Il Green Deal, un passo indietro
L’Unione Europea rinuncia al piano ambizioso relativo alla vendita esclusiva di veicoli elettrici a partire dal 2035.
Daniela Budu, 17.12.2025, 11:26
L’Unione Europea rinuncia all’obiettivo di imporre un divieto totale sulle vendite di auto nuove con motori a benzina o diesel a partire dal 2035. Secondo la Commissione Europea, i produttori potranno continuare a vendere un numero limitato di tali veicoli anche dopo questa data, a condizione di rispettare una serie di requisiti. La Commissione ha presentato il cosiddetto “pacchetto auto”, che consente ai costruttori una flessibilità produttiva, con l’obiettivo dichiarato di bilanciare le esigenze dell’industria automobilistica tradizionale e di incoraggiare l’innovazione e la competitività nel settore dei veicoli elettrici. Questa proposta, che necessita ancora dell’approvazione dei governi degli stati membri e del Parlamento Europeo, nasce – secondo gli operatori del settore – sotto la pressione dei grandi produttori europei, che faticano a competere con Tesla e con i produttori cinesi di auto elettriche.
In base alle disposizioni, a partire dal 2035 le macchine nuove in Europa dovranno ridurre le emissioni di anidride carbonica del motore del 90%, mentre il restante 10% potrà essere compensato tramite materiali a basse emissioni o combustibili alternativi. Le auto ibride o i motori termici efficienti potranno continuare a essere commercializzati, precisa la Commissione, purché i produttori rispettino tali condizioni. Secondo la stessa proposta, per ogni auto elettrica venduta, il produttore riceverà un bonus aggiuntivo nel calcolo delle emissioni di diossido di carbonio da applicare all’intera produzione, potendo così bilanciare la produzione di motori termici.
Parallelamente, Bruxelles ha annunciato lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo di una catena del valore completa delle batterie prodotte nell’UE. Nell’ambito del programma di incentivazione delle batterie, 1,5 miliardi di euro sosterranno i produttori europei di celle per batterie attraverso prestiti a tasso zero. Secondo la Commissione, ulteriori misure di politica specifiche sosterranno gli investimenti, creeranno una catena del valore europea delle batterie e stimoleranno l’innovazione e il coordinamento tra gli stati membri. Inoltre, ritiene la Commissione Europea, queste misure aumenteranno la competitività in termini di costi, garantiranno le catene di approvvigionamento a monte e sosterranno una produzione durevole e resiliente nell’UE.
Allo stesso tempo, l’Unione Europea sosterrà, attraverso vari strumenti, lo sviluppo di una nuova categoria di veicoli elettrici con una lunghezza fino a 4,2 metri. Ciò consentirà, secondo la Commissione, agli stati membri e alle autorità locali di sviluppare incentivi specifici, stimolando la domanda di veicoli elettrici di piccole dimensioni prodotti nell’UE. L’AFP osserva che tutte queste misure rappresentano la più significativa marcia indietro dell’UE rispetto alle politiche ecologiche adottate negli ultimi cinque anni.