La settimana 05 – 10/05/2025
Turbolenze economiche / Garanzie per il secondo turno delle presidenziali / Dimissioni ai vertici della politica romena / Il nuovo Papa, salutato in Romania / Anniversario sportivo

Bogdan Matei, 10.05.2025, 07:00
Turbolenze economiche
La moneta nazionale romena, il leu, si è deprezzata questa settimana rispetto alle principali valute convertibili (euro, dollaro, franco svizzero) e il prezzo di un grammo d’oro ha raggiunto un massimo storico. È stata superata la soglia psicologica di cinque lei per un euro. Il portavoce della Banca Centrale della Romania, Dan Suciu, ha spiegato che, ultimamente, sul mercato valutario, gli afflussi di capitali sono diminuiti e i deflussi sono aumentati in modo significativo. Per attenuare questi movimenti, la Banca Centrale ha attratto le liquidità dal mercato, il che ha portato a un aumento dei tassi di interesse. Suciu ha promesso che la Banca Centrale cercherà di riequilibrare la situazione. Gli esperti affermano che le incertezze politiche influenzano l’andamento del mercato finanziario. L’analista finanziario Adrian Codirlaşu, presidente dell’Associazione CFA – Chartered Financial Analyst Romania, afferma che l’avversione al rischio e i possibili deflussi di capitali esteri dal Paese si riflettono sul tasso di cambio. La situazione sulla scena politica influenza più che mai i timori degli investitori, che stanno iniziando a vendere titoli romeni e ad abbandonare la Romania, sostiene anche il consulente economico Adrian Negrescu.
Garanzie per il secondo turno delle presidenziali
Il Ministero dell’Interno (MAI) afferma che non vi è alcun ostacolo all’organizzazione del secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania, previsto per il 18 maggio, e smentisce i messaggi “allarmisti” pubblicati sui social media, “suscettibili di creare uno stato di malcontento e divisione sociale”. Secondo la fonte, “sono stati individuati elementi di contenuto con scenari di panico riguardo al blocco del secondo turno delle elezioni, che hanno generato un’ondata di reazioni di incitamento alla violenza e di sfiducia nelle autorità. Questi messaggi vengono lanciati principalmente sui social network e successivamente diffusi in comunità legittime di social media, al fine di amplificare lo stato di insicurezza”. Il Ministero dell’Interno invita i cittadini, i giornalisti e tutti gli altri attori coinvolti nel processo elettorale a non sostenere tali iniziative e raccomanda ai leader di opinione e alle personalità pubbliche di adottare un atteggiamento equilibrato. Il turno decisivo delle elezioni presidenziali sarà conteso tra il leader dell’AUR (l’opposizione nazionalista), George Simion, sostenuto anche dal POT, e il sindaco indipendente di Bucarest, Nicuşor Dan, sostenuto da USR, PNL e UDMR (partiti parlamentari) e da diversi partiti extraparlamentari. Al primo turno, il 4 maggio, Simion ha ricevuto quasi il 41% dei voti e Dan circa il 21%.
Dimissioni ai vertici della politica romena
Il primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu si è dimesso dalla guida del governo PSD-PNL-UDMR. La causa sarebbe il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali, in cui il candidato della coalizione governativa, l’ex leader liberale Crin Antonescu, è arrivato terzo e ha mancato il turno decisivo. “La coalizione governativa non ha legittimità, almeno in questa formula. Ho proposto ai miei colleghi di lasciare la coalizione, il che porta alle mie dimissioni dalla carica di primo ministro. Ho deciso che i ministri del PSD rimarranno per discutere con i rappresentanti del PNL e dell’UDMR. Ho deciso di non sostenere pubblicamente nessuno dei due candidati al secondo turno delle elezioni presidenziali”, ha dichiarato Ciolacu ai giornalisti lunedì sera presso la sede centrale del partito. La guida dell’Esecutivo è stata assunta, ad interim, dal ministro degli Interni liberale, Cătălin Predoiu. Nella sua prima dichiarazione da primo ministro, Predoiu ha affermato che la Romania è e deve rimanere una democrazia resiliente, un Paese i cui obiettivi di sviluppo restano ancorati ai valori euro-atlantici. Il suo team potrà gestire gli affari correnti attraverso decisioni governative e ordini ministeriali, ma non potrà adottare decreti governativi d’urgenza o progetti legislativi. Sempre lunedì si è dimessa la presidente dell’USR, Elena Lasconi, dopo aver ottenuto meno del 3% dei voti il giorno prima, al primo turno delle presidenziali. La sindaca di Câmpulung Muscel, nel sud del Paese, afferma che continuerà ad essere attiva nella vita pubblica e ad impegnarsi per il cambiamento della vecchia classe politica. Durante la campagna elettorale per le presidenziali, Lasconi è stata abbandonata dai suoi colleghi della direzione dell’USR, che hanno dichiarato il loro sostegno al sindaco Dan, colui che, quasi un decennio fa, aveva fondato il partito.
Il nuovo Papa, salutato in Romania
Il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena (confessione maggioritaria), Daniel, ha inviato un messaggio di congratulazioni al nuovo Papa Leone XIV, in cui esprime la sua piena convinzione che il Sommo Pontefice continuerà a promuovere “lo spirito di dialogo, pace e cooperazione tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa”. “In un mondo che si trova ad affrontare molteplici crisi spirituali, economiche e sociali, la voce unita dei cristiani è più che mai necessaria per offrire un messaggio di speranza, solidarietà e amore”, afferma il Patriarca Daniel. Egli ha espresso la speranza che il Papa continui a sostenere i fedeli ortodossi romeni che vivono in gran numero nei Paesi dell’Europa Occidentale, soprattutto in Italia, come hanno fatto “costantemente” i suoi predecessori, Benedetto XVI e Francesco. Giovedì sera, l’americano Robert Francis Prevost, 69 anni, è diventato il primo papa della storia nato negli Stati Uniti. Il nuovo Sommo Pontefice ha scelto il nome pontificio di Leone XIV.
Anniversario sportivo
Mercoledì lo sport romeno ha celebrato 39 anni da quando Steaua Bucarest ha vinto la Coppa dei Campioni Europei di calcio. Il 7 maggio 1986, in Spagna, a Siviglia, la squadra composta esclusivamente da giocatori romeni ha sconfitto in finale FC Barcellona per 2-0, dopo i calci di rigore. Il portiere di Steaua, Helmuth Duckadam, è poi entrato nel Libro dei Primati dopo aver parato tutti e quattro i tiri effettuati dai catalani. Nel febbraio 1987, a Monte Carlo, Steaua si è aggiudicato anche la Supercoppa Europea, dopo aver battuto per 1-0 i sovietici di Dinamo Kiev. Tre degli autori di quelle prestazioni uniche nella storia del calcio locale, il portiere Helmuth Duckadam, il centrocampista Lucian Bălan e il difensore Ilie Bărbulescu, sono scomparsi negli ultimi anni.