Prospettive su inflazione e deficit di bilancio
In Romania, l’inflazione dovrebbe scendere alla fine del 2026 fino a circa il 3,5%, a condizione che vengano implementate le misure di riduzione del deficit di bilancio.
Corina Cristea, 18.09.2025, 14:26
La Romania rimarrà ancora per alcuni anni sotto procedura di disavanzo eccessivo, a causa dei ritardi nel processo di aggiustamento del bilancio, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, durante un forum d’affari. Tuttavia, ha aggiunto, la Romania dispone di tutti gli elementi necessari per superare, entro la fine del 2026, l’attuale contesto fiscale e di bilancio, grazie a un piano ben strutturato e alla costanza nell’attuazione. Si tratta del periodo considerato il più difficile, ha precisato il ministro.
“Tutte le misure del pacchetto 1 e del pacchetto 2 mirano al ritorno sulla traiettoria di bilancio alla fine del 2026, in modo da avere un piano credibile e uscire una volta per tutte da questa procedura di disavanzo eccessivo, che non fa altro che minimizzare la nostra capacità negoziale a Bruxelles, ledere la nostra immagine come paese e limitarci nella nostra capacità d’azione. Dobbiamo essere consapevoli che, finché rimarremo sotto procedura di deficit eccessivo – e non è da uno o due anni, non è un caso, ci siamo già da cinque anni e ci resteremo per dieci – non possiamo massimizzare le nostre possibilità di ottenere da Bruxelles ciò che dobbiamo ottenere. Non solo assorbire fondi europei, non solo massimizzare il volume dei fondi da un determinato programma, ma anche per diventare, insieme ad altri paesi europei della nostra taglia, architetti dei programmi europei”, ha detto il ministro.
Alexandru Nazare ha sottolineato che questo aggiustamento di bilancio andava iniziato e reso definitivo già cinque anni fa, dato che per dieci anni la Romania ha ricevuto raccomandazioni dalla Commissione Europea su questo tema, fino al 2019. Dal 2020, abbiamo ricevuto un piano, una traiettoria di bilancio, e nel 2024 un’altra, perché non siamo riusciti a rispettare la precedente. Stavolta, ha spiegato il ministro, dobbiamo assolutamente mantenere questa nuova traiettoria di bilancio.
Presente allo stesso forum d’affari, l’economista capo della Banca Nazionale, Valentin Lazea, ha anticipato che l’inflazione dovrebbe scendere entro dicembre dell’anno prossimo fino a circa il 3,5%, ma solo a condizione dell’attuazione completa delle misure di riduzione del disavanzo. Ha spiegato che l’attuale livello dell’inflazione – 9,9% annuo – è molto elevato e ha come causa principale la liberalizzazione dei prezzi dell’energia elettrica, che ha contribuito con un 2,2% all’aumento dell’inflazione. Valentin Lazea ha inoltre ammonito che seguirà un altro shock nell’aprile del prossimo anno, quando avverrà la liberalizzazione dei prezzi del gas, con un impatto stimato intorno allo 0,6%.