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La settimana 11 – 16/11/2024

Visita del premier romeno a Londra / Ascolti delle persone proposte come commissari europei / Valutazioni della Banca Centrale / F35 per la Romania e un’avvertenza dal capo dell’Esercito / Il voto dei romeni all’estero

La settimana 11 – 16/11/2024
La settimana 11 – 16/11/2024

, 16.11.2024, 07:00

Visita del premier romeno a Londra
Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha effettuato, a metà settimana, una visita di due giorni nel Regno Unito, la prima di un capo di governo di Bucarest negli ultimi 17 anni. I colloqui con il suo omologo britannico Keir Starmer hanno puntato su progetti comuni in campo economico, energetico e di sicurezza. Starmer ha trasmesso un messaggio alla Romania e agli altri stati europei, soprattutto ai Paesi del fianco orientale, e cioè che la Gran Bretagna vuole collaborare di più con questi stati nel settore della difesa, cioè inviare soldati che li aiutino e si addestrino insieme ai militari dei Paesi del fianco orientale, in un contesto di sicurezza complicato e con una Russia sempre più aggressiva. La Romania e il Regno Unito hanno firmato un accordo di cooperazione nel campo della difesa, in base al quale i britannici contribuiranno al Centro Regionale di Addestramento Marittimo in Romania, destinato all’addestramento dell’esercito ucraino. Il capo del governo romeno ha partecipato anche al Forum economico romeno-britannico, ha incontrato il sindaco di Londra, Sir Alastair King, e il presidente della Camera dei Comuni, Sir Lindsey Hoyle. Il sindaco di Londra ha comunicato che gli inglesi vogliono lavorare e fare transazioni con i romeni e preparare più campi per la collaborazione.

Ascolti delle persone proposte come commissari europei
Roxana Mînzatu, proposta dalla Romania per il posto di vicepresidente esecutivo incaricato a coordinare le politiche nel campo sociale e dell’istruzione è stata ascoltata a Bruxelles. Roxana Mînzatu ritiene che l’Unione Europea abbia il modello sociale più equilibrato e performante al mondo, ma ciò non significa che questo meccanismo non abbia i suoi difetti, e alcuni diventano addirittura più profondi. Lei promette di discutere nel primo anno con tutti gli attori sociali di tutti gli Stati membri, dai governi e dai sindacati alle organizzazioni giovanili e ai semplici cittadini. Roxana Mînzatu afferma che il suo mandato si concentrerà su tre pilastri: formazione professionale, posti di lavoro di qualità e giustizia sociale.

Valutazioni della Banca Centrale
Notizie non molto buone arrivano dall’economia: nel terzo trimestre di quest’anno è rimasta stagnante rispetto al trimestre precedente, mentre rispetto allo stesso trimestre del 2023 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,2%. Allo stesso tempo, il tasso inflazionistico annuo è aumentato leggermente, in ottobre, al 4,67%, dal 4,62% ​​registrato a settembre. Inoltre, la Banca Centrale della Romania ha aumentato le previsioni sull’inflazione per la fine di quest’anno al 4,9%, dal 4% stimato ad agosto. Il governatore Mugur Isărescu ha sottolineato che il modo in cui verrà effettuata la correzione fiscale e di bilancio per ridurre i deficit influenzerà anche l’evoluzione dell’inflazione. Ridurre il deficit, ha insistito Isărescu, significa adattare il consumo interno al livello di produzione della Romania. Lui ha detto che la Banca Centrale aspetta dal futuro governo un programma di correzione macroeconomica credibile e coerente, che sia sostenuto politicamente e accettato socialmente. Mugur Isărescu ha sottolineato che l’evoluzione dei prezzi è caratterizzata da una serie di rischi e incertezze legati sia alla politica fiscale e agli aumenti salariali, che a fattori esterni, come l’evoluzione delle economie europee con cui la Romania intrattiene la maggior parte delle sue relazioni commerciali, la dinamica del prezzo internazionale del petrolio nel contesto delle crescenti tensioni geopolitiche e l’evolversi dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente.

F35 per la Romania e un’avvertenza dal capo dell’Esercito
Il Senato di Bucarest ha adottato mercoledì, in qualità di organo decisionale, il disegno di legge sull’acquisto di aerei F-35 dal governo degli Stati Uniti. Il documento regola il programma attraverso il quale la Romania acquisterà 32 aerei F-35 di ultima generazione, per i quali pagherà 6,5 miliardi di dollari, l’acquisto più costoso nella storia dell’esercito romeno. Sono inclusi motori, supporto logistico, servizi di formazione per piloti e personale, simulatori di volo, nonché munizioni aria-aria e aria-terra. I primi aerei F-35 arriveranno in Romania dopo il 2030. D’altra parte , martedì, in occasione dell’anniversario dello Stato Maggiore della Difesa, il suo capo, il generale Gheorghiţă Vlad, ha lanciato un segnale d’allarme: gli indicatori dell’attuale situazione di sicurezza ci avvertono che la pace non è più una certezza sul continente europeo. Lui ha affermato che, in dissonanza con le norme del diritto internazionale umanitario, le azioni della Federazione Russa alimentano la progressione negativa delle potenziali minacce e dei rischi per la sicurezza. Secondo il generale, nella regione del Mar Nero, area di interesse strategico della NATO, abbiamo una situazione di crisi nel campo della difesa. L’esercito romeno, ha sottolineato Gheorghiţă Vlad, ha riconfigurato la sua architettura difensiva. Le procedure sono state adattate, la capacità di reazione delle forze è stata ricalibrata e le strutture destinate al servizio di combattimento permanente, alla polizia aerea e al rafforzamento della vigilanza sono state rafforzate. Allo stesso tempo, sono state migliorate la consapevolezza situazionale e le capacità di allarme rapido.

Il voto dei romeni all’estero
La Romania è nel pieno della campagna elettorale per il primo turno delle elezioni presidenziali, che si svolgeranno il 24 novembre, e per le elezioni politiche del 1° dicembre. La ministra degli Affari Esteri, Luminiţa Odobescu, e il presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Toni Greblă, hanno fornito i dettagli tecnici sull’organizzazione delle elezioni all’estero. I cittadini romeni d’oltre confine potranno votare nei 950 seggi elettorali che saranno organizzati per loro, un numero record. Quasi 7.000 cittadini hanno ricevuto le buste per il voto per corrispondenza e devono inviare la loro opzione entro e non oltre due giorni prima dell’inizio delle votazioni fisiche. Il 24 novembre, insieme al voto per il presidente, gli abitanti di Bucarest saranno chiamati a rispondere, nell’ambito di un referendum indetto dal sindaco generale, a tre domande, due delle quali riguardano la modalità di ripartizione del denaro tra il sindaco generale e quelli dei settori, e il terzo è legato alla lotta al consumo di droga nelle scuole.

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