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Il presidente Iohannis, considerazioni sullo stato della Romania

Un anno elettorale privo di populismo, preoccupazione per l’agenda dei cittadini e collaborazione con gli altri poteri dello stato — è quello che si augura il presidente Klaus Iohannis di ottenere, in piano interno, dal Parlamento, nel prossimo periodo. L’esperienza ha insegnato ai romeni che la fine di un ciclo elettorale porta, nei periodi di rinnovamento della classe politica, misure volte ad offrire un vantaggio ad un partito o ad un altro, politiche adottate in seguito a meschini calcoli elettorali, stanziamenti di fondi a seconda del colore politico, promissioni populiste o insostenibili e persino leggi mai applicate. Nessuno contesta il desiderio legittimo dei partiti di ottenere voti. Ma siccome, ciascun dérapage può rendere fragile la democrazia e l’economia della Romania, nel 2016 — anno di elezioni amministrative e parlamentari — i politici hanno la chance di agire diversamente, ha detto il presidente Iohannis. La competizione per i voti non deve escludere la preoccupazione per la costruzione a lungo termine, la febbre delle campagne non deve fermare il dibattito tranquillo, e gli argomenti spettacolari non devono eliminare dall’agenda pubblica i temi di interesse per la vita dei romeni. L’avvicinamento della fine del mandato politico può dunque significare una maggiore attenzione, un più di responsabilità e di ascolto per quello che realmente vogliono i cittadini. Nel discorso tenuto lunedì di fronte al Legislativo, Klaus Iohannis ha sottolineato: Quello che vi propongo è un anno elettorale diverso, che non sia uno populista, in cui siano ignorati i grandi temi di interesse pubblico, oppure un anno delle misure rischiose.

Il presidente Iohannis, considerazioni sullo stato della Romania
Il presidente Iohannis, considerazioni sullo stato della Romania

, 23.02.2016, 17:49

Un anno elettorale privo di populismo, preoccupazione per l’agenda dei cittadini e collaborazione con gli altri poteri dello stato — è quello che si augura il presidente Klaus Iohannis di ottenere, in piano interno, dal Parlamento, nel prossimo periodo. L’esperienza ha insegnato ai romeni che la fine di un ciclo elettorale porta, nei periodi di rinnovamento della classe politica, misure volte ad offrire un vantaggio ad un partito o ad un altro, politiche adottate in seguito a meschini calcoli elettorali, stanziamenti di fondi a seconda del colore politico, promissioni populiste o insostenibili e persino leggi mai applicate. Nessuno contesta il desiderio legittimo dei partiti di ottenere voti. Ma siccome, ciascun dérapage può rendere fragile la democrazia e l’economia della Romania, nel 2016 — anno di elezioni amministrative e parlamentari — i politici hanno la chance di agire diversamente, ha detto il presidente Iohannis. La competizione per i voti non deve escludere la preoccupazione per la costruzione a lungo termine, la febbre delle campagne non deve fermare il dibattito tranquillo, e gli argomenti spettacolari non devono eliminare dall’agenda pubblica i temi di interesse per la vita dei romeni. L’avvicinamento della fine del mandato politico può dunque significare una maggiore attenzione, un più di responsabilità e di ascolto per quello che realmente vogliono i cittadini. Nel discorso tenuto lunedì di fronte al Legislativo, Klaus Iohannis ha sottolineato: Quello che vi propongo è un anno elettorale diverso, che non sia uno populista, in cui siano ignorati i grandi temi di interesse pubblico, oppure un anno delle misure rischiose.



Partendo da queste considerazioni, le maggiori poste in gioco del 2016 sono la riconquista della fiducia nella politica, il buon funzionamento delle istituzioni democratiche, la continuazione degli sforzi nei settori in cui la Romania ha fatto progressi e si è guadagnata il rispetto dei partner esterni e l’individuazione di basi sulle quali si possa costruire qualcosa nel 2017, a prescindere da chi sarà al potere. Il presidente Klaus Iohannis mantiene gli impegni relativi al consolidamento dello stato di diritto, all’indipendenza della giustizia e alla lotta alla corruzione. In tale contesto, il presidente è scontento del fatto che il Parlamento continui a bloccare le sollecitazioni della giustizia: Sono spiacevolmente sorpreso del fatto che, in alcuni casi, non si è ancora capito che l’immunità parlamentare non può essere utilizzata per bloccare le richieste della giustizia. Per questo, in materia di risposta alle sollecitazioni della giustizia, dopo alcuni passi in avanti, segue uno indietro, che mette in discussione la credibilità del Parlamento e la volontà di avere rapporti corretti con la giustizia. — ha affermato il presidente.



Il capo dello stato ammonisce che non sarà un semplice spettatore per quanto riguarda la nomina dei nuovi capi della Direzione Nazionale Anticorruzione e dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia e spera che in questo caso la competizione sia una seria, senza intromissioni politiche. In piano esterno, uno degli obiettivi della Romania al vertice NATO di Varsavia è la conferma del forte interesse dell’Alleanza per la zona del Mar Nero. Inoltre, la Romania deve partecipare attivamente non solo all’individuazione delle crisi con cui si confronta attualmente l’UE, ma anche al rafforzamento dell’impegno e della fiducia nel progetto europeo. (traduzione di Gabriela Petre)

Fonte foto: fb.com / Dariusz Stefaniuk
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