Debito governativo in aumento
Il debito pubblico della Romania è stimato a quasi 200 miliardi di euro.

Ştefan Stoica, 10.06.2025, 11:26
In Romania, il debito della pubblica amministrazione, ossia il debito governativo, è aumentato a febbraio di quest’anno, raggiungendo un valore di poco superiore a 990 miliardi di lei (198 miliardi di euro), rispetto ai 964 (circa 193 miliardi di euro) del mese precedente, secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze a Bucarest. In percentuale del PIL, il debito pubblico è salito al 56,3% dal 54,8% di gennaio. A febbraio, il debito a medio e lungo termine è arrivato a quasi 913 miliardi di lei, dagli 889 miliardi di lei a gennaio, mentre il debito a breve termine è cresciuto a 78 miliardi di lei, dai 75 miliardi di lei nel mese precedente. La parte principale di questo debito, oltre 800 miliardi di lei, era rappresentata da titoli di stato.
I prestiti ammontavano a 161 miliardi di lei. Il debito in moneta nazionale si attestava a 470 miliardi di lei, quello in euro a 413,5 miliardi equivalenti lei e quello in dollari USA a quasi 105 miliardi equivalenti lei. Secondo i dati del Ministero delle Finanze, a febbraio il debito della pubblica amministrazione centrale è aumentato a oltre 966 miliardi di lei, dai 940 miliardi di gennaio, di cui la maggior parte è a medio e lungo termine. La maggior parte del debito dell’amministrazione centrale è stata contratta in lei ed euro. Il debito della pubblica amministrazione locale è leggermente cresciuto a 24,5 miliardi di lei, dai 24,4 miliardi di lei del mese precedente, principalmente a medio e lungo termine.
Allo stesso tempo, nel secondo mese di quest’anno, il debito interno della pubblica amministrazione ammontava a quasi 494 miliardi di lei, rispettivamente il 28% del PIL, una parte preponderante del quale era costituita dal debito dell’amministrazione centrale. Il debito estero della pubblica amministrazione era di 497 miliardi di lei, pari al 28% del PIL, di cui la maggior parte appartiene alla pubblica amministrazione centrale e solo una piccola percentuale a quella locale.
Nella sua recente radiografia economica degli stati dell’Unione, la Commissione Europea ha rilevato, nel caso della Romania, tra le altre cose, che il debito pubblico è aumentato a quasi il 55% nel 2024 e ha stimato che raggiungerà quasi il 60% quest’anno. Il deficit di bilancio della Romania è il più elevato dell’UE, come indica la relazione della Commissione, perché Bucarest non ha adottato misure efficaci di ripresa e non ha attuato la riforma fiscale che aveva assunto e che sarebbe dovuta entrare in vigore ad aprile.
Secondo la Commissione, il deterioramento delle finanze romene è stato causato, tra l’altro, dall’aumento delle spese correnti, in particolare per stipendi e pensioni. In questi giorni, i partiti pro-europei del Parlamento di Bucarest stanno cercando di delineare un programma di governo comune, incentrato sul riequilibrio di bilancio attraverso misure di riduzione della spesa pubblica e su una migliore riscossione delle tasse. Molti analisti, tuttavia, temono che il governo non riesca a evitare gli aumenti delle tasse, uno scenario non gradito dagli imprenditori.