L'Associazione My Banat ha ripreso anche quest'anno gli eventi di cultura gastronomica organizzati con l'obiettivo di promuovere le risorse locali e il patrimonio rurale, utilizzando la gastronomia locale come mezzo per attirare il pubblico nei villaggi e per valorizzare le risorse locali.
Bucovina è una delle più conosciute zone della Romania. A chi non ha molto tempo a disposizione per scoprirla, rivolgiamo oggi l’invito a visitare il Museo del Villaggio della Bucovina.
Un contributo romeno alla storia del caffè è il caffè Marghiloman, una combinazione di caffè, zucchero e rum, con o senza acqua.
I dati statistici mostrano che negli ultimi anni in Romania è aumentata l'importazione di manodopera, un fenomeno del resto abbastanza comune anche in altri paesi europei. Se dieci anni fa in Romania venivano accettati circa 20 mila lavoratori extracomunitari, ora il loro numero è molto più alto.
Gli orsi, stimati finora in 8.000 esemplari in Romania, hanno raggiunto quasi 13.000 esemplari, una popolazione tre volte superiore al livello ottimale, secondo un censimento presentato di recente dalle autorità romene.
Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, milioni di ucraini hanno attraversato il confine con la vicina Romania, anche se, la maggior parte di loro, solo per transitare verso ovest. Tra quelli in fuga dalla guerra c'erano giovani che, pur essendo idonei a combattere, scelsero di attraversare fraudolentemente il confine tra Romania e Ucraina attraverso i monti Maramureş, per paura di essere mandati al fronte.
A cominciare dal 1982, il 29 aprile si festeggia la Giornata Internazionale della Danza. Con riferimento a questa data importante per il mondo coreografico, lo spazio di sviluppo coreografico AREAL avvia il progetto AREAL COREOGRAFICO EUROPEO (un’iniziativa collettiva per artisti a livello europeo), con un nuovo workshop: “Moving Spaces”.
Nascosto tra le rocce di Pietra Craiului, questo piccolo insediamento della provincia di Argeș si è trasformato in una destinazione turistica sempre più ricercata, mantenendo però il suo fascino semplice e autentico.
La località di Zau de Câmpie ha ospitato il 26 e il 27 aprile un evento inedito: il Festival della Peonia al Castello.
Un'antica usanza della zona di Brașov, vietata per 20 anni tra il 1948, dopo l'abdicazione del re, e il 1968.
Nel 2025, la Pasqua Ortodossa e la Pasqua Cattolica sono state celebrate nello stesso giorno, il 20 aprile. Allo stesso tempo, la recente scomparsa di Papa Francesco e il contesto della transizione e della riflessione all’interno della Chiesa Cattolica riportano all'attenzione pubblica i momenti significativi in cui la Romania è stata al centro dell’attenzione del Vaticano.
Nell’epoca in cui Bucarest era conosciuta come la Piccola Parigi, veniva fondata la pasticceria Casa Capşa, apparsa alla metà dell’Ottocento per iniziativa di quattro fratelli – Vasile, Anton, Constantin e Grigore – nipoti di un pellicciaio macedo-romeno.
Il Centro Nazionale della Danza di Bucarest (CNDB) ospita nel periodo 5-11 maggio la quinta edizione del Festival delle arti performative “News from Polska”, organizzato dall’Istituto Polacco di Bucarest, nell’ambito della Stagione Culturale Polonia-Romania 2024-2025.
Durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, i romeni in Austria-Ungheria furono arruolati e inviati a combattere al fronte per il loro paese.
Situata nel nord della Romania, la regione di Maramureș è diventata una meta tradizionale per le feste pasquali. Oltre a scoprire i piatti tipici e le tradizioni, i turisti sono invitati anche a fare escursioni, su percorsi pensati per tutta la famiglia.