Servizio di leva volontario, gradito dai romeni
Quasi tre quarti dei romeni sono favorevoli al servizio militare su base volontaria.
Leyla Cheamil, 18.09.2025, 14:21
Da quasi due decenni, il servizio militare non è più obbligatorio in Romania. Ora, però, l’esercito intende attirare dei giovani su base volontaria. Il ministro della Difesa, Ionuț Moșteanu, ha annunciato che è in preparazione un nuovo quadro legislativo per rafforzare e ringiovanire la riserva dell’esercito. I giovani tra i 18 e i 35 anni potranno partecipare a un programma di formazione della durata di quattro mesi, durante il quale verranno retribuiti. Attualmente, l’età media dei riservisti è di circa 47 anni.
“Dal prossimo anno, avremo un nuovo quadro legislativo per aumentare la riserva dell’Esercito Romeno, un quadro legislativo che presto invieremo al Parlamento. La proposta si trova sul tavolo del Consiglio Supremo di Difesa, attendiamo il parere del Consiglio, dopodiché sarà inviata al Parlamento, probabilmente nel mese di ottobre. Si tratta di un’iniziativa volta a ringiovanire la riserva dell’Esercito Romeno e a rafforzare la base di reclutamento per i militari professionisti. Sicuramente alcuni vorranno rimanere, e altri vorremo noi che restino, perché li considereremo bravissimi e li convincereremo a restare e diventare militari professionisti”, ha dichiarato Ionuț Moșteanu.
Un sondaggio INSCOP reso pubblico mercoledì mostra che quasi tre quarti dei romeni sono favorevoli al servizio militare volontario. Tuttavia, si constata un calo di oltre 5 punti percentuali rispetto al mese di luglio, quando il 79,4% sosteneva una simile variante. D’altra parte, un quinto degli intervistati ha un’opinione negativa sull’introduzione del servizio di leva volontario, rispetto al 15,1% di luglio. La misura è sostenuta dal 60% delle persone con istruzione primaria, dal 76% di quelle con istruzione media e dall’87% dei laureati. Il barometro è stato condotto nel periodo 1–9 settembre.
Il direttore di INSCOP Research, Remus Ștefureac, ha osservato che il sostegno della popolazione al servizio militare volontario è “forte e consistente” nel tempo, con circa tre quarti dei romeni favorevoli a questo tipo di servizio sia oggi, sia dieci anni fa. Remus Ștefureac afferma che la segmentazione delle risposte per gruppi di popolazione indica opinioni relativamente omogenee. Solo nel gruppo con istruzione primaria oltre il 30% ha un’opinione negativa sul servizio di leva volontario.
Secondo Remus Ștefureac, gli elettori di tutti i partiti politici esprimono in larga maggioranza un’opinione positiva sul servizio militare volontario, con percentuali particolarmente alte tra gli elettori del PNL e dell’USR, che governano in coalizione con il PSD e l’UDMR. “Nel contesto regionale segnato dall’aggressione russa in Ucraina, queste percezioni possono contribuire a rafforzare la preparazione e la resilienza della popolazione di fronte a minacce concrete alla sicurezza”, ha precisato il direttore di INSCOP Research.