio di questo tipo, erroneamente attribuito alla rispettata rete televisiva Euronews, indicherebbe un’ingerenza della Francia nelle elezioni in Romania, di cui è alleata nella NATO e partner nell’Unione Europea.
Il Ministero degli Affari Esteri respinge categoricamente questo contenuto, specifica il portavoce dell’istituzione, Andrei Ţărnea. “Nelle ultime settimane, la Francia è stata spesso il bersaglio di tali manipolazioni. Esempi recenti sono stati smascherati durante le elezioni presidenziali in Romania la scorsa settimana. L’articolo falso attribuito a Euronews rappresenta di per sé un elemento standard dell’arsenale ibrido della Russia”, ha precisato Andrei Ţărnea. A Parigi, il portavoce della diplomazia francese, Christophe Lemoine, ha dichiarato alla corrispondente di Radio Romania che “le accuse che circolano su una presunta ingerenza della Francia nelle elezioni presidenziali romene sono totalmente infondate. La Francia respinge categoricamente queste accuse e invita ognuno ad assumersi le proprie responsabilità, ma soprattutto a rispettare la democrazia romena”.
Anche il Ministero della Difesa romeno richiama l’attenzione su nuove disinformazioni relative ai cosiddetti preparativi per la mobilitazione dei riservisti militari e assicura che non vi è alcun legame con il contesto di sicurezza generato dall’invasione russa in Ucraina. La disinformazione emerge nel contesto in cui il Ministero della Difesa ha recentemente comunicato informazioni sull’organizzazione di un’esercitazione per valutare la riserva di mobilitazione nelle province di Olt, Giurgiu e Teleorman (sud) – ha spiegato, in un post sulla piattaforma Inforadar, dedicata alla lotta alla disinformazione, il generale Constantin Spînu.
“Il documento amministrativo utilizzato in questa azione di disinformazione è emesso da una struttura della società Metrorex (la metropolitana di Bucarest – ndr) per l’attuazione di procedure legali relative ai registri dei dipendenti con obblighi militari. Queste procedure sono di routine, vengono eseguite annualmente e non hanno alcun legame con il contesto di sicurezza generato dall’invasione della Federazione Russa in Ucraina. Questa nota, falsamente presentata come una cosiddetta prova dell’avvio dei preparativi per la mobilitazione dei riservisti o per un ritorno al servizio di leva obbligatorio, non è altro che un documento periodico, emesso per l’adempimento di obblighi legali in tempo di pace”, ha precisato il generale Constantin Spînu.
Si prevede che tali tentativi di disinformazione, volti ad amplificare la paura e l’incertezza nel contesto della guerra in Ucraina, continueranno, ammonisce ancora il Ministero della Difesa.